Pittura alla calce: propietà, vantaggi e prezzi
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Pittura alla calce: proprietà, vantaggi e prezzi

La pittura a calce è una soluzione conveniente, naturale, antimuffa e traspirante per imbiancare casa. In più è adatta a tutti gli stili.

Ultimo aggiornamento 23-09-2025
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Nel 2015 ottiene la laurea magistrale in Architettura e ingegneria edile all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Durante il corso degli studi non sono mancate esperienze lavorative all'estero che hanno contribuito a rafforzare le conoscenze acquisite durante il percorso universitario. Dopo ...
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Cosa è la pittura a calce?

La pittura di calce è una tecnica antichissima per imbiancare casa. Per anni è stata messa da parte a favore dell’idropittura, ma oggi è tornata di moda grazie alla bioedilizia e all’attenzione a ambiente e salute.

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Elemento base della pittura a calce è il grassello di calce, ottenuto dallo “spegnimento” della calce viva con acqua e dalla successiva stagionatura in vasca (comunemente 12–24 mesi e oltre). Una maturazione più lunga migliora la qualità del prodotto, che, una volta applicato, indurisce definitivamente per carbonatazione. Il colore naturale è il bianco, ma si possono ottenere tinte aggiungendo pigmenti a base di ossidi/terre naturali (nota: il tono tende a schiarire in asciugatura).

 

Già Fenici e Romani impiegavano malte e finiture a base calce per opere idrauliche e architettoniche, sfruttandone traspirabilità e comportamento igienizzante.

Caratteristiche della pittura a calce

La tinteggiatura a calce è naturale, traspirante e, grazie all’elevata alcalinità, sfavorisce muffe e batteri senza additivi nocivi. È anallergica, a basso odore e consente il passaggio del vapore acqueo, prevenendo rigonfiamenti e distacchi in presenza di umidità di lieve entità. Per questo è adatta a camerette, bagni e cucine (con supporti idonei e ben preparati).

 

Resiste bene agli sbalzi termici ed è antistatica (accumula meno polvere). Attenzione: la sola pittura a calce in strato sottile non fornisce un “alto isolamento termico” misurabile; esistono però specifiche pitture a calce termoriflettenti/termoisolanti additivate che migliorano il comfort superficiale.

 

È ideale per interni ed esterni su supporti minerali e si presta al restauro di edifici storici, donando finiture calde e materiche.

Come preparare e stendere la tinteggiatura a calce

Serve una buona manualità: la calce lavora per velature sottili e asciuga relativamente in fretta. In caso di imperfezioni bisogna intervenire prima dell’asciugatura. Se non ti senti sicuro, meglio affidarsi a un professionista.

 

Se hai acquistato una pittura pronta, diluiscila con acqua seguendo la scheda tecnica. Fai una prova: intingi rullo o pennello e stendi un riquadro di test; se scivola o strappa il fondo, diluisci ancora e/o prepara il supporto. Un piccolo trucco di tradizione è aggiungere olio di lino cotto in basse percentuali (di norma ≤2%) per aumentare la resistenza agli agenti atmosferici: restando intorno allo 0,5–1% si limita l’ingiallimento.

 

Numero di mani: prevedi in genere 2–3 mani a velo sottile, bagnando leggermente il muro tra una mano e l’altra e rispettando i tempi indicati dal produttore. Su intonaci nuovi (calce/cemento ben stagionati) e su vecchi supporti minerali assorbenti il ciclo è analogo. Su vecchie idropitture lucide, gesso/cartongesso o supporti non minerali, serve fissativo/primer idoneo o carteggiatura e pulizia approfondita.

 

Condizioni ambientali: lavora tra 8–30 °C, evita pieno sole, vento forte e umidità eccessiva. La calce bagnata è alcalina/caustica: usa guanti, occhiali e mascherina e arieggia i locali.

Come preparare la pittura a base di calce a casa

Ecco una ricetta domestica semplificata per la pittura a calce (limewash).

  • secchio di plastica;
  • grassello di calce (sacco 25 kg);
  • olio di lino (meglio cotto);
  • acqua.

Metti circa metà sacco (≈12,5 kg) nel secchio e pre-miscelalo senza acqua con miscelatore elettrico o trapano con frusta; aggiungi acqua poco a poco fino a consistenza fluida. Dosaggio olio: indicativamente 50 ml ogni 10 kg di grassello (≈0,5%); non superare il 2%. Filtra con una calza/collant per eliminare grumi. Colorazione: aggiungi pigmenti minerali compatibili, ricordando che la tinta schiarisce sensibilmente in asciugatura.

Un valore aggiunto della pittura a calce: microclima e decorazione

Oltre agli aspetti pratici e strutturali, la pittura a calce contribuisce anche al benessere ambientale. Grazie alla sua capacità di assorbire e rilasciare umidità, aiuta a regolare il microclima interno, evitando eccessi di secco o condensa. Questo rende le stanze più confortevoli e sane, soprattutto in abitazioni moderne spesso molto isolate e quindi soggette a ristagni di vapore.

 

Un altro aspetto poco noto è la sua versatilità decorativa. La calce può essere applicata non solo come semplice pittura bianca, ma anche in tecniche più ricercate: velature per effetti sfumati, spatolature per superfici mosse e materiche, oppure finiture a fresco tipiche dei restauri storici. In questo modo la tinteggiatura a calce non è solo una scelta tecnica ed ecologica, ma anche un elemento di design capace di valorizzare lo stile della casa.

Quanto costa la pittura a calce?

Il prezzo della pittura a calce pronta varia per marca, resa e finitura: per latte da ~15 L si trovano mediamente 50–100 € (alcune linee premium possono superare la soglia).

 

Se opti per l’autoproduzione, il grassello 25 kg costa indicativamente ~15–30 € (ampia variabilità online e per stagionatura), mentre 1 L di olio di lino cotto sta spesso tra ~9–15 €. Includi sempre primer/fissativi/attrezzi se servono.

 

Ora hai tutte le basi per scegliere, preparare e stendere la pittura a calce. Se non hai tempo o preferisci un lavoro a regola d’arte, contatta un professionista e chiedi un preventivo.

Domande frequenti:

  • Come si applica la pittura a calce?

    La pittura a calce va innanzitutto diluita con acqua fino a ottenere una consistenza fluida e ben amalgamata. Dopo aver mescolato accuratamente, si applica sulla parete con pennello, rullo o spatola, distribuendola in modo omogeneo e seguendo movimenti regolari. Per i muri nuovi o particolarmente assorbenti possono essere necessarie due o tre mani, mentre su supporti già trattati può bastarne una. È importante lavorare rapidamente, poiché la calce tende ad asciugarsi in fretta, e rifinire subito eventuali imperfezioni per evitare aloni o distacchi.

  • A cosa serve l'olio di lino nella calce?

    L’olio di lino, aggiunto in piccole percentuali (fino al 2% rispetto alla quantità di calce), migliora le prestazioni delle pitture e delle finiture a calce. La sua funzione è quella di aumentare la resistenza all’umidità e agli agenti atmosferici, rendendo la superficie più durevole e meno soggetta a polverizzazione. Inoltre contribuisce a rendere il film più elastico e uniforme, migliorando l’adesione al supporto e la longevità del trattamento, soprattutto negli ambienti esterni o in quelli soggetti a forte umidità come cucine e bagni.

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