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Accatastare impianto fotovoltaico: quando è obbligatorio

Gli impianti fotovoltaici sono sempre più diffusi, ma in alcuni casi non basta l'installazione occorre anche l'accatastamento. Ecco quando è obbligatorio

31-03-2022 (Ultimo aggiornamento 09-05-2024)
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Domenico Ielo

Ingegnere Civile

Domenico Ielo si è laureato con lode in Ingegneria Civile presso l'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Ha ottenuto il Dottorato in Ingegneria Geotecnica ed un Master di II livello In Ingegneria Ambientale Esperto in Difesa del Territorio. Ha maturato la propria esperienza profe...
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RISPARMIO ENERGETICO E FOTOVOLTAICO

Negli ultimi anni, l’esigenza di abitare in case sostenibili è aumentata. Il bisogno si è acuito in questi ultimi mesi a causa del caro energia: per risparmiare nella bolletta ormai è necessario ridurre i consumi. Una soluzione adottata da tanti italiani è l’impianto fotovoltaico. Sono tanti gli incentivi fiscali dedicati all’efficientamento energetico e molti di questi supportano i contribuenti nell’acquisto di impianti fotovoltaici. Pensiamo al Superbonus o all’Ecobonus. Molte persone non sanno però che anche alcuni impianti fotovoltaici devono essere accatastati per Legge, soprattutto quelli di grandi dimensioni; per altri invece è facoltativo. Il calcolo deve essere eseguito da esperti del settore in base ad alcune caratteristiche dei pannelli e dell’immobile in cui verranno montati. Ecco i dettagli.

Quando accatastare l’impianto fotovoltaico

Quando l’impianto ha grandi dimensioni e serve prettamente per vendere energia e guadagnare è considerato un’entità catastale autonoma. Il suo valore catastale dipende da una serie di elementi:

  • struttura che lo sorregge
  • dimensioni
  • dimensione del terreno su cui è installato
  • locali tecnici presenti nelle vicinanze
  • strutture esistenti nel perimetro del terreno in cui è situato, come le recinzioni.

I termini per l’accatastamento sono stabiliti dall’articolo 1 comma 21 della Legge di Stabilità 2016. Conoscere il valore catastale è importante anche per poter calcolare le imposte dovute dal proprietario. I parchi fotovoltaici sono vere e proprie unità immobiliari urbane e sono dotati di autonomia funzionale e in base alle caratteristiche devono essere inseriti in specifiche categorie catastali, come la D/1 o la D/10, poichè sono paragonabili a centrali di produzione energetica.

Accatastare gli impianti fotovoltaici di un immobile

Il discorso è diverso se il pannello fotovoltaico è di pertinenza di un’abitazione. L’Agenzia delle Entrate ha comunicato nel 2016 (circolare n.27/E) che l’accatastamento diventa obbligatorio quando l’impianto aumenta il valore catastale dell’immobile. In tutti gli altri casi è facoltativo. Il contribuente deve comunicare al catasto la presenza di pannelli nel momento in cui aumentano il valore capitale dell’immobile del 15% o più. Questa è un’eventualità molto rara, può succedere nelle grandi ville o nei condomini.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito anche tutti i casi in cui l’accatastamento non è necessario, i casi in cui si è esonerati sono solo tre:

  • la potenza dei pannelli non raggiunge i 3 chilowatt per ogni immobile
  • se la potenza nominale in kW non è superiore a tre volte il numero di abitazioni servite
  • se si tratta di un impianto fotovoltaico a terra che non supera un volume di 150 metri cubi, che comprende anche lo spazio che divide i diversi pannelli

Ci sono poi ulteriori casistiche da considerare, per esempio quella legata a immobili ed edifici rurali.

Accatastamento dell’impianto fotovoltaico di un edificio rurale

I pannelli fotovoltaici di un edificio rurale devono essere accatastati, ma per essere definito tale un impianto deve avere caratteristiche ben precise:

  • l’impianto non deve superare la potenza complessiva di 200 kW
  • il terreno non deve essere inferiore a 10 mila mq
  • l’impianto deve essere all’interno del Comune dei terreni agricoli
  • l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici deve essere usata nelle attività rurali, per esempio per dare elettricità ai macchinari

Se l’impianto fotovoltaico dell’edificio ha queste caratteristiche viene accatastato nella categoria D/10.

Quanto costa accatastare un impianto fotovoltaico

Se si è stabilito che l’impianto aumenti il valore catastale dell’immobile del 15% almeno, occorre avviare una nuova pratica di variazione catastale presso gli uffici preposti. Il catasto registrerà l’installazione dei pannelli fotovoltaici e aggiornerà la planimetria catastale.

Per eseguire questo tipo di operazioni è consigliabile affidarsi a esperti, che possano offrire una consulenza. In questo modo si potrà capire meglio quanto costa accatastare l’impianto. Utili consigli possono arrivare anche dalle ditte che si occupano di vendere e installare impianti fotovoltaici. Su Pagine Gialle Casa è possibile conoscere i professionisti della propria zona e chiedere diversi preventivi in modo da trovare l’offerta ideale per le proprie esigenze.

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