Insufflaggio del sottotetto: pro e contro, come valutare se è la scelta giusta per la tua casa
L'insufflaggio del sottotetto è un intervento utile per l'isolamento termico e acustico: l'esperto spiega pro e contro e come fare la scelta giusta

Ilario Zangari
Architetto
- Cos’è l’insufflaggio del sottotetto
- Quali materiali si usano per l’insuflaggio
- Quando è necessario l’insuflaggio di un sottotetto?
- Vantaggi dell’insuflaggio del sottotetto
- Svantaggi dell’insuflaggio per sottotetto
L’insufflaggio del sottotetto è un intervento conveniente e veloce che migliora sensibilmente l’isolamento termico di un’abitazione. Questa tecnica è consigliata soprattutto in questo momento storico, caratterizzato dal caro bollette ma anche dall’esigenza di rendere la propria casa più sostenibile a livello ambientale. La tecnica consiste nel riempire il sottotetto con materiale isolante di vario tipo ma che, in alcuni casi, può presentare criticità. Ecco perché è cruciale valutare bene i pro e i contro prima di pianificare l’intervento.
Vediamo come fare e gli elementi da valutare per un ottimo risultato.
Cos’è l’insufflaggio del sottotetto
L’insufflaggio è una tecnica di isolamento termico che consiste nell’inserire un materiale isolante all’interno di pareti o superfici già esistenti, senza bisogno di lavori invasivi o demolizioni. In particolare, il materiale viene “soffiato” (da qui il termine insufflaggio) fino a formare uno strato continuo e compatto che blocca la dispersione termica. Nel caso del sottotetto, l’isolante è inserito sopra il solaio situato all’ultimo piano, creando così una barriera termica che riduce le perdite di calore verso l’alto.
Quali materiali si usano per l’insuflaggio

Fonte foto: Shutterstock
Il materiale utilizzato varia in base al budget e alle caratteristiche dell’edificio. Tra i materiali più usati per l’insuflaggio troviamo:
- La cellulosa, derivata dalla carta riciclata e trattata con Sali che la rendono ignifuga e resistente a muffe e altre problematiche. È un materiale sostenibile ed economico, con ottime prestazioni anche per quanto riguarda l’isolamento acustico.
- La lana di vetro, realizzata con vetro riciclato, è molto leggera e ignifuga. Viene usata anche e soprattutto per il sottotetto.
- La lana di roccia, realizzata a partire da rocce vulcaniche è più densa della precedente e più performante per quanto riguarda l’isolamento, ma è più costosa.
- Il polistirene espanso o perle di EPS, materiale sintetico, leggero e molto economico, adatto a intercapedini strette.
- Il poliuretano espanso, come le altre schiume isolanti viene soffiato dentro il tetto, dove poi si espande riempiendo completamente ogni spazio. Offrono un isolamento molto elevato, ma sono meno ecologiche.
Facciamo un esempio pratico e valutiamo di eseguire l’insuflaggio in una casa degli anni Ottanta caratterizzata da un sottotetto non abitabile: dopo un’analisi approfondita con un tecnico specializzato, come un ingegnere o un architetto esperto nel settore, si opta per la lana di vetro, che è ignifuga, quindi ideale per spazi tecnicamente non accessibili e non ha una forte prestazione acustica, ideale per un sottotetto non abitato. Questo è solo uno dei tanti casi, ma ogni abitazione ha le sue peculiarità, quindi l’intervento deve essere studiato nei minimi dettagli.
Quando è necessario l’insuflaggio di un sottotetto?

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L’intervento è indicato quando il sottotetto non ha un buon isolamento termico: questo dettaglio influenza le performance termiche di tutta l’abitazione, rendendo per esempio vano l’uso di un riscaldamento. Senza insuflaggio o altra soluzione simile si spende di più in energia elettrica perché c’è una grossa dispersione di calore. Ciò si può facilmente avvertire se in un’abitazione si spengono i riscaldamenti e poco dopo si ha già freddo, perché tutto il calore si è disperso.
Questa tecnica poi è consigliata se il sottotetto non è abitabile e magari ha degli spazi vuoti che facilitano la dispersione di calore.
Quindi, se il sottotetto è facilmente accessibile e non abitato, l’insufflaggio sul solaio è una delle soluzioni migliori in assoluto per rapporto costo/beneficio.
Vantaggi dell’insuflaggio del sottotetto
Se si sta pensando di migliorare l’isolamento termico, l’insuflaggio potrebbe essere la soluzione definitiva, efficace e conveniente a livello economico. Ma prima di scegliere questo intervento occorre valutare molto bene costi e benefici. Partiamo con questi ultimi, ovvero i vantaggi.
Il pregio principale di questo intervento è la sua rapidità di esecuzione: si svolge normalmente in mezza giornata o al massimo 24 ore, senza bisogno di sgomberare casa o fare modifiche invasive. Si tratta quindi di un’ottima soluzione per una casa dove non si vuol fare una ristrutturazione pesante ma in cui si vuol comunque migliorare il comfort termico. Nessun cantiere aperto, nessun disagio, facilità di esecuzione e ottime performance termiche.
Il secondo pregio è, come ho accennato, l’assenza di demolizioni e altre opere murarie, contrariamente a come avviene per altri interventi, come il cappotto interno o esterno. Quindi, niente rumori associati, polvere e sporcizia e niente stress. Senza contare che i materiali usati sono quasi tutti ecologici e riciclati, quindi rispettano anche l’ambiente.
L’insuflaggio non riduce lo spazio a disposizione perché rimane isolato all’interno del solario, in una zona che solitamente non viene usata quindi è una soluzione ideale per una casa piccola dove anche pochi centimetri quadrati sono preziosi.
Uno dei vantaggi più apprezzati è il risparmio energetico che questo intervento garantisce fin da subito.
Grazie all’eliminazione della dispersione termica, l’insufflaggio contribuisce a migliorare l’efficienza energetica dell’edificio e, di conseguenza, la sua classe energetica. Questo comporta un minor utilizzo di riscaldamento e condizionamento, con una riduzione sensibile dei consumi in bolletta.
Come ultimo vantaggio, ma non meno importante, spicca la convenienza economica rispetto ad altre tecniche di isolamento. Tra i materiali più economici troviamo la lana di vetro e la cellulosa.
Svantaggi dell’insuflaggio per sottotetto
Anche se l’insufflaggio del sottotetto è un intervento vantaggioso sotto molti aspetti, è giusto considerare anche alcuni limiti prima di sceglierlo.
Il primo riguarda la compatibilità dell’edificio: se il sottotetto è abitabile o destinato a diventarlo, l’isolante posato sul solaio potrebbe non essere la soluzione ideale e si potrebbe optare per altre tecniche, come l’isolamento del tetto dall’interno. Anche il materiale scelto fa la differenza: alcuni isolanti naturali costano di più o hanno una durata inferiore rispetto a quelli sintetici, che però sono meno ecologici. Inoltre, in presenza di infiltrazioni o umidità nel sottotetto, l’insufflaggio potrebbe peggiorare la situazione se non vengono prima risolti i problemi alla base.
Un altro aspetto da valutare è la possibilità di accedere all’area: se il sottotetto è molto stretto o difficile da raggiungere, l’intervento potrebbe richiedere più tempo o essere tecnicamente complicato. Infine, va detto che l’insufflaggio non risolve tutti i ponti termici della casa: è efficace, ma solo se fa parte di una strategia d’isolamento più ampia e ben progettata.