Intonaco termoisolante: che cos’è e quando utilizzarlo
Se stai ristrutturando casa e vuoi approfittarne per migliorare l’isolamento termico, utilizza l’intonaco termoisolante

Domenico Ielo
Ingegnere Civile
- Che cos’è l’intonaco termoisolante
- Quando conviene utilizzarlo
- Intonaco termoisolante: alternativa al cappotto?
- Vantaggi e limiti
- Prezzo dell’intonaco termoisolante
- Consigli per la posa
- Conclusione
Se stai ristrutturando casa e vuoi cogliere l’occasione per migliorare l’isolamento termico e l’efficienza energetica, potresti valutare l’uso dell’intonaco termoisolante. Ma che cos’è, come si applica, quando conviene usarlo e quanto costa davvero?
Che cos’è l’intonaco termoisolante
L’intonaco termoisolante è una variante dell’intonaco tradizionale arricchito con componenti isolanti (es. perlite, sughero, schiume minerali, polveri leggere, microsfere vetrose) che ne migliorano le prestazioni termiche. Il risultato è una parete che riduce le perdite di calore, aumentando il comfort interno. È ampiamente usato anche in bioedilizia, proprio per la sua natura spesso più “ecologica” rispetto alle soluzioni tradizionali.
Si può trovare per uso interno e esterno. Per l’esterno si usano formulazioni più robuste, con additivi idrofobizzanti e resistenti agli agenti atmosferici, mentre per l’interno l’intonaco mira anche a regolare umidità e condensa. È utile soprattutto quando non si può applicare un cappotto termico per vincoli architettonici o limiti estetici.
Quando conviene utilizzarlo
L’intonaco termoisolante è particolarmente efficace nei seguenti contesti:
- Eliminazione di ponti termici negli angoli, nelle spallette delle finestre, nei margini di balconi.
- Miglioramento del microclima interno: riduce condense superficiali e umidità, contribuendo a una temperatura interna più stabile.
- Comfort termoacustico: offre non solo isolamento termico, ma anche un certo potere fonoassorbente, utile in ambienti rumorosi.
- Prestazioni con poco spessore: rispetto ad alcuni materiali isolanti, permette un buon miglioramento termico con spessori moderati, utile dove lo spazio è limitato.
È applicabile anche all’esterno, ma con criteri ben valutati: ad esempio su edifici storici o murature in pietra dove non è possibile intervenire con un cappotto tradizionale. In tali casi, l’intonaco isolante può essere una buona soluzione, purché compatibile con la traspirazione del muro e con finiture coerenti.
Intonaco termoisolante: alternativa al cappotto?
Molti considerano il cappotto termico (EPS, lana minerale, isolamento a pannelli) come la soluzione ideale per l’efficienza energetica. È vero in molti casi, ma non sempre è praticabile (vincoli paesaggistici, spessore, costi). Un intonaco di qualità, con densità sotto i 200 kg/m3 e buone caratteristiche isolanti, può ridurre sensibilmente la conducibilità termica. Tuttavia, non raggiungerà mai l’effetto isolamento di un cappotto ben dimensionato.
Bisogna valutare caso per caso: in edifici con muri spessi, l’intonaco termoisolante può essere un complemento utile piuttosto che una sostituzione totale del cappotto. È sempre consigliato affidarsi a un tecnico esperto che calcoli la trasmittanza U richiesta e confronti le alternative.
Vantaggi e limiti
Vantaggi: miglioramento energetico con spessore contenuto, applicabilità in casi in cui il cappotto è proibito, finiture estetiche uniformi, compatibilità con strutture esistenti.
Limiti: prestazioni inferiori rispetto a un cappotto ben dimensionato, possibilità di degrado se applicato male, costi maggiori al m² rispetto a intonaci tradizionali, compatibilità obbligata con il supporto murario.
Prezzo dell’intonaco termoisolante
Il costo varia molto in base al materiale, alla marca e alla regione. In genere:
- Prodotti base (miscela alleggerita): 5-8 €/litro circa;
- Prodotti speciali isolanti: 10-15 €/litro o più;
- Per m² finito (materiale + posa): da 25 a 50 €/m² per intonaci medi, e fino a 70-90 €/m² per finiture altamente isolanti.
Alla materia prima si aggiungono i costi di posa, lavoro, ponteggi e finitura estetica. Il consiglio è chiedere preventivi dettagliati confrontando soluzioni diverse (interno/esterno, spessore, produttore).
Consigli per la posa
Per ottenere buoni risultati, è importante che il supporto sia stabile, pulito e privo di umidità. La stesura avviene in più mani: primo strato di rasatura, poi l’applicazione dell’intonaco isolante, infine la finitura. Ogni strato deve stagionare correttamente. Strumenti ben rasati, spessori uniformi, protezioni in fase di asciugatura e giunti tecnici sono elementi chiave per evitare crepe o distacchi nel tempo.
Conclusione
L’intonaco termoisolante è una tecnologia interessante e versatile, in grado di offrire un buon compromesso tra isolamento e spessore, soprattutto in situazioni in cui il cappotto tradizionale non è praticabile. Tuttavia non va visto come la soluzione “miracolosa” per ogni caso: la scelta migliore dipende dal tipo di muro, dal clima, dal budget e dai vincoli dell’immobile. Prima di procedere, chiedi un parere tecnico, confronta materiali e preventivi e valuta pro e contro.
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Domande frequenti:
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Quanto costa un intonaco termoisolante?
Il costo dell’intonaco termoisolante varia in base alla composizione e alla resa isolante. In media, i prodotti base costano tra 8 e 15 € al sacco da 25 kg, mentre quelli più performanti o naturali (a base di calce idraulica, sughero o perlite) possono arrivare a 20–25 € al sacco. Per avere un’idea reale della spesa, è meglio considerare il costo al metro quadrato: comprensivo di materiale e posa si va da 25 a 50 €/m², fino a 70–90 €/m² per intonaci ad alte prestazioni.
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Come si applica il rasante termico?
Il rasante termico si stende manualmente con una spatola in acciaio inox o a macchina intonacatrice. Viene applicato in una o due mani, a distanza di circa 12–24 ore l’una dall’altra, fino a raggiungere lo spessore previsto dal produttore. Dopo la stesura, va lisciato e lasciato stagionare, evitando sbalzi termici o umidità eccessiva che potrebbero compromettere l’adesione.