Quando potare un nespolo adulto e come farlo nel modo giusto

L’albero di nespolo è molto diffuso nel Sud Italia anche se viene considerato un albero da frutto “minore”. La potatura di un nespolo è un’operazione necessaria ad alleggerire l’albero da rami troppo lunghi che ne appesantiscono la struttura, limitando la fruttificazione: va effettuata ogni dodici mesi, nel periodo invernale.

Vanno sempre utilizzate cesoie perfettamente affilate e sterilizzate e talvolta può essere necessario chiudere i tagli con il mastice, per evitare la diffusione di infezioni e allo stesso tempo favorire la cicatrizzazione della corteccia.

Si tratta quindi di un’operazione da eseguire con attenzione, se possibile affidandosi a un professionista del giardinaggio, che saprà utilizzare i giusti strumenti e le tecniche migliori in base allo stato di salute della singola pianta.

Come potare un nespolo adulto?

Potare un nespolo adulto è un’operazione relativamente semplice che si presenta come una manutenzione ordinaria, finalizzata innanzitutto all’aumento della massa vegetale e della produzione dei frutti. In seconda istanza è necessaria a liberare l’albero da rami secchi o troppo lunghi che piegandosi verso il terreno si spezzano, si infettano e marciscono molto spesso, mettendo a rischio la salute dell’intero albero.

Una potatura drastica del nespolo è utile a far sviluppare alberi che non hanno ancora espresso tutto il proprio potenziale a causa di cattive potature precedenti. Sarà necessario praticare tagli obliqui appena sopra un germoglio laterale. Il verso del taglio è fondamentale per velocizzare la cicatrizzazione: va eseguito da un punto sopra il germoglio a un punto opposto ad esso. Portare il taglio in senso contrario rischia di danneggiare il germoglio in maniera irreparabile. Se queste operazioni verranno eseguite nel modo corretto, ci si potrà assicurare una produzione di nespole abbondante e di migliore qualità.

Nel caso di alberi vecchi una potatura invasiva raramente è necessaria. In questo caso basterà procedere a una cimatura, che consiste nell’eliminare dall’apice di un fusto una sezione non più lunga di un centimetro e mezzo. Il taglio, da effettuare in obliquo anche in questo caso, deve essere eseguito appena sopra un nodo. Una regolare cimatura impedisce che i rami diventino troppo lunghi, sterili e pericolosamente arcuati verso il suolo.

Come potare un nespolo malato?

La più comune malattia del nespolo è di origine fungina ed è chiamata ticchiolatura. Un nespolo colpito da ticchiolatura può morire molto rapidamente quindi è importante non soltanto impedire la diffusione della malattia all’interezza dell’albero, ma anche prevenire la malattia attraverso una periodica potatura. La potatura infatti rende la pianta più resistente agli attacchi patogeni in generale, preservandone la salute e la longevità.

Quando ormai la malattia è attecchita all’albero sarà necessario asportare tempestivamente le parti colpite attraverso interventi di potatura straordinaria. Se si fosse costretti ad aprire tagli molto ampi in periodo dell’anno molto caldi sarà necessario chiudere ogni taglio con li mastice per impedire un’ulteriore infezione.

Procedendo alla potatura di più alberi di cui alcuni infetti sarà sempre necessario disinfettare accuratamente gli attrezzi nel passaggio da un nespolo malato a un nespolo sano. In questo modo si evita che le lame degli attrezzi fungano da veicolo per gli agenti patogeni.

Quando potare il nespolo?

La cimatura del nespolo può essere eseguita in qualsiasi momento dell’anno la si ritenga necessaria, soprattutto quando si nota che i rami stanno sviluppandosi in una crescita troppo rapida.

Al contrario la potatura del nespolo vera e propria va eseguita tassativamente nel mese di febbraio. In questo periodo dell’anno infatti le temperature quasi miti impediscono che il nespolo geli nei punti in cui è stato potato e allo stesso tempo favoriscono la cicatrizzazione dei tagli, molto lenta nei periodi più caldi dell’anno.