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Veranda in balcone, quando è un problema?

Un classico motivo di discussione e confusione in condominio, dove condivisione e privato sono sottilmente divisi, è la costruzione della veranda in balcone: i dettagli

19-11-2018 (Ultimo aggiornamento 07-06-2021)
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La vita nei condomini non è sempre facile e uno dei casi per cui è possibile andare a discutere è la costruzione di una veranda in balcone.

Nel condominio le cose in condivisione e la proprietà privata sono cose divise solo sottilmente e quindi i condomini non possono fare quello che credono. A questo proposito c’è molta confusione per quanto riguarda la trasformazione del balcone in veranda.

Chi ha un balcone ampio, prima o poi, pensa sempre alla chiusura dello stesso per trasformarlo in veranda, specialmente se l’appartamento non è molto grande. Questo spazio, infatti, può essere usato per tenere attrezzi, elettrodomestici o per creare un nuovo ambiente in cui trascorrere il proprio tempo. Anche se la struttura, tuttavia, è realizzata in vetri e alluminio è stato stabilito comunque che costituisce un’alterazione dell’armonia del fabbricato e, per questo, è una questione che riguarda il condominio.

I punti fondamentali della questione sono il decoro architettonico della facciata e l’ampliamento volumetrico dell’appartamento. Il fatto che la veranda non sia di muratura, ma ad esempio di alluminio o mobile, non importa.

Quando la veranda lede il decoro architettonico?

Ogni condominio indipendentemente dal valore e dal prestigio ha quello che si definisce decoro architettonico del fabbricato. Questo non è altro che l’estetica dell’edificio, una qualità della casa che non ha solo parametri soggettivi, ma anche una serie di caratteristiche oggettive, connesse a divieti e indicazioni precise.

Se un’abitazione, come capita di norma, ha una finestra o un balcone esposto sulla facciata del condominio non può agire come crede, se questo va ad alterare l’aspetto esterno dell’edificio.

La veranda può ledere il decoro architettonico indipendentemente dai permessi avuti dal Comune e per questo motivo è importante fare attenzione. L’alterazione dell’estetica del fabbricato potrebbe tradursi come un danno agli altri condomini, anche economico.

Veranda in balcone, una stanza in più

La veranda in balcone è una modifica dell’estetica dell’immobile e per questo viene regolarizzata, poco importano dimensioni e materiali, come detto.

Se essa incide sull’estetica e altera la fisionomia dell’immobile sarà il condominio a dover dare il permesso di procedere (con una delibera condominiale di maggioranza), altrimenti sarà a discrezione dell’inquilino. In caso di edifici considerati di prestigio artistico la situazione si complica.

Per la costruzione della veranda sarà indispensabile anche stabilire che non si metta in pericolo la stabilità della costruzione. Se la veranda è fissa, inoltre bisogna considerare che gli altri condomini potrebbero richiedere la revisione delle tabelle millesimali, con un conseguente aumento delle spese.

In ogni caso prima di procedere con la costruzione della veranda sul balcone è bene comunicare la cosa all’amministratore e soprattutto al Comune, per evitare di essere denunciati per abuso edilizio. Di fatto, infatti, si cambia la planovolumetria della casa e quindi occorre un permesso specifico.

La costruzione della veranda costituisce di fatto un nuovo ambiente a integrazione dell’appartamento. Oltre alla multa in questo caso il proprietario potrebbe essere anche costretto a demolire la sua nuova veranda.

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