Muri colorati, ecco come togliere la muffa
Vorresti eliminare la muffa sulle pareti colorate di casa ma hai paura di rovinarle? In procedimento è infatti diverso delle pareti bianche, scoprilo qui

Antonia Di Lauro
Professionista lavori domestici
- Come togliere la muffa dai muri colorati con la candeggina
- Come togliere la muffa dai muri colorati con l’aceto
- Come togliere la muffa dai muri colorati con prodotti antimuffa
- Confronto tra i metodi: pro e contro
- Prevenzione: evitare la ricomparsa della muffa
- Quando chiamare un professionista
Spesso sui muri delle nostre case compare un ospite indesiderato: la muffa. Se sui muri bianchi può sembrare più semplice intervenire, eliminare la muffa dai muri colorati richiede invece metodi più attenti per evitare di rovinare la tinteggiatura. In questa guida scoprirai i metodi più efficaci e sicuri per togliere la muffa dalle pareti colorate senza danneggiarle.
Le cause della formazione di muffa sono diverse: infiltrazioni d’acqua, eccessiva umidità, scarsa ventilazione o la presenza di ponti termici. Non sempre è possibile prevenirla del tutto, per questo è utile sapere come rimuovere la muffa dalle pareti colorate e, soprattutto, come evitare che torni a formarsi.
Come togliere la muffa dai muri colorati con la candeggina
Contrariamente a quanto molti pensano, la candeggina non è adatta solo ai muri bianchi. Può essere usata anche su pareti colorate, purché con le giuste cautele. Non bisogna spruzzarla direttamente sulla superficie: il rischio è di scolorire la pittura e danneggiare l’intonaco.
Un metodo più sicuro è bagnare dei dischetti di cotone in una soluzione diluita di candeggina e tamponare le aree colpite. Se la muffa è persistente, si può lasciare il dischetto a contatto per 10-15 minuti. È fondamentale arieggiare bene la stanza e utilizzare sempre guanti e mascherina per proteggersi dai vapori.
Ricorda però che la candeggina agisce soprattutto in superficie: elimina la macchia visibile, ma non sempre le spore in profondità, che possono far ricomparire il problema. Per casi più gravi è meglio orientarsi su altri metodi.
Come togliere la muffa dai muri colorati con l’aceto
Un’alternativa naturale è l’aceto di vino bianco, da diluire in acqua calda (mezzo litro di aceto in un litro d’acqua). Con un panno imbevuto della soluzione, si strofina la parte interessata fino a rimuovere la muffa.
L’aceto è meno aggressivo della candeggina e preserva meglio i colori della parete, ma richiede più passaggi e pazienza. È indicato per muffe leggere o zone dove si vuole evitare qualsiasi rischio di scolorimento.
Come togliere la muffa dai muri colorati con prodotti antimuffa
Per chi desidera un intervento rapido ed efficace, esistono prodotti antimuffa specifici, disponibili in spray o liquido. Questi contengono agenti biocidi che non solo rimuovono la muffa, ma ne limitano la ricomparsa.
L’applicazione è semplice: basta spruzzare il prodotto sulla macchia, lasciare agire il tempo indicato e rimuovere con un panno. I prodotti professionali hanno il vantaggio di penetrare meglio nei materiali porosi rispetto a candeggina e aceto.
Confronto tra i metodi: pro e contro
Metodo | Vantaggi | Svantaggi | Ideale per |
---|---|---|---|
Candeggina | – Rapida ed efficace – Economica e sempre disponibile |
– Può scolorire le pareti – Elimina solo la muffa superficiale |
Muffa recente e non estesa |
Aceto | – Naturale e non tossico – Non rovina i colori |
– Richiede più tempo – Meno efficace su muffa profonda |
Muffa leggera o pareti delicate |
Prodotti antimuffa | – Azione mirata e duratura – Penetrano nei materiali porosi |
– Più costosi – Alcuni prodotti contengono sostanze chimiche aggressive |
Muffa persistente o estesa |
Prevenzione: evitare la ricomparsa della muffa
Eliminare la muffa è solo una parte del lavoro: per risultati duraturi serve prevenzione. Alcuni accorgimenti utili:
- Ventilare spesso gli ambienti aprendo le finestre o installando sistemi di VMC (ventilazione meccanica controllata).
- Eliminare fonti di umidità come infiltrazioni, condensa e perdite d’acqua.
- Riscaldare correttamente gli ambienti per ridurre i ponti termici che favoriscono la formazione di muffa.
- Utilizzare deumidificatori nelle zone più soggette a umidità e muffa.
- Applicare pitture traspiranti antimuffa dopo la pulizia, per proteggere le superfici e mantenere i muri sani più a lungo.
In alcuni casi la muffa non è solo superficiale ma dipende da problemi strutturali, come l’umidità di risalita o un isolamento insufficiente. In queste situazioni può essere necessario valutare interventi più complessi come l’isolamento a cappotto, la deumidificazione delle murature o la realizzazione di un vespaio aerato.
Quando chiamare un professionista
Se la muffa è estesa, si presenta in più punti della casa o continua a ricomparire nonostante gli interventi domestici, è il momento di rivolgersi a uno specialista. Un tecnico può eseguire un’analisi dell’umidità, individuare la causa precisa e proporre soluzioni mirate, come trattamenti biocidi professionali, risanamenti murari o sistemi di ventilazione.
Per avere un’idea dei costi e delle opzioni disponibili puoi richiedere preventivi gratuiti a ditte specializzate nella tua zona e confrontare le offerte.