Catene e tiranti antisismici: cosa sono e come funzionano
"Le catene e i tiranti sismici sono un sistema sicuro per effettuare l'adeguamento o il miglioramento sismico di edifici già esistenti. Ecco nel dettaglio cosa sono e come funzionano.
Domenico Ielo
Ingegnere Civile
Purtroppo gli eventi degli ultimi anni ci hanno costretto ad informarci e – se possibile – a cambiare le nostre abitazioni per una corretta prevenzione antisismica.
Purtroppo o per fortuna, l’Italia è composta da numerosissimi centri storici, piccoli gioielli artistici in cui però non è possibile intervenire a livello strutturale data l’antichità della costruzione.
In questi casi possono venire in nostro soccorso i tiranti in acciaio antisismici, una delle tecniche di consolidamento più antiche ed efficaci per rinforzare edifici in muratura. Altro caso in cui i tiranti esterni antisismici sono essenziali è quando l’edificio ha il vincolo da parte della soPrintendenza, questa tecnica di consolidamento è generalmente accettata.
Oltre che nei casi appena visti, i tiranti antisismici per case, offrono diversi vantaggi che possono renderne vantaggioso il montaggio anche su altri tipi di edifici.
Un ulteriore vantaggio risiede nel prezzo dei tiranti antisismici: sono relativamente economici perché non è necessario smantellare e ricostruire, non richiede l’acquisto e la messa in posa di materiali particolari e non è necessaria una manodopera specializzata, anche se bisogna rivolgersi a dei professionisti del settore per installare tiranti antisismici. Con poche centinaia di euro – manodopera esclusa – è possibile acquistare i propri collegamenti antisismici.
Come sono fatti i tiranti antisismici
Il tirante o catena antisimica propriamente detta, appare come un ferro tondo, quadrato o piatto sulla facciata dell’edificio, ma è in realtà composto da un Capochiave a piastra o a paletto, che è la parte “ancorata” sui muri e dei giunti di tensione che, collegando i capichiave, mantengono al tensione ottimale.
Se ci chiediamo come installare tiranti antisismici, uno dei metodi più antichi per mettere in tensione i collegamenti antisismici è quello di riscaldare il tondo fino a dilatarlo, così con il successivo ritorno a misura si crea la giusta tensione. Nel montaggio a freddo invece, il tondo viene fissato tra due piastre di acciaio attraverso un bullone che serve a pretensionare il tirante stesso. Proprio per i calcoli statici che vanno fatto è opportuno affidarsi a mani esperte sia nella fase di progettazione che nell’esecuzione.
Applicazione delle catene antisismiche
Le applicazioni dei tiranti antisismici sono molteplici:
- Incrementare la resistenza di una parete nel proprio piano
- Ridurre la possibilità di ribaltamento fuori dal piano
- Ridurre le spinte statiche di elementi spingenti (archi, volte, tetti, …).
Quando parliamo del proprio piano, con le sollecitazioni sismiche, il rischio è quello di schiacciamento o di provocare fessure da taglio nella parete muraria o ancora di un comportamento a carciofo ovvero del ribaltamento delle pareti fuori dal loro piano , quindi andando ad “ancorarle” si formerebbe una struttura a comportamento scatolare che lo impedirebbe.
Nel caso di elementi spingenti, i tiranti per case antisismici aiutano a contrastare le forze che questi esercitano in caso di sisma, rendendo la struttura più sicura.
Le catene antisismiche comunque non risolvono i problemi strutturali degli edifici, per cui nelle nuove strutture la cosa migliore è quella di fare prevenzione antisismica, utilizzando materiali e tecniche innovative.
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