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Aprire un B&B in condominio: tutte le regole

Vuoi mettere a frutto un appartamento vuoto con un'attività ricettiva? Scopri le regole e le leggi da rispettare per aprire un B&B in un condominio

07-08-2023 (Ultimo aggiornamento 13-10-2023)
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Se sei interessato ad avviare un Bed & Breakfast all’interno di un condominio, è importante essere ben informato sulle regole e le normative che regolano questa tipologia di attività. Aprire un B&B può essere un’opportunità imprenditoriale interessante, ma è fondamentale seguire un iter burocratico preciso e rispettare le disposizioni legali per evitare problemi e garantire il corretto funzionamento della struttura.

In questo articolo, esploreremo dettagliatamente tutte le regole e i requisiti da seguire per aprire e gestire un B&B in un condominio. Dalle normative regionali alle dimensioni delle camere, dagli aspetti igienico-sanitari alle certificazioni di legge per gli impianti, forniremo una guida completa per aiutarti a comprendere le sfide e le opportunità di questa avventura imprenditoriale.

B&B in condominio: serve il consenso dell’assemblea?

Il Bed & Breakfast, o B&B, è un’attività molto diffusa e apprezzata sia da chi viaggia per piacere che per lavoro. Ma cosa succede quando un proprietario di un appartamento o un conduttore desidera destinare l’intero alloggio o alcune stanze del condominio all’attività di B&B? È necessario ottenere il consenso dell’assemblea di condominio?

Iniziamo col dire che, secondo la normativa vigente, il proprietario di un appartamento può destinare l’intero alloggio o alcune stanze all’attività di Bed & Breakfast, e lo stesso vale per il conduttore, a patto che il contratto d’affitto lo preveda.

Tuttavia, prima di avviare questa attività, è fondamentale svolgere alcune verifiche per evitare problemi con il condominio.

La prima verifica da compiere è l’accertamento della destinazione d’uso del bene. Solo se l’uso dell’immobile è abitativo, si può procedere alla locazione per il B&B. Ad esempio, se l’immobile ha destinazione d’uso ufficio, non sarà possibile avviare l’attività di Bed & Breakfast.

A tal proposito, la Corte di Cassazione, nella sentenza numero 24707 del 20 novembre 2014, ha chiarito che l’utilizzo della propria abitazione come B&B non comporta una modificazione della destinazione d’uso dell’immobile. Ciò significa che, se la destinazione d’uso originaria è residenziale, l’attività di B&B può essere svolta senza modificare tale destinazione.

La seconda verifica importante è riguardo al regolamento condominiale contrattuale. Questo documento, firmato da tutti i condòmini proprietari al momento dell’acquisto delle singole unità immobiliari, regolamenta l’utilizzo degli spazi comuni e può contenere norme specifiche riguardanti attività commerciali o ricettive, come il B&B.

Se il regolamento condominiale vieta in modo chiaro ed esplicito l’attività di Bed & Breakfast, il proprietario dell’appartamento interessato dovrà ottenere una modifica del testo del regolamento. Tuttavia, va sottolineato che una tale modifica richiede il voto unanime di tutti i condòmini, rendendo il processo complesso e talvolta difficile da ottenere.

Apertura B&B in condominio: l’iter burocratico

L’apertura di un B&B, all’interno di un condominio può essere una scelta imprenditoriale molto fruttuosa. Tuttavia, per evitare problemi legali e garantire il rispetto delle norme, è fondamentale seguire un iter burocratico corretto.

Il primo passo consiste nel recarsi all’ufficio regionale competente e richiedere la normativa aggiornata riguardante l’apertura e la gestione di un B&B. Questo permetterà di avere chiare indicazioni sulle leggi e le disposizioni da seguire nel proprio territorio.

Di solito, la procedura prevede la presentazione di una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) allo Sportello Unico delle Attività Produttive del Comune in cui si trova l’immobile destinato all’attività di B&B. Nella SCIA, dovranno essere fornite tutte le informazioni relative all’attività che si intende svolgere, inclusi dettagli sulla struttura, sulle camere disponibili e sulla capacità massima di ospiti.

Insieme alla SCIA, sarà necessario allegare una serie di documenti, quali la planimetria dell’immobile, il contratto di proprietà dell’appartamento o delle stanze interessate, e l’assicurazione di responsabilità civile. Quest’ultima assicurazione è fondamentale per tutelare sia gli ospiti che gli oggetti di loro proprietà nel caso di eventuali danni o incidenti.

Una volta presentata la SCIA e completata la pratica burocratica, sarà attivata una fase di verifica da parte delle autorità competenti per assicurarsi che l’attività sia conforme alle normative vigenti e che tutti i requisiti siano rispettati.

Il Bed & Breakfast in condominio non rientra nella categoria delle attività di impresa, pertanto il titolare non è obbligato ad aprire una partita IVA né a iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio. La tassazione del B&B avviene, di conseguenza, in forma ordinaria, seguendo le disposizioni del Dpr 917/1986.

Camere e spazi: quali sono i requisiti di un condominio in un B&B?

Aprire un Bed & Breakfast all’interno di un condominio richiede la conoscenza di diverse normative e regole, che possono variare da regione a regione. Un punto fondamentale è il numero massimo di stanze e persone ammesse, che può essere diverso a seconda del luogo in cui si trova la struttura.

Ad esempio, nel Lazio esiste una particolare disposizione che richiede che il titolare dell’attività risieda nell’appartamento oggetto della locazione o comunque vi sia domiciliato durante il periodo di apertura del B&B.

Per quanto riguarda le camere, in media, devono avere una dimensione compresa tra gli 8 e i 14 metri quadrati. È importante che l’accesso alle stanze da letto sia diretto e che almeno uno dei bagni presenti nella struttura sia riservato esclusivamente agli ospiti. I bagni devono essere dotati di wc, lavabo, vasca o doccia, specchio e presa di corrente per garantire il comfort e la sicurezza dei clienti.

Gli spazi da destinare al B&B devono rispettare i requisiti edilizi, urbanistici e igienico-sanitari previsti dal regolamento comunale. Ciò significa che l’immobile deve essere in conformità con le norme di sicurezza e igiene stabilite dalle autorità competenti.

Inoltre, gli impianti dell’appartamento, come quello elettrico o di riscaldamento (la caldaia), devono essere in regola con le certificazioni di legge. È compito del proprietario del B&B assicurarsi che tali impianti siano conformi alle normative vigenti e sottoporsi a verifiche periodiche per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza degli ospiti.

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