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Come funzionano i sensori antifurto per esterno a tenda

Tra i sistemi d’antifurto da esterni si distingue quello con sensori a tenda. Ma di che cosa si tratta e come funzionano? Scopritelo in questa breve guida

25-10-2019
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La casa è il nostro regno ed è necessario sentirsi pienamente al sicuro sia quando si è al suo interno che quando la si lascia incustodita. Per questo motivo si è sempre alla ricerca del miglior
modo per tutelare i propri interessi, con soluzioni adatte a specifiche esigenze. Operando una ricerca approfondita sul web, informandosi sul tema, ci si ritroverà di certo ad incappare in una tipologia specifica di sistema allarme: l’antifurto da esterno a tenda.

Antifurto a tenda: come funziona

Quando si parla di antifurto a tenda si fa riferimento nello specifico a dei sensori a tenda, che vengono installati nella maggior parte dei casi nella parte anteriore o posteriore delle finestre. Il nome deriva dal fitto fascio a infrarossi che viene emanato, una tenda per così dire, che copre uno dei potenziali ingressi per eventuali intrusi. Questo sistema può essere adoperato in due modi. In un caso si può rilevare e segnalare la presenza di qualcuno nei pressi del varco, nell’altro invece è possibile un’installazione in verticale, così da generare una vera e propria barriera anti ladro.

Sistemi di questo genere vantano doppia tecnologia. Una è a iperfrequenze-microonde e l’altra è a infrarossi. Nel primo caso viene analizzato qualunque corpo in movimento nei paraggi. Nel secondo invece vengono analizzate le radiazioni IR normalmente emesse dalla temperatura corporea. In questo modo si potrà avere una lettura certa, aumentando il grado di sicurezza del proprio ambiente e, al tempo stesso, evitando dei fastidiosi falsi allarmi.

Antifurto a tenda: i vantaggi

Optare per tale soluzione vuol dire affidarsi alla sicurezza di un antifurto perimetrale.
L’espressione spiega alquanto chiaramente l’obiettivo finale, che consiste nella tutela di un dato perimetro, sia questo un appartamento, uno studio, un giardino o altro.

Svariati i vantaggi, con in cima alla lista la garanzia di una protezione h24. Che il proprietario sia in casa o meno, che sia fuori per alcune ore o in vacanza, non servirà far altro che attivare la protezione, avviando una barriera invisibile a occhio nudo. Si tratta di un sistema che non richiede lavorazioni in muratura e, optando per modelli più recenti, l’installazione non necessiterà di cavi sparsi per la casa, andando a inficiare l’impatto estetico delle camere. Non si andranno a installare inoltre dei dispositivi visibili dall’esterno. I sensori sono facili da celare e la barriera protettiva è, come detto, invisibile. Non esistono inoltre limiti dimensionali, agendo sia in spazi ampi che in aree ristrette. Anche nel caso in cui la centralina venisse danneggiata in qualche modo, il sistema non verrebbe disattivato. La barriera risulterebbe ancora attiva grazie al sistema di protezione interno. Stesso discorso in caso di blackout. In assenza di corrente infatti una seconda batteria entrerà in funzione.

Antifurto a tenda: quanto costa

Difficile essere alquanto precisi sul fronte economico, considerando come questa tipologia di sistema risulti legato alle dimensioni del perimetro da proteggere. Si consiglia di rivolgersi a una ditta specializzata, affidando a dei tecnici esperti il compito dell’installazione, richiedendo anche un tamper anti sabotaggio per ogni sensore. Ognuno di questi, al fine di comprendere il range di
spesa, può avere un costo medio di 100 euro.

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