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Quando cambiare il condizionatore: i segnali per capirlo

Arriva un momento in cui il condizionatore in casa va sostituito con un altro modello: ecco quali sono i segnali per capirlo

11-08-2021 (Ultimo aggiornamento 16-08-2021)
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La manutenzione del condizionatore è importante per una buona qualità dell’aria in casa quando lo si utilizza e per risparmiare sui consumi. Arriva però un momento in cui il condizionatore è ormai obsoleto e non più in grado di garantire il fresco, oppure di avere una buona efficienza energetica e non resta altro da fare che sostituirlo con uno nuovo. Ci sono dei segnali da non ignorare che permettono di capire quando è il momento di cambiare il proprio impianto di condizionamento con un modello tecnologicamente più avanzato. Tra questi l’età del condizionatore, che ha una durata media di 8 anni, e poi i malfunzionamenti, come la difficoltà a mantenere la temperatura impostata o a deumidificare l’aria. Ecco come capire se il proprio condizionatore è da sostituire.

Condizionatore: i segnali che va cambiato

Che il proprio condizionatore abbia già 8 anni di vita, oppure che ne abbia meno, sono diversi i segnali da tenere in considerazione per decidere se sostituirlo. Il primo è la rumorosità: quando emette rumori eccessivi potrebbe esserci un guasto di una o più componenti interne, come ad esempio le ventole o il compressore. Se il guasto è esteso o richiede una riparazione molto costosa, sarà meglio optare per un nuovo condizionatore.

Altro segnale sono i malfunzionamenti, che possono dipendere sia da un uso prolungato dell’apparecchio che da una manutenzione non corretta. Anche in questo caso, meglio cambiarlo che procedere a continue e dispendiose riparazioni.

Se non riesce più a mantenere la temperatura programmata, la macchina non riuscirà a garantire né l’efficienza nel suo compito che quella energetica. Anche nel caso di problemi con l’attività di deumidificazione, potrebbe trattarsi del sistema di filtraggio da sostituire subito.

L’ultimo segnale, che è una diretta conseguenza di tutti i precedenti, è il consumo eccessivo di energia elettrica. Quando l’importo della bolletta lievita, è arrivato il momento di cambiare l’impianto.

Condizionatore: come sceglierne uno nuovo

Se il vecchio condizionatore presenta uno o più segnali di quelli precedentemente descritti, non resta che cambiarlo scegliendone uno nuovo e tecnologicamente più avanzato. Si potrà optare per un nuovo modello che garantisca un’alta efficienza energetica che permetta di avere dei consumi decisamente ridotti, che rappresentano un vantaggio sia per la salvaguardia dell’ambiente, che per ribassare i costi in bolletta.

Inoltre, i nuovi condizionatori permettono di ottenere un maggiore comfort termico, oltre che una migliorata qualità dell’aria. I filtri di nuova generazione insieme alle tecnologie di funzionamento fanno sì che queste macchine più moderne possano perfettamente soddisfare le esigenze anche degli utenti più difficili.

Dopo l’installazione, che dovrà essere eseguita da un tecnico specializzato secondo la normativa vigente in materia, si potrà iniziare a utilizzare la nuova macchina, avendone cura e provvedendo a una regolare manutenzione e pulizia dei filtri.

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