Piastrelle cucina economiche ma di qualità: come sceglierle
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Quale tipo di piastrella scegliere per la cucina? Consigli per spendere poco

Quale piastrella scegliere per la cucina senza spendere troppo? Scopri i materiali più resistenti, i formati convenienti e i trucchi per risparmiare senza compromettere la qualità.

31-10-2025
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Daniele Cracchiolo

Consulente arredo, interior e luxury, direttore commerciale

Direttore Commerciale di Pentastudio, si occupa di tutte le attività che appartengono al mondo Product e forniture di Interior. La sua formazione si è sviluppata come consulente per Aziende di settore, con Brand Luxury, fino alle attività di supporto per il contesto Retail. Oltre a svolgere attiv...
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piastrelle per cucina

Stai per rinnovare la tua cucina e ti trovi davanti a un dilemma che conosco bene: quale rivestimento scegliere per le pareti e quale pavimentazione per il calpestio?

La scelta delle piastrelle per questo ambiente è cruciale, perché dovranno resistere a schizzi, vapore, grassi e al passaggio continuo. Ma non temere: con le giuste indicazioni puoi ottenere un risultato eccellente anche se hai un budget contenuto.

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I materiali più indicati per le piastrelle della cucina

ragazzo che sceglie piastrelle

Shutterstock

Quando parliamo di piastrelle per la cucina, dobbiamo considerare innanzitutto le caratteristiche tecniche. Il gres porcellanato rappresenta senza dubbio la scelta più equilibrata tra qualità e prezzo: questo materiale è estremamente resistente all’usura, impermeabile e facilissimo da pulire. Non assorbe liquidi né grassi, caratteristica fondamentale in un ambiente dove si cucina quotidianamente. Inoltre, il gres porcellanato oggi riproduce fedelmente l’aspetto di legno, marmo, cemento o pietra, offrendoti infinite possibilità estetiche a costi decisamente inferiori rispetto ai materiali naturali.

Le piastrelle in ceramica smaltata rappresentano un’alternativa ancora più economica, particolarmente adatta per i rivestimenti delle pareti. Sono disponibili in moltissime colorazioni e finiture, e la loro superficie vetrificata le rende impermeabili e semplici da mantenere. Per il pavimento, invece, ti consiglio di orientarti verso soluzioni con una buona resistenza all’abrasione: cerca piastrelle classificate almeno come PEI 3 o PEI 4, che garantiscono una durata maggiore nel tempo.

Se vuoi risparmiare ulteriormente, considera le piastrelle monocolore o con fantasie semplici: i decori complessi e le collezioni di design firmato possono far lievitare notevolmente il prezzo. Una soluzione furba? Usa piastrelle basic per la maggior parte della superficie e inserisci qualche elemento decorativo solo in zone strategiche, come il paraschizzi dietro i fornelli.

Formati e pose: come ottimizzare i costi

cucina bianca con piastrelle blu

Shutterstock

Il formato delle piastrelle incide significativamente sul costo finale del tuo progetto. Le piastrelle di grandi dimensioni (60×60 cm o superiori) hanno un aspetto moderno e riducono il numero di fughe, ma richiedono una posa più complessa e professionale. Al contrario, i formati piccoli e medi (20×20 cm, 30×30 cm o 20×60 cm) sono più semplici da posare e generano meno scarti durante il taglio, permettendoti anche di risparmiare sulla manodopera se decidi di affidarti a un piastrellista.

La tecnica di posa influenza sia l’estetica che il budget. La posa dritta, con piastrelle allineate, è la più economica e genera pochissimi scarti. La posa a correre, tipica dei formati rettangolari che imitano il parquet, è altrettanto conveniente. Evita invece la posa diagonale o a spina di pesce se vuoi contenere i costi: queste soluzioni richiedono più tagli e generano circa il 15-20% di materiale di scarto in più.

Un altro aspetto da valutare è lo spessore delle fughe: fughe più larghe richiedono più stucco e possono risultare meno igieniche in cucina, perché trattengono più facilmente lo sporco. Ti suggerisco fughe di 2-3 millimetri per le piastrelle rettificate, che donano un aspetto uniforme e contemporaneo alla superficie. Per quanto riguarda il colore dello stucco, quello grigio o beige nasconde meglio eventuali macchie rispetto al bianco candido.

Come risparmiare senza compromettere la qualità

cucina con piastrelle esagonali

Shutterstock

Esistono strategie concrete per ridurre la spesa senza rinunciare a un risultato di qualità. Prima di tutto, confronta sempre i prezzi tra diversi rivenditori di materiali edili: le differenze possono essere significative, anche del 30-40% a parità di prodotto. Non limitarti ai grandi store, ma visita anche i magazzini locali che spesso hanno promozioni su fine serie o stock di rimanenza perfettamente validi.

Considera l’acquisto di piastrelle di seconda scelta: presentano piccolissime imperfezioni estetiche (variazioni di tono, lievi difetti superficiali) che in cucina, tra mobili ed elettrodomestici, risultano praticamente invisibili. Puoi risparmiare dal 40% al 60% rispetto al prezzo delle piastrelle di prima scelta. Anche le collezioni degli anni precedenti rappresentano un’opportunità: i produttori scontano notevolmente le linee non più in catalogo per liberare i magazzini.

Se hai competenze manuali discrete, puoi valutare la posa fai-da-te per le pareti: rivestire il paraschizzi non richiede competenze avanzate, e sul web trovi numerosi tutorial che spiegano passo dopo passo come procedere. Per il pavimento, invece, ti consiglio di affidarti comunque a un professionista: una posa errata può creare problemi di stabilità e infiltrazioni che ti costerebbero molto di più del risparmio iniziale.

Non dimenticare di calcolare bene le quantità necessarie: ordina sempre il 10% di materiale in più rispetto alla superficie effettiva da coprire, per gestire tagli, rotture accidentali e future sostituzioni. Conserva qualche piastrella di scorta per eventuali riparazioni: trovare lo stesso modello a distanza di anni potrebbe essere impossibile. Ricorda che in questo settore la qualità non sempre coincide con il prezzo più alto: spesso basta saper scegliere con criterio.

Domande frequenti:

  • Quali materiali scegliere per le piastrelle della cucina?

    I materiali più indicati sono il gres porcellanato (resistente, impermeabile e facile da pulire), la ceramica smaltata (economica e adatta ai rivestimenti delle pareti) e, per soluzioni premium, la pietra naturale.

  • Fino a che altezza rivestire le pareti della cucina con piastrelle?

    Dipende: una fascia da circa 80-160 cm sopra il piano di lavoro è praticabile per contenere i costi, mentre in cucina busy o vicino a fornelli/lavello molti optano per arrivare fino al soffitto per miglior protezione.

  • Come risparmiare nella scelta e posa delle piastrelle senza rinunciare alla qualità?

    Puoi scegliere formati più piccoli o pose semplici (meno scarto, posa più rapida), optare per materiali delle linee precedenti oppure piastrelle di seconda scelta con leggere imperfezioni che restano invisibili in cucina.

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