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Quando è necessaria l'analisi dei fumi di un camino e di una caldaia

Come scongiurare il rischio d'incendio per combustione della fuliggine di un camino

20-01-2020 (Ultimo aggiornamento 07-06-2022)
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RISCALDAMENTO

Le scottanti tematiche ambientali hanno toccato da vicino il settore del riscaldamento domestico, tanto è vero che negli ultimi anni si è registrato un ritorno in auge della combustione a legna. Il risvolto della medaglia è stato l’aumento di intossicazioni da monossido di carbonio, complice il malfunzionamento delle canne fumarie. Non mancano i casi di incendio connessi all’utilizzo nel camino di combustibile solido. Quest’ultimo è il principale responsabile dell’accumulo di fuliggine sulle pareti interne della canna fumaria di un caminetto ed è noto come la stragrande maggioranza degli incendi siano originati proprio per combustione della fuliggine. Più rari sono i casi di incendio causato dal surriscaldamento dei materiali combustibili collocati in vicinanza del camino. Ecco perché è importante effettuare un controllo dei fumi. Senza contare i casi di inadeguatezza dei camini che dispongono di isolamenti poco accurati: il problema non è il tubo d’acciaio previsto dalle normative, ma il cattivo isolamento di determinati passaggi del condotto di evacuazione dei fumi.

L’incendio può propagarsi al tetto qualora la canna fumaria non sia isolata a regola d’arte. Gli interventi di manutenzione riscontrano non di rado problemi come l’inadeguata coibentazione del tubo d’acciaio o la sezione insufficiente della canna fumaria. Un camino può dare problemi anche se non è testato per l’incendio della fuliggine o se è di classe di temperatura inferiore a quella effettiva dei fumi. Senza contare l’eventuale presenza di travi di legno e altro materiale combustibile a distanza inferiore rispetto a quella indicata dal codice del caminetto. Il diametro della canna fumaria è strettamente connesso con il tiraggio del camino ed è il principale indiziato nel caso in cui i fumi della combustione entrano in casa anziché riversarsi all’esterno. Anche la lunghezza del comingnolo è in proporzione diretta con il tiraggio dell’impianto. In questo caso le soluzioni a disposizioni sono due: allungare il comignolo o montare un tiracamino. Il tiraggio del camino si può migliorare anche stabilizzando la pressione tra bocca di fuoco ed esterno dell’edificio, per esempio spalancando una finestra dell’ambiente in cui è collocato il camino.

Vero è che una canna fumaria ostruita o isolata scorrettamente vanifica piccole precauzioni volte a migliorare il tiraggio di un camino, dall’apertura di una finestra all’impiego di legna stagionata. L’azienda Spazzacamino di Martino Giuliano, collocata a Quattro Castella (RE) in via C. Colombo 6, si avvale di personale specializzato nel controllo dei fumi e del sistema di tiraggio di camini e canne fumarie. Verifica che gli impianti civili o industriali siano conformi alle normative vigenti in Italia e si occupa anche di progettazione e installazione di caminetti e canne fumarie. Nel montaggio di un camino gioca un ruolo decisivo la valutazione degli ambienti domestici, a cominciare dall’esposizione dell’edifico al vento e al sole. Chi ha problemi di fumo persistente all’accensione del camino, può rivolgersi alla Spazzacamino di Martino Giuliano per la pulizia tradizionale della canna fumaria. L’azienda effettua anche la manutenzione e l’analisi chimica dei fumi della caldaia. Si tratta di interventi volti a migliorare la salubrità dell’ambiente domestico e a massimizzare il rendimento dell’impianto di riscaldamento. La stessa messa a norma della canna fumaria consente di ridurre il consumo energetico.

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