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Che differenza c'è tra Ecobonus e Bonus ristrutturazione?

L'Ecobonus e il Bonus ristrutturazione hanno molte similitudini ed è facile confonderli: approfondiamo tutte le differenze con l'aiuto dell'esperto

24-05-2024
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Attivo nella progettazione architettonica mi occupo di nuove costruzioni e ristrutturazioni, nel percorso della mia attività mi sono specializzato in interior design e in prevenzione incendi. Ogni progetto nasce dallo studio dei luoghi e dalla necessità di rispondere alle esigenze di chi li vive.
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Quando si tratta di migliorare il comfort della propria casa sono due gli incentivi ad esser presi maggiormente in considerazione: l’Ecobonus e il Bonus ristrutturazione. Pur avendo molti punti in comune, hanno obiettivi, massimali e beneficiari diversi. Approfondiamo le differenze tra Ecobonus e Bonus ristrutturazione, in modo da aiutarti a decidere quale strada seguire per rendere la tua abitazione più efficiente e confortevole,

Ecobonus e Bonus ristrutturazione: la differenza principale

arredamento appartamento

Shutterstock

La principale differenza tra Ecobonus e Bonus ristrutturazione riguarda la finalità di questi interventi. Mentre l’Ecobonus ha l’obiettivo di migliorare il rendimento energetico domestico attraverso una serie di interventi pensati per migliorare il comfort termico, il Bonus ristrutturazione, o Bonus casa, è rivolto agli interventi di manutenzione straordinaria che richiedono un titolo abilitativo (CILA o SCIA) e che possono anche includere lavori di miglioramento energetico.

Per questo motivo, alcuni interventi possono essere eseguiti sia con l’Ecobonus che con il Bonus ristrutturazione, come nel caso della sostituzione di infissi e della sostituzione di caldaie con modelli a biomassa e caldaie a condensazione di classe A (senza sistemi intelligenti di termoregolazione). Per quanto riguarda l’acquisto e l’installazione di schermature solari, invece, l’ecobonus rappresenta l’unica opzione disponibile.

Ecobonus e Bonus ristrutturazione: le aliquote detraibili

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La detrazione fiscale permette di sottrarre dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) o dall’Imposta sul Reddito delle Società (Ires) una serie di spese sostenute per interventi mirati a migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti. Come per gli altri incentivi legati all’abitazione, in entrambi i casi non si riceve direttamente un credito, ma si ottiene uno sconto sulle imposte da versare annualmente attraverso la dichiarazione dei redditi.

Mentre per quanto riguarda il Bonus ristrutturazione l’aliquota detraibile per gli interventi ammessi ammonta al 50%, per l’Ecobonus può essere maggiorata fino al 65% e 70% per i lavori di risparmio energetico. Infatti, la sostituzione, anche parziale, del vecchio impianto con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia; il passaggio ad una pompa di calore; la sostituzione, anche parziale, di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe A +; l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda o l’installazione di un cappotto termico rientrano a pieno titolo tra gli interventi agevolabili al 65%.

Per le opere eseguite sulle parti comuni degli edifici condominiali o che coinvolgono tutte le unità immobiliari di un condominio, l’Ecobonus prevede un’aliquota maggiorata del 70%, che può salire fino all’85% nel caso di Comuni localizzati in zone a rischio sismico.

Ecobonus e Bonus ristrutturazione: le differenze nei massimali

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Il Bonus ristrutturazione, applicabile solo agli interventi non riconducibili a manutenzione ordinaria, ha un limite massimo di spesa complessiva di 96.000 euro. I singoli lavori edilizi effettuati, come la sostituzione delle finestre o la realizzazione di pareti divisorie interne, non hanno un limite di spesa autonomo, ma rientrano nel tetto massimo previsto per ciascuna unità abitativa.

Chi opta per l’Ecobonus, che prevede tetto massimo e percentuali di detrazione specifiche per ogni intervento (per esempio, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale ha un tetto massimo di detrazione di 30.000 euro, mentre l’acquisto e l’installazione di schermature solari 60.000 euro, eccetera), evita di superare il limite di 96.000 euro previsto dal bonus ristrutturazione per lavori di notevole entità e può beneficiare della somma dei due tetti massimi.

Ecobonus e Bonus ristrutturazione: cambiano i beneficiari

open space ristrutturazione

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Un’altra importante differenza tra il Bonus ristrutturazione e l’Ecobonus riguarda la gamma dei beneficiari. Il primo offre una detrazione IRPEF del 50% ed è rivolto esclusivamente ai privati, coinvolgendo esclusivamente gli immobili ad uso abitativo.

L’Ecobonus, invece, è sia una detrazione IRPEF che IRES, coinvolgendo quindi anche i contribuenti che generano reddito d’impresa (come persone fisiche, società di persone e società di capitali), così come le associazioni tra professionisti. Inoltre, possono beneficiare di questa agevolazione gli edifici esistenti di tutte le categorie catastali, comprese quelle rurali e strumentali, soggetti a interventi di miglioramento dell’efficienza energetica.

Di conseguenza, l’ecobonus, sebbene ridotto rispetto agli anni precedenti, rimane l’unica agevolazione accessibile alle imprese, mentre i privati hanno la possibilità di scegliere tra le due agevolazioni per gli immobili ad uso abitativo, oppure di sfruttare l’ecobonus per gli edifici non residenziali.

Domande frequenti:

  • Cosa si può ristrutturare con l ecobonus?

    L'Ecobonus è disponibile sia per locali ad uso residenziale che commerciale. Può essere richiesto per interventi che coinvolgono l'intero edificio o solo una parte di esso, come ad esempio le finestre. Per "miglioramento energetico" dell'edificio si intende qualsiasi intervento che aumenta le prestazioni di isolamento termico.

  • Quando fare ecobonus e quando bonus casa?

    A differenza del Bonus casa, l'Ecobonus è un'agevolazione fiscale che permette di ottenere una detrazione dall'IRPEF o dall'IRES per gli interventi che migliorano l'efficienza energetica degli edifici esistenti.

  • Quali opere rientrano nell'ecobonus?

    ### Interventi Coperti dall'Ecobonus

    Sostituzione di impianti di climatizzazione esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe energetica pari almeno ad A e acquisto e installazione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentati da biomasse combustibili

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