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Imbiancare casa, quando è il momento giusto?

Quando è giunto il momento di imbiancare casa dipende molto da molti fattori. Ecco una breve guida per capire il momento giusto e come fare per dare nuova vita alle pareti della nostra abitazione

21-05-2019 (Ultimo aggiornamento 05-04-2024)
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La mia carriera nell'edilizia ha inizio con la posa di parquet, evolvendosi in oltre 40 anni fino a diventare direttore lavori e consulente, fondando un’azienda nella quale collaboro con diversi professionisti e artigiani di vari settori, permettendomi così di garantire un expertise completa per ...
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Ah, la primavera. Stagione del risveglio della natura, delle prime giornate di vero sole, del ritorno alle passeggiate, dello svecchiamento di appendiabiti e armadi – e soprattutto delle grandi pulizie, l’inevitabile ma necessaria incombenza annuale. Per quanto tutti guardano con trepidazione all’arrivo della bella stagione, pochi riservano la medesima aspettativa per le grandi pulizie – imbiancare casa in primis – e generalmente cercano di liberarsene il prima possibile, limitandosi a spolverare nei luoghi che generalmente risultano troppo scomodi o fuori mano, spostare il mobilio, arieggiare un po’ le librerie ed eventualmente far sparire cianfrusaglie.

E le pareti languono invece a marcire ignorate, anno dopo anno, finché il colore sbiadisce o peggio si stacca, e ci si deve rassegnare a chiamare l’imbianchino.

Non facciamoci cogliere impreparati, quindi, e curiamo le nostra mura per tempo.
Quale tempo? Lo vedremo a breve.

Quando, quanto e dove imbiancare?

La risposta semplice ma imprecisa sarebbe “ogni 3-5 anni circa”, ma le risposte semplici e imprecise sono quelle che finiscono per farci chiamare l’imbianchino prima del previsto perché si sono scrostate le pareti, si sono formate chiazze di umidità o antigieniche muffe, ed altri inconvenienti piccoli e grandi.

In realtà quando dovremmo imbiancare casa dipende molto da molti fattori:

  • Danni o usura già presente sulle pareti.
    Ovviamente, questo significa che si dovrà intervenire presto prima che la situazione peggiori.
  • Ambiente della casa.
    Ogni stanza ha un suo ‘ecosistema’, per così dire, e presenta differenti caratteristiche di umidità, temperatura e usura di cui bisogna tener conto. Ambienti caldi e umidi come i bagni, ad esempio, richiedono più manutenzione più spesso (annuale o biennale) per prevenire la formazione di antigieniche e dannose muffe, mentre ambienti freschi e/o poco frequentati come garage o tavernette possono essere lasciate a sé per periodi più prolungati dei ‘regolari’ 3-5 anni.
  • Pittura utilizzata per le pareti.
    Differenti soluzioni presentano differenti durate, alcune dimostrandosi più resistenti al passaggio del tempo in determinate condizioni o in determinati ambienti.

Quest’ultimo punto in particolare merita speciale attenzione, se non altro perché c’è una gran varietà di pitture disponibili sul mercato e per i non addetti ai lavori è difficile muoversi con cognizione di causa.
Per loro, quindi, ecco un rapido riassunto delle scelte più comuni e del loro impiego ideale:

  • Pittura a tempera.
    Estremamente economica e facile da apporre, è nondimeno una delle scelte meno efficienti a livello di costi o qualità a causa della facilità e rapidità con cui si sgretola. Meglio stare al largo.
  • Idropittura traspirante.
    Come dice il nome, pitture che lasciano penetrare e traspirare il vapore acqueo generato da ognuno di noi. Molto comune e non particolarmente costosa, ha una lavabilità relativamente bassa ma si adatta più o meno a qualunque ambiente in cui si viva normalmente.
  • Idropittura lavabile.
    Meno traspirante della pittura precedente, compensa la perdita in salubrità garantita all’ambiente con essa tinteggiato con la pura e semplice resistenza ai rigori del tempo e delle pulizie. L’idropittura lavabile è adatto agli ambienti che più probabilmente avranno bisogno di lavaggi, come la cucina o le camere dei bambini.

Conclusioni

Oltre ai tre tipi di pittura menzionata ce ne sarebbero altri, come le pitture a silicati, ma il loro corretto impiego è perlopiù appannaggio degli specialisti – a cui è consigliato rivolgersi in ogni caso, soprattutto per i lavori di più ampia estensione. Detto questo, piccoli ritocchi possono essere tranquillamente operati in autonomia con un minimo di attenzione, un po’ di manualità e tenendo a mente queste linee guida mentre ci si appresta ad imbiancare casa.

Per evitare sgradevoli sorprese il nostro consiglio è quello di rivolgersi a un professionista esperto. Richiedi subito un preventivo senza impegno.

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