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Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2023: tutte le novità sulle soglie di spesa

Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici è stato rinnovato anche per il 2023. Si potrà risparmiare fino al 50% sulla spesa totale, ma cambiano i tetti di spesa

24-01-2022 (Ultimo aggiornamento 16-12-2022)
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Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici è uno dei principali bonus legati alle abitazioni. L’agevolazione consente di risparmiare sull’acquisto di arredi ed elettrodomestici in seguito a una ristrutturazione di un immobile, che è una condizione obbligatoria.

Gli elettrodomestici acquistati con l’agevolazione devono avere specifiche caratteristiche, in particolare devono appartenere a classi energetiche sostenibili. Infatti, l’obiettivo è quello di permettere agli italiani di cambiare mobili e in particolare elettrodomestici con modelli moderni e a basso impatto energetico.

Nel 2023 l’agevolazione fiscale subirà importanti modifiche. Il Governo ha già comunicato diverse novità, che verranno confermate con la nuova Legge di Bilancio. Ecco cosa sappiamo finora.

Bonus Mobili 2023: le novità

mobili e lavatrice

Shutterstock

Il 31 dicembre 2022 è una data da segnarsi sul calendario: proprio in questo giorno scade il Bonus Mobili caratterizzato dal tetto di spesa di 10 mila euro. L’agevolazione nel 2023 cambierà e in particolare verranno rimodulati proprio i tetti di spesa.

Ecco la prima novità: nel 2023 e 2024 il massimale di spesa scende a 5000 euro.

Quindi, chi ha effettuato una ristrutturazione dal 1° gennaio 2021 e vuole acquistare mobili ed elettrodomestici usufruendo di un tetto maggiore, ha tempo fino al 31 dicembre 2022.

Chi, invece, ha eseguito una ristrutturazione dal 1° gennaio 2022 e vorrà acquistare mobili ed elettrodomestici nel 2023 dovrà “accontentarsi” del limite di spesa dimezzato.

Se la ristrutturazione parte dal 1° gennaio 2023, si potrà richiedere il Bonus Mobili ed Elettrodomestici nel 2024.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito anche che, se nel 2022 si sono spesi 2000 euro per l’acquisto di mobili o elettrodomestici, nel 2023 si dovrà tenere conto del nuovo tetto di spesa e si potranno spendere solo 3000 euro aggiuntivi.

Insomma, il requisito di base non cambia: il Bonus Mobili ed Elettrodomestici è disponibile per edifici sottoposti a ristrutturazione a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente alle spese sostenute. In poche parole, sono gli stessi beneficiari del Bonus Ristrutturazioni.

Per quanto riguarda i condomini, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che è possibile richiedere il Bonus Mobili per le parti comuni (se la ristrutturazione è stata fatta su di esse) e acquistare, per esempio, un armadio con lucchetti in cui i condomini possano conservare i propri oggetti oppure per altre soluzioni, come l’arredamento della portineria. La detrazione non spetta per l’acquisto di mobili per i singoli appartamenti o per interventi di ristrutturazione ordinaria.

Cos’è il Bonus Mobili

Due persone effettuano la procedura per avere il bonus mobili - Fonte: Shutterstock

Due persone effettuano la procedura per avere il bonus mobili – Fonte: Shutterstock

Il Bonus Mobili è la detrazione Irpef che permette di risparmiare il 50% sulla spesa complessiva per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Nella bozza della Legge di Bilancio la spesa era di 5 mila euro per il 2022 ma alla fine, nella forma definitiva, si è deciso di mantenerla a 10mila euro almeno per l’anno corrente. Questo tetto di spesa si riferisce ad un’unica unità immobiliare comprese le pertinenze.

Nella spesa sono comprese anche le attività legate al trasporto e montaggio dei prodotti acquistati, che devono quindi essere pagate con metodi tracciabili per essere detratte.

Se un utente esegue ristrutturazioni su più immobili di proprietà o in affitto, può chiedere i Bonus su tutte le proprietà.

Ricordiamo che negli anni precedenti al 2022, la spesa massima detraibile era di 16 mila euro, quindi per tutte le spese effettuate fino al 31 dicembre 2021 occorre comunque tenere conto del vecchio tetto di spesa. Per poter fruire dell’agevolazione occorrerà pagare con bonifico parlante o carta di credito, ma non con i contenti o assegni. Inoltre, viene ammesso il pagamento a rate ma sempre con i metodi citati.

Si può avere il Bonus Mobili nel 2023 per spese sostenute nel 2022?

Bonus Mobili 2022, attenzione alle classi energetiche degli elettrodomestici - Fonte: Shutterstock

Bonus Mobili 2022, attenzione alle classi energetiche degli elettrodomestici – Fonte: Shutterstock

La risposta è sì. Già con la Legge di Bilancio 2022, il Bonus Mobili ed Elettrodomestici era stato prorogato fino al 31 dicembre 2024. La manovra permetteva fino al 31 dicembre 2022 di avere una detrazione del 50% su una spesa massima di 10 mila euro.

Per ottenere il Bonus occorre acquistare mobili e arredi oppure elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+ oppure A per forni e asciugatrici, F per congelatori e frigoriferi. Si fa riferimento alle etichette delle nuove classi energetiche nate nel 2021. Sono comprese nella detrazione anche le spese per il trasporto e il montaggio.

Per avere il Bonus Mobili occorre, quindi, acquistare specifici prodotti. Sono ammessi:

  • cucine
  • mobili su misura realizzati da artigiani
  • letti, librerie, sedie, divani, credenze, armadi, lampade, scrivanie e così via

Rientrano nel Bonus gli elettrodomestici delle classi energetiche:

  • Forno, dalla classe A
  • Lavatrice, lavastoviglie, asciugatrice, dalla classe E
  • Frigorifero e congelatore, dalla classe F

Non rientrano nel Bonus 2022:

  • pavimenti
  • tende
  • porte
  • aspirapolvere, macchine per cucire, tv, computer, tablet, smartphone, ovvero tutti i piccoli elettrodomestici e i complementi d’arredo

La condizione per ottenere il bonus è sia mobili che elettrodomestici siano nuovi.

Requisiti per avere il Bonus Mobili 2023

Come abbiamo detto, questa agevolazione spetta solo a chi già usufruisce del Bonus Ristrutturazione. Si possono acquistare mobili ed elettrodomestici con l’agevolazione, nel caso in cui le spese per il Bonus Ristrutturazione siano state sostenute dal 1 gennaio 2022. L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che i lavori devono essere di natura straordinaria, ovvero di ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo. Si può richiedere il Bonus Ristrutturazione anche nel caso in cui la casa sia stata ricostruita in seguito ai danni impartiti da una calamità e sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

Occorre che le spese siano riferite ad una sola persona ed effettuato nello stesso periodo di tempo: è molto importante che le spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici siano datate dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione. Nel caso in cui si sia usufruito il Bonus Ristrutturazione per le parti comuni di un condominio, l’agevolazione per i mobili e gli elettrodomestici dovrà essere usata solo per queste parti. Se un condomino acquista mobili per la sua abitazione, non coinvolta nella ristrutturazione, non avrà diritto al Bonus Mobili. Per avere il Bonus Mobili è necessaria la dichiarazione dei redditi (730 o UNICO) dove occorre indicare le spese sostenute, il motivo e tutti i dati richiesti. L’agevolazione consiste, quindi, in una detrazione fiscale che verrà rimborsata in 10 rate annuali di pari importo.

Le detrazione fiscale si può chiedere anche per acquisti effettuati all’estero, a patto che si presenti tutta la documentazione, in particolare che il pagamento venga effettuato con metodi tracciabili. I pagamenti in contanti non rientrano tra i metodi accettati e gli acquisti effettuati con questo metodo non rientrano nell’agevolazione.

L’acquisto di grandi elettrodomestici deve essere comunicato ad ENEA tramite il modulo online ufficiale. In alcuni casi viene accettata una comunicazione tardiva.

Bonus Mobili senza ristrutturazione: si può avere?

Come abbiamo detto, il Bonus Mobili rientra tra i Bonus Casa e può essere richiesto se si sta ristrutturando casa. Ma è possibile avere l’agevolazione anche senza ristrutturazione? In alcuni casi si può, come sottolineato dall’Agenzia delle Entrate.

Secondo la circolare, l’agevolazione spetta per gli interventi effettuati entro il 31 dicembre 2023 e può essere chiesta da chi realizza una ristrutturazione dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto di arredi ed elettrodomestici. Quindi, se la ristrutturazione è già terminata, perchè iniziata e finita nel 2021 o nel 2022, è comunque possibile usufruire del Bonus Mobili con le spese del 2022 e del 2023.

Inoltre, il beneficio viene concesso anche in assenza di una vera e propria ristrutturazione, ma comunque in presenza di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. In poche parole, devono essere stati fatti degli interventi presso l’immobile ma non viene specificata in modo limitate la tipologia e non c’è più un vincolo troppo stretto a livello temporale.

Bonus mobili: prevede lo sconto in fattura?

Chi vuole usufruire dello sconto in fattura con il bonus mobili si troverà, purtroppo, deluso. Infatti, si può avere il rimborso della spesa effettuata solo tramite detrazione fiscale, mentre non sono previsti nè sconti in fattura nè cessioni del credito.

Chi desidera usufruire del Bonus e capire qual è la spesa di riferimento può affidarsi a PagineGialle Casa: grazie alla piattaforma è possibile trovare i migliori professionisti della zona che propongono arredamenti di ogni tipologia.

Si possono chiedere fino a cinque preventivi personalizzati, comodamente online e senza impegno.

Domande frequenti:

  • Come funziona il Bonus Mobili 2023?

    Il Bonus Mobili prevede una detrazione fiscale del 50% sulla spesa per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici di classi energetiche superiori. Il massimo della spesa prevista è di 5 mila euro per il biennio 2023-2024.

  • Quando scade il Bonus Mobili?

    Il Bonus Mobili scade il 31 dicembre 2024. Per eventuali novità a riguardo occorre attendere la Legge di Bilancio 2023.

  • Si può avere lo sconto in fattura col Bonus Mobili

    No, non è possibile richiedere nè sconto in fattura, nè cessione del credito. Si può usufruire dell'agevolazione solo tramite detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.

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