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Chirurgia vascolare e endovascolare

Chirurgia vascolare: prevenzione e diagnosi delle principali patologie agli arti

29-03-2020 (Ultimo aggiornamento 06-05-2021)
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La chirurgia vascolare previene e cura le patologie legate all’apparato circolatorio come il piede diabetico e vascolare, i restringimenti, i deterioramenti o le dilatazioni dovute a malformazioni, aneurismi, insufficienza venosa cronica e arteriosclerosi. Una visita accurata può in definitiva diagnosticare i disturbi più frequenti in soggetti sedentari che non praticano atletica leggera affetti da colesterolo, sovrappeso, diabete e ipertensione arteriosa. Test cardiologici, eco-doppler, esami del sangue e radiologici sono in grado di stabilire se ricorrere o meno all’operazione chirurgica al fine di restituire al paziente una vita normale in perfetta salute. Gli interventi vascolari più comuni sono: ablazione, cicatrizzazione delle vene varicose, angioplastica, trattamento laser, stripping venoso (rimozione di una sezione della vena), inserimento del bypass, riparazione chirurgica tradizionale, amputazione in casi gravi. Gli interventi vengono praticati in anestesia locale o totale e non necessitano di preparazione preoperatoria.

La chirurgia endovascolare esclude dal flusso del sangue la cavità aneurismatica ed eventuali occlusioni dalle arterie. L’intervento mininvasivo avviene in anestesia locale e ha lo scopo di trattare le varie patologie che interessano il sistema vascolare. È importante tuttavia chiarire i concetti di aneurisma e di ictus. Nel primo caso si intende una dilatazione anomala dell’arteria dovuta ad un’alterazione della parete. In tal senso, il medico chirurgo agisce inserendo delle speciali guaine metalliche (denominate stent) che impediscono la rottura del vaso sanguigno. Nella maggior parte dei casi, quest’intervento può salvare la vita delle persone. Invece, l’ictus è un fenomeno non raro caratterizzato dall’otturazione oppure dalla rottura di un’arteria. L’evento causa l’interruzione brusca del flusso di sangue diretto verso il cervello. Se non viene adeguatamente trattato può indurre all’infarto e di conseguenza anche alla morte. Il compito del chirurgo endovascolare è quello di rimuovere eventuali occlusioni e di riparare l’arteria interessata, al fine di salvare la vita del paziente e di ridurre il più possibile la frequenza degli infarti.

Il dott. Federico Nardi riceve presso il suo studio di Caserta. Specialista in chirurgia vascolare e endovascolare, vanta un’esperienza ultra-trentennale. Le competenze maturate negli anni e la preparazione necessaria per l’uso dei macchinari di moderna fabbricazione consentono al professore di garantire un servizio accurato di diagnosi ed un trattamento ottimale delle più comuni patologie vascolari ed endovascolari. Attualmente, il dottore è dirigente medico di I livello presso l’Azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Assiste i pazienti nella diagnosi e nel trattamento di: piede diabetico, ulcere, varici degli arti inferiori, vene varicose, rottura dei capillari. Il primo approccio del dott. Federico Nardi con il paziente è molto delicato. Mira ad un rapporto trasparente e di fiducia, in modo da poter interagire in maniera costruttiva ed efficace per poter affrontare insieme qualsiasi tipo di problematica riscontrata durante la diagnosi. È importante agire per tempo, al fine di evitare ictus, ischemie, infarti ed altre malattie del sistema venoso che possono comportare embolie polmonari, trombosi ed altri tipi di disturbi.

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