Chi paga i danni del maltempo se la casa è in affitto? Normativa, diritti e doveri di inquilino e proprietario
Chi paga i danni del maltempo in casa se sei in affitto? Scopri cosa dice la legge italiana sui diritti e doveri di inquilino e proprietario, quando spettano al locatore e come comportarsi.

Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Danni da maltempo in una casa in affitto: le norme di riferimento
- La regola generale per i danni da maltempo
- Gli obblighi del proprietario in caso di danni da maltempo
- I doveri dell'inquilino in caso di danni da maltempo
Quando grandinate violente, tempeste o alluvioni colpiscono un’abitazione in affitto, la prima domanda che sorge è sempre la stessa: chi deve farsi carico dei danni? La questione, apparentemente semplice, nasconde in realtà un sistema di responsabilità complesso che dipende da diversi fattori e che spesso genera confusione tra inquilini e proprietari. La normativa italiana fornisce alcune linee guida precise, ma la risposta definitiva richiede un’attenta valutazione caso per caso.
Danni da maltempo in una casa in affitto: le norme di riferimento
Il locatore deve eseguire, durante la locazione, tutte le riparazioni necessarie, eccetto quelle di piccola manutenzione che sono a carico dell’inquilino. Questo principio, sancito dall’articolo 1576 del Codice Civile, rappresenta il pilastro fondamentale che regola la ripartizione delle responsabilità tra proprietario e inquilino in caso di danni all’immobile.
Il proprietario deve mantenere l’immobile in uno stato di sicurezza adeguato, secondo quanto stabiliscono gli articoli 1575 e 1576 del Codice civile. La distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria diventa quindi sostanziale per determinare chi deve sostenere i costi delle riparazioni. Le spese di riparazione straordinaria competono, quindi, al proprietario dell’immobile locato, mentre le piccole riparazioni quotidiane restano a carico dell’inquilino.
La regola generale per i danni da maltempo
La normativa italiana non prevede una regola universale per i danni da maltempo nelle abitazioni in affitto, ma un sistema che dipende principalmente da tre elementi: le clausole contrattuali, la tipologia di danno e le circostanze specifiche dell’evento.
Nel caso più semplice, quando il contratto di locazione è silente sulla questione, è l’inquilino che dovrà accollarsi la spesa dei danni causati dal maltempo. Questa regola base si applica quando non sono specificate diverse responsabilità nel contratto.
La situazione cambia radicalmente quando il contratto fa espresso riferimento agli eventi atmosferici avversi. In questi casi, sarà l’inquilino a dover dare la prova al proprietario di casa che i danni non sono stati causati da lui, ma dall’evento atmosferico. Se l’inquilino riesce a dimostrare che il danno è conseguenza diretta del maltempo e non di sua negligenza, dovrà essere il proprietario a provvedere ad effettuare le necessarie riparazioni e ristrutturazioni.
La distinzione fondamentale riguarda quindi l’onere della prova: chi deve dimostrare la causa del danno e l’eventuale responsabilità delle parti coinvolte.
Gli obblighi del proprietario in caso di danni da maltempo
Il proprietario dell’immobile ha precise responsabilità che derivano direttamente dalla legge e che non possono essere trasferite all’inquilino attraverso clausole contrattuali. La principale di queste riguarda il mantenimento dell’integrità strutturale dell’edificio e la sua sicurezza generale.
Quando si verificano danni dovuti a maltempo che coinvolgono elementi strutturali come tetti, muri portanti, impianti principali o infissi, la responsabilità ricade tipicamente sul proprietario. Il proprietario è inoltre tenuto a intervenire quando i danni sono conseguenza di una manutenzione inadeguata dell’immobile. Se, ad esempio, le infiltrazioni d’acqua durante una pioggia intensa sono dovute a tegole danneggiate mai sostituite o a grondaie otturate, la responsabilità sarà chiaramente del locatore.
La tempestività dell’intervento rappresenta un altro aspetto fondamentale. Una volta informato dall’inquilino del verificarsi dei danni, il proprietario deve agire rapidamente per evitare che la situazione peggiori e per garantire che l’immobile rimanga abitabile.
I doveri dell’inquilino in caso di danni da maltempo
L’inquilino non è esente da responsabilità quando si tratta di danni da maltempo. Il suo primo dovere consiste nel prendersi cura dell’immobile con la diligenza del buon padre di famiglia, principio che si traduce in comportamenti concreti e quotidiani.
Questo significa che deve adottare tutte le precauzioni ragionevoli per proteggere la proprietà dagli eventi atmosferici. Se, ad esempio, durante una tempesta annunciata l’inquilino lascia aperte le finestre causando danni da infiltrazioni, la responsabilità potrà ricadere su di lui.
L’inquilino ha il dovere di avvisare tempestivamente il locatore non appena si verificano danni, indipendentemente da chi possa essere considerato responsabile. L’inquilino deve anche collaborare attivamente per limitare i danni. Se durante una grandinata si rompe un vetro, deve immediatamente provvedere a una riparazione temporanea per evitare che pioggia e vento causino ulteriori problemi all’interno dell’abitazione.
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