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Progettare un giardino verticale: aspetti da considerare, come scegliere e abbinare i vari elementi

Come realizzare un giardino verticale interno o esterno? Dalle strutture più adatte alle specie vegetali da usare, ecco i consigli dell’esperto

29-09-2023
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Andrea Musto

Landscaper - Architetto paesaggista

Architetto paesaggista con oltre 15 anni di attività professionale nel settore della progettazione e realizzazione outdoor. (Ha conseguito il Master in "Progettazione e conservazione del giardino e del paesaggio storico" presso Fondazione Minoprio nel 2007). La sua esperienza spazia dal landscaping...
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cura giardino e verde

Negli ultimi decenni, il mondo ha assistito a una crescente consapevolezza verso l’importanza dell’ecosostenibilità ambientale e della connessione con la natura. Questo concetto prende il nome di biofilia. Tale tendenza ha portato a una trasformazione significativa degli ambienti in cui viviamo, che oggi sfoggiano la cosiddetta “pelle verde”. Questo cambiamento non è soltanto estetico; comporta, anzi, una serie di benefici sia a livello ambientale che sociale.

Il giardino verticale, o parete verde, è diventato il simbolo di questa trasformazione. Parliamo di vere e proprie opere d’arte vegetali che, non solo abbelliscono gli spazi urbani e architettonici, ma agiscono come uno scudo contro le intemperie, aiutando a mantenere il microclima interno stabile. Il giardino verticale non è qualcosa di precluso a piccole case e appartamenti. Al contrario, è una soluzione che si può applicare in tutti gli ambienti, scegliendo con cura i dettagli.

Giardino verticale: tipologie e aspetti da considerare nella scelta

come progettare un giardino verticale

Shutterstock

Il termine “verde verticale” rappresenta un concetto che abbraccia tutte le soluzioni che consentono la crescita della vegetazione in altezza. Esistono diverse metodologie per realizzare un giardino verticale, ciascuna con i propri vantaggi e caratteristiche peculiari, che possono essere scelte in base alle esigenze estetiche e tecniche, sia per ambienti interni che esterni. Principalmente possiamo distinguere quattro tipologie di verde verticale: rampicante; parete continua; muro vegetale e verde ricadente.

Per scegliere quello maggiormente adatto ad un singolo ambiente occorre tenere conto di vari aspetti:

  • L’altezza della parete da rivestire
  • Il tipo di supporto esistente: muratura, cartongesso, legno; ovviamente si potrà prevedere anche un telaio, magari metallico, freestanding laddove il supporto non esiste e invece si vuole utilizzare il verde per creare una quinta di divisione
  • Il peso della massa vegetale
  • L’influenza degli agenti atmosferici
  • La presenza di adduzione idrica e conseguente scarico per l’irrigazione
  • L’esposizione, le ombre portate o la presenza di luce naturale
  • Lo spazio per un locale/armadio tecnico per la gestione degli impianti
  • L’effetto estetico voluto a lavoro finito

Verde rampicante: idee per creare un giardino verticale di altezze importanti

come progettare un giardino verticale

Shutterstock

Tra i sistemi di verde verticale più semplici sia a livello realizzativo che di gestione, sicuramente spicca quello che sfrutta piante con portamento “volubile”. Queste piante sviluppano i loro tralci avvolgendoli intorno a un supporto.

Alcune delle varietà più note includono i gelsomini, i glicini, le bignonie, le ipomee e le mandeville: piante che possono raggiungere altezze importanti in breve tempo. Tuttavia, per altre piante rampicanti come le rose, le bouganville, il tetrastigma e le monstere, è più indicato l’utilizzo di supporti a rete o telaio, che consentono ai rami di intrecciarsi in tutte le direzioni.

Altre tipologie di piante rampicanti sviluppano radici aeree o piccole ventose che consentono loro di aderire direttamente alla parete, senza bisogno di un supporto aggiuntivo. Alcuni esempi includono il partenocissus, l’ampelopsis, l’edera e il ficus pumila. Tuttavia, quando si sceglie questa opzione, è importante tenere presente che una massa vegetale troppo pesante potrebbe causare distaccamenti di intonaco dalla parete.

Iniziamo il processo di inverdimento della parete piantando direttamente alla sua base e integrando il supporto solo se necessario, in base alla tipologia di pianta scelta. È fondamentale valutare attentamente la varietà in funzione delle dimensioni della parete.

Giardino verticale a parete continua: stili e soluzioni per realizzarlo

come progettare un giardino verticale

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L’idea di creare un giardino verticale a parete continua offre un’ampia gamma di possibilità, grazie a diversi sistemi tecnologici disponibili. Tra le opzioni più interessanti troviamo lidrocoltura, realizzata attraverso l’utilizzo di un pacchetto di feltri con diverse grammature e capacità capillari. Questo metodo è particolarmente adatto agli interni, garantendo un ambiente ideale per la crescita delle piante. Un’alternativa per gli spazi esterni è la coltivazione in vaschette con terriccio, un’opzione che offre una vasta scelta di contenitori sul mercato.

Queste soluzioni consentono di coltivare una vasta gamma di vegetazione, dalle erbacee ai piccoli arbusti. Inoltre, permettono di creare veri e propri quadri verdi, combinando abilmente diverse texture e cromatismi delle foglie, così come le fioriture e le stagionalità. Tuttavia, è fondamentale ottenere il supporto di un professionista nella scelta delle varietà e nella loro composizione.

Prima di iniziare a pianificare il giardino verticale, è importante avere un’idea chiara dell’effetto finale desiderato e definire lo stile della parete. Ecco alcune possibilità:

  • Stile “Jungle”: questo stile prevede un mix di fogliame tropicale ed esotico. Per gli interni, piante come i monstere, i philodendri e i chamadoree sono ideali, mentre all’aperto si possono sperimentare il farfugium, l’aralie, l’hosta e le felci per le zone in ombra. Se il giardino verticale è esposto al pieno sole, le bergenie, le begonie ed l’heuchere daranno vita a una composizione affascinante.
  • Stile “Minimal”: per un effetto ordinato e grafico, simile a una tappezzeria vivente, si può optare per un approccio “monoessenza”. In questo caso, si privilegiano piante con fogliame piccolo e fitto come il ficus repens, diverse varietà di geranium, oppure le liriopi e i carex per un aspetto simile a un prato.
  • Stile “Wave”: questo stile tende a creare onde disegnate e definite sulla parete. Per ottenere una buona leggibilità del progetto grafico, è necessario accostare piante con forme e texture contrastanti. Ad esempio, si possono combinare il fogliame nastriforme del clorofitum con quello tondeggiante e cuoriforme dei photos o degli scandens.
  • Stile “Prato Fiorito”: per un aspetto naif e apparentemente spontaneo della parete, si può optare per una composizione che dosi sapientemente erbacee da fiore vivaci perenni e graminacee sempreverdi e persistenti. In questo caso, ci sono molte opzioni da considerare, come le verbene e i pennisetum, gli stachis e le stipe, le perovskie e le festuche.

Muri vegetali: la soluzione per un giardino verticale di grandi dimensioni

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Per coloro che desiderano creare un giardino verticale di grandi dimensioni, la sfida diventa notevolmente più impegnativa. È qui che entrano in gioco i muri vegetali che si distinguono per l’uso di supporti speciali, costituiti da substrati minerali o torbosi, che vengono ingabbiati in un intricato “sandwich” di tessuti non tessuti e reti metalliche.

Ciò che rende i muri vegetali così straordinari è la loro capacità di ospitare una vasta gamma di piante, indipendentemente dalle dimensioni. L’unico limite potrebbe essere il peso che la struttura può sopportare quando le piante sono a pieno sviluppo.

Per iniziare, è possibile piantare piante aromatiche come lavande, rosmarini, cisti e santoline, ma anche piante più grandi come ortensie, aucube, sarcocche e pittosfori.

Domande frequenti:

  • Come creare un bosco verticale?

    La metodologia più comune per realizzare un giardino verticale è l'idroponica, una tecnica di coltivazione delle piante che non richiede il suolo tradizionale ma si basa su un substrato inerte. Questo "terreno" appositamente formulato offre una base adatta per una varietà di specie vegetali, tra cui felci, ficus rampicante, muschio, pilea e calatea, che sono alcune delle piante più comuni utilizzate in questo tipo di giardino.

  • Quali piante mettere in un giardino verticale?

    Un giardino verticale offre molte possibilità di design: può essere completamente dominato dal verde, con piante come la Pilea, l'edera o il Chlorophytum; oppure può essere un esplosione di fiori, con piante come il gelsomino, i garofani o la dipladenia che creano un muro fiorito. In alternativa, puoi combinare il verde con macchie di colore utilizzando piante fiorite per un effetto cromatico sorprendente.

  • Come funziona il giardino verticale?

    Un giardino verticale rappresenta una configurazione vegetale che, invece di estendersi in modo tradizionale in orizzontale, occupa completamente o in parte una o più pareti di un edificio. Per creare questa parete verde, vengono utilizzate specifiche strutture di supporto, fissate direttamente sui muri, sulle quali vengono piantate le varietà vegetali selezionate.

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