Agevolazione sui condizionatori: cos'è il Conto termico 2.0
Il Conto Termico 2.0 è l'agevolazione che permette di risparmiare il 65% della spesa sostenuta per nuovi impianti efficienti: ecco come funziona
- Conto Termico 2.0: un aiuto per il pubblico e il privato
- Come richiedere gli incentivi del Conto Termico 2.0
- Conto Termico 2.0: interventi finanziabili
Il Conto Termico 2.0 è il fondo gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) nato per incentivare la produzione di energia termina e l’efficientamento energetico di immobili privati, pubblici e aziende. Si tratta di un bonus economico che copre gran parte delle spese sostenute per rendere efficiente un edificio, nel complesso si vuole aumentare il rendimento energetico italiano. Ogni anno lo Stato stanzia 900 milioni, tra questi 200 milioni sono rivolti esclusivamente alla Pubblica Amministrazione. Vediamo cos’è il Conto Termico (CT), chi può usufruirne e quali sono gli interventi finanziabili.
Conto Termico 2.0: un aiuto per il pubblico e il privato
Il Conto Termico 2.0 è un aiuto economico pari al 65% della spesa sostenuta per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. I dettagli su standard e funzionamento sono reperibili nel DM del 16 febbraio 2016.
I beneficiari del Conto Termico 2.0 sono le persone fisiche, condomini e proprietari di case indipendenti, ma anche imprese, incluse quelle agrarie; le cooperative sociali e le cooperative di abitanti; tutte le pubbliche amministrazioni italiane e le Energy Service Company (ESCO) certificate secondo la norma UNI CEI 11352.
L’agevolazione ha avuto delle importanti modifiche: prima del 2021 si poteva accedere a finanziamenti per importi inferiori a 600 euro in un’unica soluzione, adesso invece si può accedere a importi fino a 5.000 euro erogati un’unica tranche, quindi senza rate. Si può anche decidere di trasferire l’importo a terzi. Inoltre, possono essere cumulati con altri aiuti economici non statali. Inoltre, il rimborso effettuato dal GSE per tutti gli interventi viene eseguito entro 2 mesi dalla sottoscrizione dal momento in cui viene stipulata la convenzione (precedentemente l’attesa era di 6 mesi). Quindi si lavora per garantire entrate immediate a chi ne ha diritto.
Come richiedere gli incentivi del Conto Termico 2.0
Per richiedere il rimborso esistono due diverse procedure: una richiesta diretta o una prenotazione. La prima è rivolta a tutti, la seconda solo alle Pubbliche Amministrazioni e le ESCO. Per inoltrare la propria richiesta diretta bisogna accedere al sito ufficiale del GSE. Nella piattaforma è presente una pagina con tutta la modulistica, e in particolare occorre compilare e inviare la “scheda domanda”: bisogna fare particolare attenzione durante la compilazione di questo modulo, perchè il candidato deve comunicare esattamente i dati relativi ai documenti, come l’attestato di certificazione energetica, schede tecniche dell’impianto e delle apparecchiature installate, diagnosi energetica, certificazione per il rispetto dell’ambiente. Bisogna allegare anche le fatture, con i seguenti dati:
- partita iva del fornitore/installatore
- dati del responsabile del Conto Termico, cioè chi ha sostenuto le spese
- codice fiscale o partita iva del soggetto responsabile
Ogni istanza viene sottoposta alla verifica dei requisiti di ammissibilità. La richiesta deve essere inoltrata entro 60 giorni dalla fine dell’intervento di efficientamento energetico. Ma quali sono i lavori agevolabili?
Conto Termico 2.0: interventi finanziabili
L’accetto al finanziamento può essere richiesto solo per immobili ed edifici di nuova costruzione e per impianti calibrati su necessità energetica reale. Ma l’accesso o meno dipende anche dal tipo di intervento.
Solo le Pubbliche Amministrazioni possono accedere agli incentivi per edifici già esistenti e per i seguenti lavori:
- Coibentazione o isolamento termico di coperture e pareti
- Efficientamento dell’illuminazione interna dell’edificio
- Domotica e teleriscaldamento
- Sostituzione degli infissi
- Trasformazione in “Edifici a energia quasi zero” (nZEB)
- Sostituzione di qualsiasi impianto di climatizzazione esistente
- Schermature solari
I privati accedono al bonus se hanno installato impianti di piccole dimensioni per produrre energia termica e per altri interventi di risparmio energetico, tra cui:
- installazione pompe di calore, sia per climatizzazione che per produzione di acqua calda ad uso sanitario
- sistemi ibridi di pompe di calore, caldaie, stufe a pellet, termocamini a biomassa
- installazione di impianti solari e termodinamici
Ricordiamo che, accanto al Conto Termico, ci sono altre agevolazioni da tenere in considerazione quando si parla di efficientamento energetico domestico, come l’Ecobonus o il Superbonus 110%.
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