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Bonus Mobili 2024: come funziona, requisiti, come richiederlo

Con la proroga del Bonus Mobili 2024 si può risparmiare fino al 50% ma il tetto di spesa scende: ecco come funziona, requisiti, come richiederlo e tutte le novità

24-01-2022 (Ultimo aggiornamento 19-02-2024)
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Alessandro Speziali

Dottore in Economia

Nel 2014 mi diplomo al Liceo Scientifico Leone XIII di Milano, e mi Iscrivo alla facoltà di Economia e Gestione Aziendale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove conseguo la laurea triennale nel Luglio 2017. Successivamente mi iscrivo al corso di laurea magistrale di economi...
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Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici è uno dei principali bonus legati alle abitazioni. L’agevolazione consente di risparmiare sull’acquisto di arredi ed elettrodomestici in seguito a una ristrutturazione di un immobile, che è una condizione obbligatoria.

Gli elettrodomestici acquistati con l’agevolazione devono avere specifiche caratteristiche, in particolare devono appartenere a classi energetiche sostenibili. Infatti, l’obiettivo è quello di permettere agli italiani di cambiare mobili e in particolare elettrodomestici con modelli moderni e a basso impatto energetico.

Sono gli ultimi mesi per avere il Bonus Mobili, dal 2024 cambierà tutto. Nel 2024 ci sarà la proroga del Bonus Mobili ma sarà meno conveniente perchè si riduce il tetto di spesa. Il Governo ha già comunicato diverse novità, che verranno confermate con la nuova Legge di Bilancio. Ecco cosa sappiamo finora.

Come funziona il Bonus Mobili 2024

mobili e lavatrice

Shutterstock

Fino al 31 dicembre 2022 il Bonus Mobili era caratterizzato dal tetto di spesa di 10 mila euro. L’agevolazione nel 2023 è cambiata e in particolare sono stati rimodulati proprio i tetti di spesa.

Ciò che finora appare certo è che il Bonus Mobili 2024 ha un tetto di spesa a 5000 euro.

Se la ristrutturazione è partita dal 1° gennaio 2023, si potrà richiedere il Bonus Mobili ed Elettrodomestici nel 2024.

Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici è disponibile per edifici sottoposti a ristrutturazione a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente alle spese sostenute. In poche parole, sono gli stessi beneficiari del Bonus Ristrutturazioni.

Per quanto riguarda i condomini, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che è possibile richiedere il Bonus Mobili per le parti comuni (se la ristrutturazione è stata fatta su di esse) e acquistare, per esempio, un armadio con lucchetti in cui i condomini possano conservare i propri oggetti oppure per altre soluzioni, come l’arredamento della portineria. La detrazione non spetta per l’acquisto di mobili per i singoli appartamenti o per interventi di ristrutturazione ordinaria.

A quanto ammonta il Bonus Mobili 2024

Due persone effettuano la procedura per avere il bonus mobili - Fonte: Shutterstock

Due persone effettuano la procedura per avere il bonus mobili – Fonte: Shutterstock

Il Bonus Mobili è la detrazione Irpef che permette di risparmiare il 50% sulla spesa complessiva per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici fino a un massimo di 5000 euro. Questo tetto di spesa si riferisce ad un’unica unità immobiliare comprese le pertinenze. Quindi l’agevolazione massima che si può avere è di 2500 euro.

Nella spesa sono comprese anche le attività legate al trasporto e montaggio dei prodotti acquistati, che devono quindi essere pagate con metodi tracciabili per essere detratte.

Se un utente esegue ristrutturazioni su più immobili di proprietà o in affitto, può chiedere i Bonus su tutte le proprietà.

Ricordiamo che negli anni precedenti al 2022, la spesa massima detraibile era di 16 mila euro, quindi per tutte le spese effettuate fino al 31 dicembre 2021 occorre comunque tenere conto del vecchio tetto di spesa, ma le pratiche sarebbero comunque terminate per chiunque abbiamo i requisiti per il bonus mobili prima del 2022. Per poter fruire dell’agevolazione occorrerà pagare con bonifico parlante o carta di credito, ma non con i contenti o assegni. Inoltre, viene ammesso il pagamento a rate ma sempre con i metodi citati.

Come richiedere il Bonus Mobili 2024

Bonus Mobili 2022, attenzione alle classi energetiche degli elettrodomestici - Fonte: Shutterstock

Bonus Mobili 2022, attenzione alle classi energetiche degli elettrodomestici – Fonte: Shutterstock

Si può avere il Bonus Mobili 2024 per spese sostenute nel 2023?La risposta è sì. Già con la Legge di Bilancio 2022, il Bonus Mobili ed Elettrodomestici era stato prorogato fino al 31 dicembre 2024. La manovra permetteva fino al 31 dicembre 2022 di avere una detrazione del 50%.

Per richiedere e ottenere il Bonus occorre acquistare mobili e arredi oppure elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+ oppure A per forni e asciugatrici, F per congelatori e frigoriferi. Si fa riferimento alle etichette delle nuove classi energetiche nate nel 2021. Sono comprese nella detrazione anche le spese per il trasporto e il montaggio.

Quali sono i requisiti per avere il Bonus Mobili 2024

Per avere il Bonus Mobili 2024 occorre avere specifici requisiti. Cioè aver acquistato nell’anno precedente i seguenti arredi:

  • cucine
  • mobili su misura realizzati da artigiani
  • letti, librerie, sedie, divani, credenze, armadi, lampade, scrivanie e così via

Rientrano nel Bonus gli elettrodomestici delle classi energetiche:

  • Forno, dalla classe A
  • Lavatrice, lavastoviglie, asciugatrice, dalla classe E
  • Frigorifero e congelatore, dalla classe F

Non rientrano nel Bonus Mobili 2024:

  • pavimenti
  • tende
  • porte
  • aspirapolvere, macchine per cucire, tv, computer, tablet, smartphone, ovvero tutti i piccoli elettrodomestici e i complementi d’arredo

La condizione per ottenere il bonus è sia mobili che elettrodomestici siano nuovi.

Il bonus spetta solo a chi già usufruisce del Bonus Ristrutturazione. Si possono acquistare mobili ed elettrodomestici con l’agevolazione, nel caso in cui le spese per il Bonus Ristrutturazione siano state sostenute dal 1 gennaio 2022. L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che i lavori devono essere di natura straordinaria, ovvero di ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo. Si può richiedere il Bonus Ristrutturazione anche nel caso in cui la casa sia stata ricostruita in seguito ai danni impartiti da una calamità e sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

Occorre che le spese siano riferite ad una sola persona ed effettuato nello stesso periodo di tempo: è molto importante che le spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici siano datate dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione. Nel caso in cui si sia usufruito il Bonus Ristrutturazione per le parti comuni di un condominio, l’agevolazione per i mobili e gli elettrodomestici dovrà essere usata solo per queste parti. Se un condomino acquista mobili per la sua abitazione, non coinvolta nella ristrutturazione, non avrà diritto al Bonus Mobili. Per avere il Bonus Mobili è necessaria la dichiarazione dei redditi (730 o UNICO) dove occorre indicare le spese sostenute, il motivo e tutti i dati richiesti. L’agevolazione consiste, quindi, in una detrazione fiscale che verrà rimborsata in 10 rate annuali di pari importo.

Le detrazione fiscale si può chiedere anche per acquisti effettuati all’estero, a patto che si presenti tutta la documentazione, in particolare che il pagamento venga effettuato con metodi tracciabili. I pagamenti in contanti non rientrano tra i metodi accettati e gli acquisti effettuati con questo metodo non rientrano nell’agevolazione.

L’acquisto di grandi elettrodomestici deve essere comunicato ad ENEA tramite il modulo online ufficiale. In alcuni casi viene accettata una comunicazione tardiva.

Bonus Mobili 2024 senza ristrutturazione: si può avere?

Come abbiamo detto, il Bonus Mobili rientra tra i Bonus Casa 2024 e può essere richiesto se si sta ristrutturando casa. Ma è possibile avere il bonus mobili 2024 senza ristrutturazione? In alcuni casi si può, come sottolineato dall’Agenzia delle Entrate.

Secondo la circolare, l’agevolazione spetta per gli interventi effettuati entro il 2024 e può essere chiesta da chi realizza una ristrutturazione dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto di arredi ed elettrodomestici. Quindi, se la ristrutturazione è già terminata, perchè iniziata e finita nel 2022 o 2023, è comunque possibile usufruire del Bonus Mobili con le spese dell’anno 2024.

Inoltre, il beneficio viene concesso anche in assenza di una vera e propria ristrutturazione, ma comunque in presenza di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. In poche parole, devono essere stati fatti degli interventi presso l’immobile ma non viene specificata in modo limitate la tipologia e non c’è più un vincolo troppo stretto a livello temporale.

Bonus mobili: prevede lo sconto in fattura?

Chi vuole usufruire dello sconto in fattura con il bonus mobili si troverà, purtroppo, deluso. Infatti, si può avere il rimborso della spesa effettuata solo tramite detrazione fiscale, mentre non sono previsti nè sconti in fattura nè cessioni del credito.

Chi desidera usufruire del Bonus e capire qual è la spesa di riferimento può affidarsi a PagineGialle Casa: grazie alla piattaforma è possibile trovare i migliori professionisti della zona che propongono arredamenti di ogni tipologia.

Si possono chiedere fino a cinque preventivi personalizzati, comodamente online e senza impegno.

Domande frequenti:

  • Come funziona il Bonus Mobili 2024?

    Il Bonus Mobili prevede una detrazione fiscale del 50% sulla spesa per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici di classi energetiche superiori. Il massimo della spesa prevista è di 5 mila euro per il biennio 2023-2024.

  • Quando scade il Bonus Mobili?

    Il Bonus Mobili scade il 31 dicembre 2024. Per eventuali novità a riguardo occorre consultare la Legge di Bilancio o Manovra 2024.

  • Si può avere lo sconto in fattura col Bonus Mobili 2024?

    No, non è possibile richiedere nè sconto in fattura, nè cessione del credito. Si può usufruire dell'agevolazione solo tramite detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.

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