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Superbonus 110%: saranno prorogati anche sconto in fatture e cessione del credito?

Cessione del credito e sconto in fattura sono due opzioni per usufruire del Superbonus 110%. Saranno valide anche nel 2022? Facciamo chiarezza

25-10-2021
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Il Superbonus 110% è la maxi-agevolazione per la casa che il Governo sta pensando di prorogare fino al 2023. Per conoscere le sorti di questo importante bonus per la casa bisognerà attendere la Legge di Bilancio 2022. Nel frattempo ci si chiede se saranno confermate tutte le modalità di fruizione. In particolare, gli utenti si chiedono: si potrà usufruire dell’agevolazione tramite sconto in fattura e cessione del quinto? Facciamo chiarezza.

Superbonus 110% 2022: si può avere con sconto in fattura e cessione del credito?

Nelle ultime settimane si parla tanto della proroga dei diversi bonus casa. Secondo le ultime indiscrezioni sembra che le agevolazioni, in particolare il Superbonus 110%, potranno essere usufruite con lo sconto in fattura e la cessione del credito, a meno che l’Europa non blocchi queste due misure. Attualmente queste due modalità si possono richiedere per tutte le spese sostenute entro il 31 dicembre 2021. Si dovranno attendere ulteriori conferme per quanto riguarda gli anni successivi, ovvero il 2022 e il 2023.

Quindi, stando ad ora, chi sostiene le spese nei prossimi due anni può usare il bonus sotto forma di detrazione fiscale. Non si può chiedere nè lo sconto in fattura nè la cessione del credito a terzi. Tuttavia, probabilmente il Governo estenderà le opportunità anche agli anni successivi.

Proroghe del Superbonus 110% in base all’immobile

Alcune tipologie di immobile avranno a disposizione più tempo per finire i lavori e avere il bonus. Condomini ed edifici plurifamiliari potranno avere l’agevolazione fino al 31 dicembre 2022. Non sarà più necessario presentare la SAL (Stato di avanzamento dei Lavori) del 60% entro il 30 giugno 2022, come invece era previsto inizialmente. Il 60% dei lavori, invece, dovrà essere raggiunto dai proprietari di unità immobiliari: solo in questo caso di avrà la proroga e non si perderà l’incentivo.

Gli Istituti autonomi di case popolari e simili avranno a disposizione più tempo: inizialmente la scadenza per effettuare la spesa era fissata al 31 dicembre 2022. Successivamente si è stabilita una proroga al 30 giugno 2023. Entro tale data bisogna aver completato i lavori di almeno il 60% per poter avere diritto al bonus fino al 31 dicembre 2023.

Insomma, in base all’edificio le regole cambiano e potranno mutare ulteriormente con la Legge di Bilancio 2022.

Attualmente il bonus si può usare in tre modi:

  • Detrazione fiscale da richiedere nella denuncia dei redditi
  • Sconto in fattura da richiedere direttamente alla ditta di ristrutturazione che esegue i lavori
  • Cessione del credito a terzi, tra cui anche istituti bancari con cui – eventualmente – si ha in sospeso un finanziamento, quindi può essere utile per estinguere un debito

Le ultime due opzioni sono sicuramente quelle più allettanti, e fino ad ora sono confermate. Per avere la certezza occorre attendere la manovra finanziaria in arrivo nel 2022.

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