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Proprietari casa: tutte le agevolazioni del 2021

Quali sono le agevolazioni statali per chi possiede un immobile e vuole viverci oppure affittarlo? Ecco i provvedimenti principali

24-03-2021 (Ultimo aggiornamento 08-06-2021)
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I proprietari di casa possono usufruire di diverse agevolazioni nel 2021. I contributi statali sono pensati per aiutare i contribuenti a superare il difficile periodo legato alla pandemia. I provvedimenti sono stati inseriti fin da subito dai vari Decreti emanati dal Governo: gli aiuti principali si trovano nel Decreto Ristori e molti di questi sono stati confermati anche per quest’anno grazie alla Legge di Bilancio 2021.

Tra le agevolazioni per i proprietari di casa troviamo, per esempio, il Bonus Prima Casa, dedicato a chi vuole usufruire di sconti per la casa in cui è residente. Ma per chi invece vuole affittare un immobile? Anche in questi casi il Decreto Ristori ha introdotto un contributo a fondo perduto che consente di recuperare il 50% della riduzione del canone di locazione ai propri affittuari fino a un importo massimo annuo di 1200 euro. La detrazione spetta ai proprietari che affittano la propria abitazione principale in una delle città ad alta tensione abitativa. L’altra agevolazione che i proprietari di casa possono sfruttare è la cedolare secca, che consente al locatario l’esenzione dal versamento dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo alla registrazione del contratto di locazione. Ecco come funzionano e chi può beneficiarne.

Bonus affitti 2021: come funziona e a chi spetta

I proprietari degli immobili in locazione sono una delle categorie più colpite dalla pandemia da Covid-19. Per aiutare le famiglie in difficoltà, lo sfratto per morosità degli affittuari è stato sospeso e il governo ha deciso di dare un contributo a fondo perduto a coloro che sono rimasti privi di una fonte di guadagno dalla locazione dei propri immobili.

I locatari che decidono di ridurre il canone di affitto in favore dei propri inquilini potranno così usufruire di un contributo statale pari la 50% della riduzione effettuata e fino a un importo massimo di 1200 euro l’anno. Questo implica che se il canone di affitto di un immobile è di 1000 euro al mese, e il locatario lo riduce di 200 euro portandolo a 800 euro al mese, potrà avere indietro la metà della riduzione: cioè 100 euro al mese.

Il Bonus affitti 2021 può essere richiesto per gli immobili destinati ad uso abitativo, che siano collocati in una zona ad alta tensione abitativa e per cui sia stata effettuata la deroga per iscritto del canone di locazione. Inoltre, il contratto di affitto deve essere operativo dal 29 ottobre 2020, data di entrata in vigore del decreto. Se tutti i requisiti sono rispettati, si potrà presentare domanda per il bonus attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate per la trasmissione telematica dell’istanza.

Cedolare secca 2021: come funziona e a chi spetta

La cedolare secca è un regime fiscale che permette ai locatari di immobili ad uso abitativo l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo per la registrazione del contratto. Inoltre, è previsto il pagamento di una imposta sostitutiva agevolata, che non fa cumulo con gli altri redditi del proprietario dell’immobile affittato, e che segue le scadenze e le modalità di pagamento dell’Irpef.

In particolare, il calcolo di questa imposta sostitutiva viene eseguito sul canone annuo, con una aliquota del 21% per la locazione a canone libero, e del 10% per quella a canone concordato. La cedolare secca può essere richiesta dalle persone fisiche che sono titolari del diritto di proprietà dell’immobile, oppure di un diritto di reale godimento, come ad esempio gli usufruttuari, che lo affittano per uso abitativo.

Bonus affitti 2021 e cedolare secca: sono compatibili?

Con l’istituzione del Bonus affitti 2021, sono sorti alcuni dubbi se la riduzione del canone dovuta all’emergenza Covid-19 fosse compatibile con il regime di cedolare secca. Un dubbio legato al fatto che nel caso di cedolare secca il locatore è tenuto a sospendere di chiedere l’aggiornamento del canone, anche se prevista nel contratto a qualsiasi titolo. Per questo motivo, la riduzione del canone di affitto da concordare con gli inquilini poteva sembrare un ostacolo alla richiesta del bonus che eroga il contributo a fondo perduto.

A definire la totale compatibilità tra Bonus affitti 2021 e cedolare secca è la stessa Agenzia delle Entrate, nella risposta n. 165 del 9 marzo 2021, che sottolinea come l’attuale situazione di emergenza sanitaria ed economica dettata dalle misure restrittive imposte dalla pandemia da Covid-19 richieda l’imposizione di una riduzione del canone di affitto per legge. Pertanto, la riduzione non viene decisa da locatario e affittuario ma dall’attuale normativa e questo è sufficiente a stabilire la piena compatibilità tra le due agevolazioni, volte proprio ad aiutare i contribuenti in questo difficile periodo di crisi.

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