Come capire se gli infissi hanno bisogno di essere sostituiti? Vietato ignorare questi segnali
Porte e finestre datate o con segnali di usura? Non ignorare questi campanelli d'allarme: ecco come capire se sostituire gli infissi e quali sono i vantaggi

Pasquale Piroso
Architetto
- Come capire quando cambiare gli infissi? I segnali di allarme
- Perché è importante sostituire porte e finestre? Vantaggi e opportunità
- Quali sono i bonus per sostituire gli infissi nel 2025?
Spesso, il ruolo e l’utilità degli infissi vengono trascurati: non parliamo semplicemente di elementi estetici o funzionali, ma di componenti che possono migliorare l’efficienza energetica e il comfort domestico. Questi vantaggi diventano ancora più importanti quando porte e finestre sono datate e hanno bisogno di una sostituzione. Non si deve intervenire solo quando l’infisso o il serramento è ormai in condizioni pessime ed è palesemente da sostituire, ma occorre agire ai primi campanelli d’allarme. La semplice sostituzione degli infissi evita dispersioni di calore e costi nella bolletta dell’energia e contribuisce anche ad aumentare il valore dell’abitazione. Ma quali sono i segnali importanti da non ignorare? Perché è cruciale intervenire per tempo? E come gestire tutta la procedura di scelta e installazione? In questo articolo rispondiamo in modo chiaro a tutte le principali domande.
Come capire quando cambiare gli infissi? I segnali di allarme

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In linea generale, gli infissi hanno una durata di 20 anni, in seguito diventano meno performanti e appaiono rovinati anche ad occhio nudo, soprattutto se non si è provveduto a una attenta manutenzione, in particolare se il materiale è delicato (pensiamo al legno per esempio).
Oltre all’età e a chiari danni strutturali, esistono una serie di segnali – a cui si fa poca attenzione generalmente – che permettono di capire quando è il momento di cambiare gli infissi. Il primo passo è ispezionarli da vicino: se si avvertono spifferi e piccole correnti d’aria nelle vicinanze delle finestre è probabile che non siano integri e ci sia dispersione termica. Questo problema è particolarmente grave durante l’inverno e, come conseguenza, porta a un maggior dispendio energetico perché si è portati ad accendere più spesso il riscaldamento perché la temperatura non riesce a mantenersi stabile. Durante l’estate, invece, l’afa esterna penetra tra le mura domestiche e si tende a usare maggiormente il condizionatore per rinfrescare casa. Lo stesso vale per i rumori esterni: se ci si accorge che si sentono maggiormente significa che l’isolamento acustico è diminuito, quindi probabilmente anche quello termico. E in entrambi i casi bisogna valutare la sostituzione.
Un altro importante campanello d’allarme è la presenza di condensa nei vetri o addirittura formazione di muffa sui telai o nella parete adiacente alla finestra. Questo problema segnala un eccessivo sbalzo termico e umidità, che può in seguito rendere l’aria dentro casa meno salubre.
Ci sono poi i segnali d’usura: la vernice scrostata, la guarnizione rovinata o spezzata, ma anche la difficoltà ad aprire e chiudere una finestra o una porta-finestra che segnala un deterioramento dei meccanismi interni.
Infine, esiste un campanello d’allarme indiretto che però è importante tenere in considerazione: è importante confrontare i consumi di energia rispetto all’anno precedente e se si notano importanti differenze immotivate probabilmente il problema è da attribuire alle performance degli infissi. Questo campanello unito agli altri potrebbe essere la giusta leva per ipotizzare un ricambio di porte e finestre nell’abitazione.
Perché è importante sostituire porte e finestre? Vantaggi e opportunità

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Cambiare porte e finestre dovrebbe essere un intervento comune, invece si nota che tante abitazioni hanno infissi ormai datati che peggiorano l’isolamento termico, acustico, l’estetica e il comfort abitativo. Diciamo che la sostituzione dovrebbe essere paragonata al cambio di pneumatici in un’automobile: ogni 30.000 km occorre sostituirli perché sennò si incorre in problemi di sicurezza oppure – banalmente – la macchina consuma di più. Ecco, per gli infissi domestici la regola dovrebbe essere la stessa.
Ma cosa accade se si ignorano tutti i segnali d’allarme? Innanzitutto, c’è un problema di sicurezza: una finestra danneggiata e vecchia è più vulnerabile a tentativi di furto, i malviventi fanno meno fatica a forzarla ed entrare dentro casa. In particolare se il vetro non è stratificato, se i meccanismi e la serratura sono danneggiati o se il telaio è datato o di bassa qualità. Per aumentare la sicurezza della propria abitazione esistono sul mercato appositi infissi anti-effrazione.
Come abbiamo già detto, comfort abitativo, isolamento termico e acustico sono tra gli aspetti più importanti. Ma anche il valore della casa è sensibilmente ridotto: una casa efficiente a livello energetico può valere fino al 20% di una poco performante da quel punto di vista.
Un altro aspetto importante è che si perdono le agevolazioni fiscali, che per tutto il 2025 sono ancora molto convenienti.
Quali sono i bonus per sostituire gli infissi nel 2025?

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Tra gli incentivi statali che permettono di risparmiare sulla sostituzione di porte e finestre troviamo Ecobonus e Bonus Ristrutturazione 2025 che prevedono entrambi una detrazione fiscale del 50% per le prime case e del 36% su altri immobili su una spesa totale di 96.000 €.
Dal 2026, a meno che non ci siano novità nella prossima Legge di Bilancio, le aliquote scendono al 36% per le prime case e 30% per altri immobili.
C’è una differenza tra le due agevolazioni: il Bonus Ristrutturazione viene concesso per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Quindi se la sostituzione degli infissi è integrata in questo tipo di interventi è agevolata e può essere considerata come “manutenzione straordinaria” ma attenzione cambiare un vetro rotto non da diritto al bonus.
Nell’Ecobonus rientrano interventi che migliorano l’efficienza di un’abitazione, quindi anche la sostituzione degli infissi a patto che rispettino i requisiti di trasmittanza termica fissati dalla normativa e si faccia la comunicazione ENEA.
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Domande frequenti:
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Come capire se gli infissi sono da cambiare?
Capisci che gli infissi vanno cambiati se noti spifferi, condensa persistente, difficoltà di apertura o chiusura, isolamento termico e acustico scarso, bollette elevate e segni di deterioramento evidente.
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Quante classi si guadagnano sostituendo gli infissi?
In media, sostituendo vecchi infissi con modelli ad alta efficienza si può migliorare la classe energetica dell’abitazione di 1-2 livelli, a seconda delle condizioni iniziali e degli altri interventi presenti.
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Se il proprietario di casa non cambia gli infissi?
Se il proprietario non cambia gli infissi, rischia maggiori dispersioni di calore, bollette più alte, minor comfort abitativo, eventuali problemi di umidità e perdita di valore energetico e commerciale dell’immobile.