Qual è il ruolo dell'architetto in condominio e come collabora con l'amministratore
Vuoi capire come collaborano architetto e amministratore nel tuo condominio? Scopri ruoli, competenze e quando è necessario coinvolgere questi professionisti per interventi edilizi e ristrutturazioni.
Dario Marigliani
Architetto
- Le competenze tecniche dell'architetto in ambito condominiale
- La collaborazione strategica con l'amministratore di condominio
- Quando è necessario coinvolgere un architetto nei progetti condominiali
Ti sei mai chiesto quale sia il ruolo preciso dell’architetto all’interno del tuo condominio e come questo professionista possa collaborare efficacemente con l’amministratore? Quando si tratta di ristrutturazioni, manutenzioni straordinarie o interventi edilizi, la figura dell’architetto diventa fondamentale per garantire che ogni progetto rispetti le normative e soddisfi le esigenze dei condomini. La sua collaborazione con l’amministratore è essenziale per gestire al meglio le risorse e pianificare interventi che valorizzino l’edificio, migliorandone sicurezza ed efficienza energetica.
Le competenze tecniche dell’architetto in ambito condominiale

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L’architetto porta in condominio una competenza tecnica specialistica che va ben oltre la semplice progettazione estetica. Si occupa infatti di garantire la sicurezza, il rispetto delle normative vigenti e l’efficienza energetica degli immobili. Quando il condominio necessita di interventi strutturali, rifacimenti di facciate o installazione di impianti tecnologici, l’architetto diventa il professionista di riferimento per valutare la fattibilità tecnica e normativa del progetto.
La sua figura è particolarmente preziosa quando si devono affrontare lavori complessi che richiedono autorizzazioni edilizie, come ad esempio la creazione di nuovi spazi comuni, l’adeguamento antisismico o la riqualificazione energetica dell’edificio. In questi casi, l’architetto si occupa di redigere i progetti esecutivi, di ottenere i permessi necessari e di seguire l’andamento dei lavori per verificare che tutto proceda secondo le specifiche tecniche concordate. Il suo intervento garantisce che il condominio investa in opere realizzate a regola d’arte, evitando contenziosi futuri e problemi di conformità.
Un aspetto fondamentale della professione riguarda la direzione lavori: l’architetto supervisiona le imprese esecutrici, verifica la qualità dei materiali utilizzati e si assicura che i tempi di consegna vengano rispettati.
La collaborazione strategica con l’amministratore di condominio

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Il rapporto tra architetto e amministratore si basa su una collaborazione sinergica che mette insieme competenze diverse ma complementari. Mentre l’amministratore gestisce gli aspetti amministrativi, contabili e burocratici del condominio, l’architetto fornisce il supporto tecnico necessario per affrontare le questioni edilizie. Questa divisione dei compiti permette di gestire con maggiore efficacia progetti complessi che richiedono sia competenze gestionali che tecniche.
L’amministratore si affida all’architetto per ottenere perizie tecniche, valutazioni sullo stato di conservazione dell’edificio e consulenze su possibili interventi di miglioramento. La collaborazione diventa ancora più stretta quando si devono presentare progetti in assemblea: l’architetto prepara la documentazione tecnica e illustra ai condomini le caratteristiche dell’intervento, mentre l’amministratore si occupa degli aspetti economici e della raccolta dei consensi necessari per l’approvazione.
Nei casi in cui il condominio debba affrontare lavori urgenti che l’amministratore può decidere autonomamente, come le riparazioni di elementi essenziali per la sicurezza, l’architetto può fornire una valutazione rapida della situazione e indicare le soluzioni tecniche più appropriate. Per approfondire questo tema, ti suggeriamo di consultare l’articolo sui lavori in condominio che decide solo l’amministratore.
Quando un architetto possiede anche competenze amministrative, in alcune circostanze può ricoprire entrambi i ruoli, offrendo un valore aggiunto soprattutto quando occorre effettuare ristrutturazioni e interventi edilizi. Tuttavia, questa doppia figura deve essere gestita con attenzione per evitare conflitti di interesse.
Quando è necessario coinvolgere un architetto nei progetti condominiali
Non tutti gli interventi richiedono necessariamente la presenza di un architetto, ma esistono situazioni in cui il suo contributo diventa imprescindibile. Le ristrutturazioni straordinarie che modificano la struttura dell’edificio, come la creazione di nuove aperture, la modifica dei balconi o l’installazione di ascensori, richiedono obbligatoriamente un progetto firmato da un professionista abilitato. Allo stesso modo, gli interventi che riguardano l’efficienza energetica dell’edificio, come l’installazione del cappotto termico o la sostituzione degli infissi con accesso a bonus fiscali, necessitano di una certificazione tecnica che solo un architetto può fornire.
Anche quando il condominio deve affrontare problematiche legate alla sicurezza strutturale, come crepe nei muri portanti o cedimenti del terreno, l’intervento dell’architetto è fondamentale per valutare la gravità della situazione e proporre soluzioni tecniche adeguate. La sua perizia tecnica può fare la differenza tra un intervento risolutivo e una spesa inutile che non risolve il problema alla radice.
In molti casi, l’architetto viene coinvolto anche per verifiche preliminari prima di procedere con lavori importanti. Ad esempio, prima di approvare l’installazione di pannelli solari sul tetto condominiale o la realizzazione di un giardino pensile, è opportuno che un tecnico valuti la portata della struttura e l’idoneità dell’intervento. Questo tipo di controllo preventivo evita che il condominio investi risorse in progetti che poi si rivelano non realizzabili o troppo onerosi da portare a termine.
Un altro ambito in cui l’architetto risulta prezioso riguarda la gestione delle controversie tra condomini relative a modifiche delle proprietà esclusive che potrebbero impattare sulle parti comuni. In questi casi, il professionista può fornire un parere tecnico imparziale che aiuta l’amministratore e l’assemblea a prendere decisioni informate, basate su criteri oggettivi e non solo su considerazioni soggettive.
Domande frequenti:
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L'architetto può essere anche amministratore di condominio?
Sì, non esiste incompatibilità legale tra i due ruoli. Tuttavia, è importante gestire attentamente eventuali conflitti di interesse, soprattutto quando l'architetto deve progettare o dirigere lavori nello stesso condominio che amministra.
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Quando è obbligatorio chiamare un architetto in condominio?
L'architetto è obbligatorio per ristrutturazioni straordinarie che modificano la struttura, interventi di efficienza energetica con accesso a bonus fiscali e quando serve ottenere permessi edilizi per lavori che impattano sulle parti comuni.
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Come collaborano architetto e amministratore nei lavori condominiali?
L'architetto fornisce competenza tecnica per progetti e direzione lavori, mentre l'amministratore gestisce gli aspetti amministrativi, contabili e il rapporto con l'assemblea condominiale, creando una sinergia operativa efficace.
