Tinteggiare la facciata di casa in inverno: si può?
Si può tinteggiare la facciata di casa in inverno? Certo, ma con le dovute precauzioni e accorgimenti. Scopri di più nel nostro articolo
Mario Pignatiello
Capo Cantiere
- Tinteggiatura facciata esterna in inverno: attenzione alla scheda tecnica
- Quali pitture scegliere per la facciata in inverno
- Tinteggiatura della facciata esterna: agevolazioni fiscali 2025
- Quanto costa tinteggiare la facciata esterna?
È risaputo che il periodo migliore per tinteggiare la facciata della propria casa è in primavera o in autunno, quando le belle giornate favoriscono l’asciugatura della vernice e si riducono i rischi legati alla pioggia, condizione atmosferica che potrebbe compromettere il lavoro.
Tuttavia, non sempre è possibile rispettare i tempi ideali: ritardi nei cantieri, esigenze della committenza o imprevisti possono rendere necessario tinteggiare la facciata esterna in pieno inverno. È possibile? Sì, ma solo prestando attenzione ad alcune variabili tecniche e climatiche. Il caldo eccessivo e il freddo intenso sono entrambi nemici della buona riuscita del lavoro. Per esempio, nelle settimane più rigide con rischio di neve e ghiaccio è consigliabile rinviare la tinteggiatura esterna.
A che temperatura si può imbiancare? Non esiste un valore universale, ma in linea generale non si raccomanda la verniciatura con temperature inferiori ai +5 °C. Oltre al termometro, è bene considerare anche l’umidità e l’esposizione diretta al sole, fattori che influenzano molto il risultato finale.
Tinteggiatura facciata esterna in inverno: attenzione alla scheda tecnica
Ogni vernice da esterni ha caratteristiche differenti, riportate sulla scheda tecnica del produttore. Primer, pitture ai silicati, silossaniche o acriliche hanno ognuna un proprio range di applicazione. È fondamentale leggerlo con attenzione e rispettarlo, per evitare difetti di adesione o essiccazioni irregolari.
Temperatura e umidità: fattori determinanti
Il primo parametro da valutare è la temperatura del supporto, non solo quella dell’aria. Un forte sbalzo tra muro e ambiente può generare bolle, screpolature e aloni. In commercio esistono strumenti digitali che misurano la temperatura della parete e l’umidità superficiale, utili soprattutto in inverno. In generale, le condizioni ideali sono comprese tra +5 °C e +30 °C, con umidità relativa non superiore all’80%.
Esposizione al sole
Non bisogna tinteggiare sotto la pioggia, ma anche il sole diretto può creare problemi. È consigliabile pianificare l’orario di lavoro: la mattina per le facciate esposte a ovest, il pomeriggio per quelle a est, evitando le ore centrali nelle pareti esposte a sud.
Preparazione e tempi di essiccazione
Oltre alle condizioni ambientali, conta molto la preparazione del supporto. In inverno è ancora più importante rimuovere eventuali muffe, alghe o efflorescenze saline, e applicare primer consolidanti. Inoltre, va sempre rispettato il tempo di essiccazione indicato dal produttore, monitorando che non vi siano cali notturni di temperatura che possano compromettere l’aderenza.
Quali pitture scegliere per la facciata in inverno
Un aspetto spesso sottovalutato nella tinteggiatura invernale delle facciate riguarda la scelta del prodotto. Non tutte le pitture, infatti, hanno le stesse caratteristiche di resistenza o tempi di asciugatura, e questo può fare una grande differenza in condizioni climatiche sfavorevoli. Conoscere le tipologie di vernici da esterno disponibili e le loro peculiarità consente di ridurre il rischio di difetti e ottenere un risultato duraturo.
Tra le opzioni più diffuse ci sono le pitture ai silicati, particolarmente indicate per edifici storici o in muratura. Questi prodotti sono molto traspiranti e resistenti all’umidità, anche se richiedono temperature miti per un’applicazione ottimale. Un’alternativa moderna sono le vernici silossaniche, che rappresentano il giusto compromesso tra resistenza meccanica e traspirabilità: sono idrorepellenti, resistono agli agenti atmosferici e garantiscono tempi di asciugatura relativamente rapidi, quindi possono essere utilizzate anche quando il clima non è perfetto.
Le pitture acriliche, più economiche e facili da applicare, hanno il vantaggio di asciugare velocemente, ma sono meno durature nel tempo rispetto ad altre formulazioni. Per questo vengono spesso consigliate su edifici residenziali che richiedono manutenzioni frequenti o in contesti urbani dove l’inquinamento accelera il deterioramento delle superfici.
Infine, per condizioni particolarmente impegnative, esistono pitture termoriflettenti e autopulenti, nate con lo scopo di proteggere la facciata da sbalzi di temperatura, piogge acide e smog. Pur avendo un costo maggiore, garantiscono prestazioni superiori e possono rivelarsi un investimento intelligente, soprattutto in inverno, quando l’umidità e il gelo mettono a dura prova i rivestimenti esterni.
In ogni caso, è sempre bene farsi consigliare da un professionista qualificato, che saprà individuare la pittura più adatta in base al materiale del supporto, alle condizioni climatiche locali e al budget a disposizione. Scegliere la vernice sbagliata, infatti, significa rischiare di dover rifare i lavori nel giro di pochi anni.
Tinteggiatura della facciata esterna: agevolazioni fiscali 2025
Il Bonus Facciate, che prevedeva una detrazione fino al 60% delle spese sostenute, è terminato il 31 dicembre 2022 e non è stato prorogato. Al 2025, per interventi di tinteggiatura esterna è possibile usufruire di altre agevolazioni:
- Bonus Ristrutturazioni 50%: valido per lavori di manutenzione straordinaria, come la tinteggiatura con consolidamento dell’intonaco.
- Ecobonus 65%: accessibile solo se la tinteggiatura è accompagnata da lavori di isolamento termico che migliorino l’efficienza energetica.
- Bonus Barriere Architettoniche 75%: applicabile in alcuni casi specifici di adeguamento strutturale.
Per ottenere i benefici fiscali è necessario pagare con bonifico parlante, conservare le fatture e inviare eventuali comunicazioni all’ENEA (nel caso di lavori che migliorano l’efficienza energetica). Rimane possibile la cessione del credito o lo sconto in fattura, se previsto dalle imprese esecutrici.
Quanto costa tinteggiare la facciata esterna?
I costi medi di tinteggiatura nel 2025 si aggirano tra 20 € e 40 € al mq, variabili in base al tipo di pittura scelta (silossanica, ai silicati, acrilica), alle condizioni della facciata e alla zona geografica. A questi prezzi va aggiunto l’eventuale noleggio di ponteggi o piattaforme aeree, spesso indispensabili per edifici multipiano.
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Domande frequenti:
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Come tinteggiare una facciata esterna?
Per tinteggiare una facciata esterna bisogna rimuovere l’intonaco rovinato, pulire l’area, stuccare crepe e fori, applicare l’intonaco base e tinteggiare con una vernice per esterni.
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Quanto costa tinteggiare una facciata esterna?
Il costo per tinteggiare una facciata esterna dipende dalle dimensioni della superficie, dalla difficoltà dell’intervento, dallo stato del rivestimento e dal tipo di prodotti utilizzati.
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Come scegliere il colore delle facciate?
Per la scelta del colore delle facciate bisogna considerare la localizzazione geografica dell’edificio, selezionando poi l’abbinamento cromatico giusto con gli interni e gli altri edifici.
