Abitare in condominio nel 2025: cosa cambia e come scegliere un amministratore all'altezza?
Il condominio nel 2025 è un'entità in continua evoluzione che si adatta ad esigenze e trend del momento: ecco come scegliere un amministratore che sappia governarlo

Maria Francesca Pinna
Content Manager
La vita in condominio nel 2025 è molto differente rispetto anche a dieci anni fa: oggi i condomini devono confrontarsi con nuove esigenze e difficoltà, tra questi spicca la transizione energetica e le continue ondate di calore, ma anche l’esigenza di creare edifici sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico. A ciò si aggiungono le nuove tecnologie che permettono di migliorare continuamente gli edifici e renderli sempre più all’avanguardia.
In questo contesto gioca un ruolo cruciale l’amministratore di condominio che deve conoscere la normativa italiana ed europea, applicarla e capire anche i bisogni specifici dell’ecosistema residenziale che gestisce. Ma quali sono le nuove sfide che un condominio deve affrontare nel 2025? Scopriamole insieme ai trend che stanno ridisegnando il mondo dell’abitare.
Come cambia il condominio
Si potrebbe pensare che il condominio sia un’entità statica che non subisce enormi cambiamenti nei decenni, in realtà è un micro ecosistema che si adatta a trend ed esigenze del contesto in cui è inserito. Il primo cambiamento che sta affrontando negli ultimi anni è sicuramente la transizione energetica. Edifici più o meno grandi hanno bisogno di adattarsi ai nuovi standard e rispondere alle normative europee, prime tra tutte la Direttiva Case Green.
A tal proposito, diventare sempre più importante installare impianti fotovoltaici nelle coperture e nelle aree comuni, quindi mettendosi d’accordo per effettuare l’intervento tutti insieme oppure non ostacolando chi desidera effettuarlo nella propria abitazione.
A ciò si aggiunge la necessità di investire su sistemi di accumulo e di gestione dell’energia, in modo da poter utilizzare l’energia immagazzinata anche nelle ore serali o quando il sole non è presente. Non è un caso che negli ultimi anni siano aumentate anche le comunità energetiche rinnovabili tra residenti dello stesso stabile o di edifici vicini oppure l’autoconsumo energetico condiviso. Parliamo di una tendenza che offre enormi vantaggi anche dal punto di vista del risparmio economico.
A questi cambiamenti si aggiungono richieste crescenti di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, interventi per l’efficienza energetica degli impianti e la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti. A tal proposito, un esempio lampante è la sostituzione della caldaia centralizzata con pompe di calore o sistemi ibridi.
Un’altra tendenza sempre più diffusa è quella della condivisione intelligente degli spazi, che coincide con la creazione di orti condominiali condivisi dove coltivare prodotti a km 0, lavanderie comuni, terrazza attrezzate, spazi per il coworking o anche per il ritiro degli ordini online. Infine, grazie al digitale oggi i residenti possono comunicare in modo più veloce e accedere ai documenti in modo più rapido. Questi sono solo alcuni dei principali cambiamenti che coinvolgono i condomini contemporanei e questo è solo l’inizio perché nel futuro potremmo assistere a edifici intelligenti e piccoli quartieri dove le persone sfrutteranno ancora meglio tecnologia e spazi comuni dentro case efficienti e all’avanguardia.
Come deve essere un buon amministratore di condominio
In questo scenario, il ruolo dell’amministratore di condominio diventa più importante: questo professionista ha un ruolo più tecnico e strategico, è il punto di riferimento per tutti i condomini.
Le competenze di base, come la contabilità o la gestione delle manutenzioni ordinarie non bastano più. Un buon amministratore deve conoscere gli strumenti digitali e usarli per comunicare in modo rapido con i residenti. Deve saper convocare e gestire online le assemblee di condominio dando l’opportunità a tutti di poter partecipare, quindi anche a quelle persone che non possono presenziare fisicamente. Deve aggiornarsi sulle normative e in particolare conoscere quali sono i bonus edilizi attivi e proporre soluzioni che portano all’uso massiccio delle rinnovabili. Un’idea è quella di proporre un intervento comune per installare un impianto fotovoltaico oppure il micro-eolico, per creare una comunità energetica oppure progettare uno spazio di coworking o di ricarica per mezzi elettrici, incluse le biciclette. In poche parole deve avere una visione chiara del futuro e proporre soluzioni migliorative, pensando che l’edificio sia un bene da valorizzare nel tempo e da rendere più efficiente e all’avanguardia.
Nella scelta del nuovo amministratore di condominio bisogna assolutamente curare questi aspetti, magari facendo delle domande mirate al momento del colloquio conoscitivo. Si potrebbe chiedere se ha seguito dei corsi di aggiornamento sui trend appena esposti, se è in grado di gestire il condominio anche in modalità digitale, se è aggiornato sui bonus casa.
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