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Sicurezza in cantiere e ristrutturazioni: tutto ciò che devi sapere

Hai deciso di ristrutturare casa o la stai costruendo da zero? Non ignorare la sicurezza del cantiere: scopri come funziona e quali sono le tue responsabilità. Parola all’esperto

20-01-2024 (Ultimo aggiornamento 31-01-2024)
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Ogni linea contiene un legame tra passato, presente e futuro, trasformando ogni idea in un progetto unico e funzionale. Andrea Bussi, ingegnere civile, fondatore dello studio di ingegneria, structura-b, specializzato in strutture, urbanistica, indagini specialistiche e progettazione BIM. “Il nostr...
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La sicurezza di un cantiere è cruciale per prevenire incidenti e garantire l’incolumità di tutti i lavoratori ma anche del committente e delle persone impegnate. Quando si ristruttura casa si deve tener conto di questi rischi dove anche il committente, ovvero colui che paga e richiede l’opera, è responsabile.

Il committente può quindi essere rappresentato da una coppia di sposi che vuole costruire una casa da zero oppure una persona che vuole ristrutturare casa, l’amministratore che avvia lavori in condominio e così via.

Ecco perché quando si ha un cantiere in casa propria è bene conoscere le regole di sicurezza. Vediamo quali sono quelle più importanti, che possano essere uno spunto di partenza per chi desidera approfondire queste tematiche.

Sicurezza in cantiere: responsabilità del committente

Superbonus

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Chi ristruttura o costruisce la propria casa deve conoscere, seppur a grandi linee, le regole legate alla sicurezza nel cantiere anche per assicurarsi che vengano rispettate dall’impresa.

A tal proposito, le normative più importanti su questa tematica sono D.Lgs. 9 aprile 2008, nr. 81 che sostituisce il D.Lgs. la 626/94 e precedenti.

Anche se il datore di lavoro ha la responsabilità di costituire un cantiere sicuro per tutti i lavoratori, il committente non è esente da responsabilità.

E ciò è confermato anche dalla Cassazione con la sentenza 40922/2018 secondo cui se non si nomina un tecnico responsabile, è il committente a dover risarcire eventuali persone infortunate. Per esempio, se il padrone di casa chiama una piccola squadra di operai e non nomina un responsabile dei lavori, deve risponderne lui in prima persona. Questi casi sono molto più comuni di quel che si creda. Si pensi, per esempio a un privato che si affida a un piastrellista o a una piccola impresa edile per lavori di modesta senza ricorrere a un progettista. Il committente, in questi casi, assume le responsabilità e i compiti del datore di lavoro. Per esempio, si adopera per proteggere gli operai da cadute, traumi e danni di ogni tipo, li informa sui rischi e realizza il piano di valutazione dei rischi. Ma non essendo di sua competenza, può facilmente cadere in errore.

Ecco perché anche per piccole ristrutturazioni è indicato affidarsi a un tecnico esperto. Generalmente il responsabile dei lavori incaricato è un ingegnere, un architetto o comunque un tecnico esperto che si preoccupa anche di preparare tutte le documentazioni e assicurarsi che il cantiere segua le regole legate alla sicurezza, segue il lavoro degli operai e si assume responsabilità di eventuali incidenti.

Come si gestiscono i rischi in cantiere

ristrutturazione del tetto

Shutterstock

Per gestire in modo efficace i rischi, il responsabile datore di lavoro deve individuare i pericoli attraverso una apposita valutazione chiamata DVR (Documento Valutazione Rischi) e capire come affrontarli e prevenirli. I risultati sono trascritti all’interno del POS, il Piano Operativo di Sicurezza. Questi documenti sono messi anche a disposizione del committente, che può consultarli per capire meglio come è gestito il cantiere all’interno dell’immobile di sua proprietà o competenza.

Quali sono i principali rischi di un cantiere

Per mettere in sicurezza un cantiere, anche di piccole dimensioni, è fondamentale conoscere i principali pericoli a cui fare attenzione:

  • Cadute dall’alto e traumi per chi lavora a un’altezza maggiore di 2 metri senza protezioni adatte
  • Seppellimento nel caso di interventi che richiedono scavi ad una profondità maggiore di 1 1,5 metri
  • Schiacciamento o caduta quando l’attività richiede la conduzione di un mezzo
  • Traumi cranici causati da cadute di oggetti dall’alto, elementi sporgenti presenti in cantiere, come travi
  • Folgorazione nel caso in cui si lavori con dispositivi elettrici mal funzionanti o senza le dovute protezioni quando si lavora su impianti elettrici
  • Schiacciamento quando si utilizzano pesi sostanziosi, come lo spostamento di massi dopo una demolizione

Esistono poi una serie di rischi legati alla salute, che possono quindi danneggiare l’udito, i movimenti, la vista e così via. Ogni tipo di cantiere nasconde insidie specifiche e per tale motivo è cruciale affidarsi a un tecnico esperto capace di riconoscerle e proteggere le persone interessate. Affidarsi al fai-da-te in questi casi è più pericoloso che mai, perché si rischia di danneggiare gli altri oltre ad avere conseguenze penali.

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