Comunicazione ENEA in ritardo: come non perdere le detrazioni edilizie
Inviare la comunicazione a ENEA in ritardo causa la perdita delle detrazioni fiscali per il Bonus Ristrutturazione e altre detrazioni? Ecco cosa dice la Cassazione

Maria Francesca Pinna
Content Manager
- La comunicazione ENEA: cos'è e a cosa serve
- Cosa dice la Corte di Cassazione sulle comunicazioni in ritardo
- FAQ ENEA sulle detrazioni edilizie
- Quando la comunicazione ENEA è obbligatoria?
La comunicazione ENEA è un adempimento previsto per i lavori edilizi che danno diritto a detrazioni fiscali come il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus. Ma cosa succede se si invia in ritardo la comunicazione a ENEA? Alcune pronunce della Corte di Cassazione hanno ridimensionato l’importanza di questo adempimento. Vediamo cosa è cambiato, come gestire correttamente il precompilato 730 e non perdere i bonus casa a cui si ha diritto.
La comunicazione ENEA: cos’è e a cosa serve
L’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) è l’ente pubblico che, nell’ambito delle detrazioni edilizie, gestisce la raccolta dei dati relativi agli interventi che beneficiano di incentivi come Ecobonus e Bonus Ristrutturazioni.
La comunicazione ENEA invece è una notifica che deve essere inviata entro 90 giorni dalla fine dei lavori edilizi che comportano un miglioramento energetico dell’immobile. Tra gli interventi agevolabili troviamo per esempio l’installazione del cappotto termico, del fotovoltaico o mini eolico, ma anche l’installazione di infissi isolanti, sostituzione del riscaldamento con uno a risparmio energetico e così via.
Una volta inoltrata la domanda, l’ENEA raccoglie i dati sugli interventi effettuati per monitorare il risparmio energetico complessivo ottenuto grazie agli incentivi fiscali.
Questo obbligo riguarda sia i lavori di ristrutturazione edilizia che quelli di riqualificazione energetica. Per gestire correttamente il precompilato 730 è importante sapere che inviare in ritardo la comunicazione non sempre preclude l’accesso alle detrazioni fiscali.
Cosa dice la Corte di Cassazione sulle comunicazioni in ritardo
Recentemente, la Corte di Cassazione ha emesso due ordinanze, la n. 12422 e la n. 12426, entrambe depositate il 10 maggio 2025, che segnano un cambio di rotta rispetto a quanto affermato in passato dall’Agenzia delle Entrate. Secondo la Corte, infatti, l’omissione o il ritardo nell’invio della comunicazione ENEA non comportano la decadenza del diritto alle detrazioni fiscali.
In pratica, la Cassazione chiarisce che l’invio della comunicazione ENEA ha una funzione puramente statistica e non può essere considerato un requisito per ottenere il bonus casa. Questo significa che, anche se il contribuente non rispetta il termine dei 90 giorni, le agevolazioni per i lavori edilizi restano comunque accessibili e potranno essere correttamente indicate nel precompilato 730.
FAQ ENEA sulle detrazioni edilizie
ENEA ha pubblicato una serie di FAQ online in cui sottolinea che il ritardo nell’invio della comunicazione non impedisce di ottenere le detrazioni. Tuttavia, è fondamentale che il contribuente possa dimostrare di aver eseguito gli interventi previsti e di possedere i requisiti sostanziali per accedere ai bonus fiscali e riportali nella dichiarazione precompilata da inviare all’Agenzia delle Entrate.
Quando la comunicazione ENEA è obbligatoria?
Un’eccezione importante riguarda il Superbonus e il Sismabonus. In questi casi, il Decreto Legge n. 39 del 2024 stabilisce l’obbligo di trasmettere i dati relativi agli interventi realizzati all’ENEA (per il Superbonus) e al centro Sismici (per il Sismabonus) al fine di prevenire eventuali frodi. Qui, l’omissione o il ritardo nella trasmissione comportano la decadenza del beneficio fiscale.
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