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Come fare la manutenzione del cappotto termico

L'isolamento a cappotto è un investimento importante per il comfort termico ma come preservarlo? Con l'esperto approfondiamo la manutenzione del cappotto

23-01-2024
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cappotto termico

I sistemi di isolamento a cappotto rappresentano un pilastro fondamentale per il miglioramento del comfort ambientale, la protezione degli edifici e l’efficienza energetica. La corretta installazione iniziale è un passo fondamentale per assicurare la longevità di questo prezioso investimento, che richiede l’expertise di imprese specializzate nell’isolamento delle facciate. 

Tuttavia, non dovremmo sottovalutare il ruolo cruciale che la manutenzione continua può svolgere nel preservare questi benefici a lungo termine. Approfondiamo l’importanza della manutenzione del cappotto termico fornendo preziosi consigli su come mantenere questo sistema in condizioni ottimali.

Perché è importante la manutenzione del cappotto termico?

cappotto ventilato

Shutterstock

Per garantire una durata maggiore al tuo cappotto termico, è essenziale effettuare una manutenzione regolare e sistematica, che comprende una serie di controlli visivi e interventi mirati a preservare gli standard di funzionalità, efficienza, affidabilità e qualità.

Infatti, a differenza di quanto comunemente si pensa, l’installazione del cappotto termico non costituisce una soluzione definitiva, ma richiede cure periodiche al fine di prevenire costose riparazioni in futuro.

Ogni quanto effettuare la manutenzione del cappotto termico?

Shutterstock

L’ispezione e la manutenzione sono elementi di cruciale importanza per estendere la durata del cappotto termico a oltre 50 anni. La prima ispezione dovrebbe essere effettuata già dopo soli 4-6 mesi dall’installazione, seguita da una revisione annuale e successivamente da ispezioni regolari, al fine di individuare eventuali problematiche, danni o la formazione di microrganismi.

Le prime due ispezioni consentono di valutare il comportamento del sistema durante un ciclo completo di stagioni; la frequenza delle ispezioni successive dipende da vari fattori legati alle condizioni specifiche dell’edificio, come la sua posizione, la scelta dei materiali isolanti e degli accessori per i dettagli costruttivi, il tipo di rivestimento e l’intensità del colore.

Durante queste ispezioni, è cruciale prestare particolare attenzione allo stato degli strati di rasatura e alla finitura colorata, inclusi:

  • Potenziale contaminazione da alghe e funghi.
  • Formazione di crepe.
  • Danni, rotture, rigonfiamenti e distacchi.
  • Stato delle connessioni e dei giunti di dilatazione.
  • Tenuta all’acqua e pulizia di davanzali, balconi e componenti sporgenti.

In queste ispezioni, è importante notare che gli esperti incaricati solitamente documentano la situazione con fotografie, creando una registrazione completa delle condizioni riscontrate.

Dopo circa 25-30 anni, è consigliabile considerare un restauro del sistema o, in alternativa, l’opzione di raddoppiare il cappotto termico esistente, il quale naturalmente aumenta l’efficienza dell’isolamento termico.

Manutenzione cappotto termico: la soluzione per aumentarne la durata

cappotto termico

Shutterstock

La scelta dell’approccio da adottare nella manutenzione del cappotto termico dipende dall’entità dei danni riscontrati. Esistono diverse opzioni da considerare, tra cui:

  • rifacimento del solo strato decorativo. Nel caso di danni superficiali che non abbiano compromesso seriamente il cappotto, è possibile rimuovere la parte danneggiata e applicare nuovamente la finitura colorata.
  • applicazione di un nuovo strato di rasatura armata, parziale o totale, se necessario. Il termine rasatura armata si riferisce a un sistema di rivestimento protettivo che viene applicato all’esterno delle pareti di un edificio, sia verticali che orizzontali, fondamentale per garantire una resistenza meccanica ottimale contro sollecitazioni esterne. 

Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario rimuovere completamente il cappotto termico esistente e sostituirlo con uno nuovo.

Per prevenire la proliferazione di alghe e funghi, è importante creare un ambiente in cui l’acqua, se presente, possa defluire facilmente. È essenziale programmare regolari interventi di pulizia e, se necessario, ritinteggiatura utilizzando pitture autopulenti.

Per mantenere l’impermeabilità del sistema, è cruciale installare correttamente i carichi sulla facciata. Durante la fase di progettazione, è necessario prevedere punti specifici sulla facciata in cui sarà possibile installare carichi senza danneggiare il sistema di isolamento termico a cappotto. La regola chiave è evitare di forare o bucare il cappotto a meno che non siano previsti appositi dispositivi per il fissaggio dei carichi. Altrimenti, si potrebbe compromettere l’impermeabilità del sistema, con il rischio di futuri problemi di infiltrazione d’acqua e deterioramento dei materiali a causa di fissaggi non adeguati.

Domande frequenti:

  • Quanti anni dura un cappotto termico esterno?

    Una delle principali preoccupazioni di molte persone riguarda la durata nel tempo di questo investimento, considerando l'importante costo iniziale necessario per realizzarlo. In media, si stima che un cappotto termico abbia una durata di circa 40-50 anni, il che significa che si tratta di un investimento in grado di garantire benefici a lungo termine.

  • In cosa consiste la manutenzione del cappotto termico?

    La manutenzione comincia con regolari verifiche visive dell'edificio. La prima ispezione è consigliata dopo soli 4-6 mesi dall'installazione, seguita da una revisione annuale e ulteriori ispezioni ogni 2-3 anni. La frequenza delle verifiche dipenderà dalle particolari condizioni dell'edificio.

  • Cosa succede se si bagna il cappotto termico?

    Questa situazione comporta un incremento dei consumi energetici e una notevole diminuzione del comfort abitativo. In aggiunta, un rivestimento termico bagnato può favorire la formazione di muffe, con conseguenze negative per la salute degli abitanti dell'edificio.

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