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Cos'è e come si ottiene l'intonaco graffiato

L’intonaco a effetto graffiato è uno dei più comuni e diffusi rivestimenti di finitura. Qui spieghiamo caratteristiche e costi per ottenere l'effetto desiderato

03-04-2020 (Ultimo aggiornamento 13-02-2024)
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Nel 2015 ottiene la laurea magistrale in Architettura e ingegneria edile all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Durante il corso degli studi non sono mancate esperienze lavorative all'estero che hanno contribuito a rafforzare le conoscenze acquisite durante il percorso universitario. Dopo ...
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tinteggiatura pareti

L’intonacatura delle pareti della propria casa ha due funzioni principali: una estetica e una protettiva, in quanto l’intonaco assicura la necessaria traspirazione della muratura. Esiste inoltre una differenza tra l’intonacatura delle pareti esterne, che deve proteggere la muratura dagli agenti atmosferici, e di quelle interne, che permette di assorbire l’umidità all’interno della casa. I materiali utilizzati per rivestire muri e soffitti sono gli stessi impiegati nella realizzazione delle murature, e cioè malta di calce (idraulica o aerea), malta di cemento o di gesso, ma contengono una maggiore dose di legante, necessaria a proteggere le pareti. Una perfetta intonacatura prevede in genere tre strati di malta:

  • Rinzaffo o prima mano. Con la sua grana molto ruvida e resistente e con uno spessore di 8/10 mm, permette agli strati successivi di aggrapparsi alla parete;
  • Arriccio o intonaco rustico. Applicato direttamente sul rinzaffo, con uno spessore che può raggiungere massimo i 20mm, uniforma la superficie del muro lasciandola però grezza e rugosa. Questo è l’intonaco che spesso vediamo in locali come cantine, sottotetti, garage, depositi e costruzioni rurali;
  • Intonachino o intonaco civile: protegge l’intonaco rendendolo esteticamente gradevole, uniforme e liscio. In genere ha uno spessore di pochi mm.

Quest’ultimo strato di intonaco è quello che permette la decorazione delle pareti (scegliendo un particolare colore ad esempio), la realizzazione di intonaci con caratteristiche particolari (deumidificati, impermeabili, ignifughi, fonoassorbenti, termoisolanti ecc.) o con diversi effetti estetici. A seconda del trattamento o dello strumento utilizzato si possono dunque ottenere intonaci rigati, bucciati (utilizzando una spugna), spruzzati e, infine, graffiati.

Come si ottiene l’intonaco graffiato

Una volta applicato e uniformato l’arriccio utilizzando un frattazzo (cioè una spatola) per eliminare la calce in eccesso e renderla il più uniforme possibile, il graffiato va applicato quando il primo è stagionato o asciutto, in genere dopo almeno 28 giorni.

In caso di pareti stagionate, la superficie da rivestire dev’essere priva di crepe, polvere o sporco. Eventuali residui vanno rimossi preventivamente. Se l’arriccio è particolarmente poroso, e dunque assorbente, va preventivamente lavorato con degli isolanti, mentre se all’opposto è troppo liscio, andrà invece applicato un fondo ruvido.

In entrambi i casi, una volta lavorato per renderlo della giusta granatura, va fatto asciugare. Ora è possibile applicare il materiale che darà alla vostra parete, interna o esterna che sia, il famoso effetto graffiato. Le paste per ottenere il graffiato sono composte da particolari leganti acrilici con un’elevata capacità idrorepellente, sabbie di quarzo esistenti alla luce e additivi chimici che facilitano la lavorazione e l’adesione agli strati sottostanti.

Per questo il graffiato è particolarmente indicato per rifinire anche i muri esterni. L’operazione per ottenere il graffiato a questo punto diventa molto semplice. Una volta steso uno strato uniforme di materiale sulla parete, prima che abbia fatto presa bisogna lavorarlo con una spatola rivestita da uno speciale strato di plastica spugnosa con movimenti verticali o circolari, a seconda dell’effetto desiderato.

Occorre ricordare che il graffiato teme il gelo e l’umidità, quindi è consigliabile effettuare la lavorazione a una temperatura compresa tra i 5 e 30°C. Una volta terminata, la parete va protetta per almeno 48 ore, quando il materiale si sarà asciugato in profondità. Per l’indurimento totale, invece, servono 7-8 giorni.

L’intonaco graffiato: quanto costa e quando sceglierlo 

L’intonaco a effetto graffiato è uno dei più comuni e diffusi rivestimenti di finitura per le murature civili. L’effetto estetico che ne risulta può piacervi oppure no, ma saperlo riconoscere è un primo passo per valutare se effettivamente è di vostro gusto e potrebbe dare il tocco in più che state cercando per le pareti di casa vostra. Non vi resta che decidere se richiedere un preventivo al vostro imbianchino di fiducia o se optare per una soluzione fai da te.

In commercio si trovano innumerevoli paste per il graffiato delle migliori marche disponibili in molte varianti di colore e i prezzi in media possono variare dai 50 ai 100€ per un fusto da 20 kg. Richiedi subito un preventivo gratuito a un professionista esperto della tua zona.

Domande frequenti:

  • Cosa si intende per arriccio?

    L’arriccio è un intonaco grezzo, una malta a base di calce e sabbia irregolare con uno spessore che va dai 1,5 cm ai 2 cm. Con l'arricciatura si prepara una base che, grazie alla sua irregolarità, permette all'intonaco di aggrapparsi.

  • Quanto costa il graffiato?

    In commercio sono disponibili differenti paste per il graffiato, di vari colori e marche. Mediamente il prezzo va dai 50 ai 100€ per un fusto da 20 kg.

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