Migliori infissi che non fanno condensa: tutte le soluzioni
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Quali sono gli infissi che non fanno condensa? Soluzioni e materiali utili

La condensa può essere un fenomeno normale ma in alcuni casi diventa un vero e proprio campanello d'allarme: ecco quando succede e come scegliere gli infissi giusti

03-10-2025
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Ascoltare il luogo, interpretarne l’essenza, senza dimenticare storia e contesto. Questa la cifra di Pasquale Piroso, architetto e interior designer che opera a Roma, nel suo Studio Loft Canova, antico laboratorio dell’omonimo scultore. Ogni progetto viene curato nel dettaglio per offrire il per...
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La condensa sui vetri delle finestre e delle porte-finestre è un problema diffuso soprattutto quando si verifica un importante sbalzo di temperatura tra l’interno e l’esterno di un’abitazione. Si presenta sia con vecchi che con nuovi infissi e le cause possono essere molteplici. L’effetto però è unico: fastidio e necessità di risolvere subito il problema, che abbassa il comfort domestico. Ed è proprio in questi contesti che nasce l’esigenza di trovare e installare infissi che non fanno condensa: ma davvero esistono soluzioni che soddisfano questo bisogno? E quali sono i migliori materiali e prodotti in circolazione? Facciamo chiarezza.

Cos’è la condensa e come si forma sugli infissi?

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condensa e muffa su finestra

Fonte foto: Shutterstock

La condensa sui vetri degli infissi è un normale fenomeno fisico che si verifica quando l’aria calda presente dentro casa viene a contatto con un materiale freddo come il vetro producendo delle goccioline che appaiono sulla finestra. Ciò accade quando, per esempio, si cucina e la finestra della stanza si appanna e in questo caso è normale e non deve preoccupare.

Quando però la condensa si forma spesso allora può esserci un problema legato a ponti termici. Per esempio, quando la finestra ha un solo vetro che non offre un adeguato isolamento termico e in questo caso si deve sostituire con doppio o triplo vetro, sicuramente più efficaci per coibentazione. La condensa può essere anche un campanello d’allarme legato alla presenza di eccessiva umidità in casa che non si riesce a smaltire e anche in questo caso bisogna analizzare la situazione e risolvere il problema di umidità che può portare alla formazione di macchie di muffa sui muri.

C’è poi un altro caso da prendere in considerazione ovvero quando lo strato di condensa appare tra le superfici di un doppio o triplo vetro: ciò potrebbe essere legato alla posa oppure alla sigillatura del vetrocamera che si è rovinata o ha perso la tenuta stagna. In questo caso, l’aria entra tra i vetri e sostituisce il gas che funge da isolante. Questo problema deve essere gestito subito perché causa la compromissione delle prestazioni isolanti dell’infisso e quindi è necessaria una sostituzione.

Cosa c’entrano le bollette con la scorretta posa degli infissi?

Una posa in opera degli infissi non professionale può causare diversi problemi. Innanzitutto può lasciare spazi tra gli elementi che causano a loro volta spifferi e ponti termici, che causano sbalzi di temperatura tra l’ambiente interno ed esterno. Questo problema è particolarmente grave durante l’inverno o l’estate, perché in questi periodi si rende necessario accendere l’impianto di riscaldamento o il climatizzatore per raggiungere la temperatura interna ideale. Di conseguenza, aumentano i consumi di energia e le bollette si fanno più care e dispendiose. La condensa, in questi casi, può essere un campanello di allarme e se si nota questo fenomeno insieme a un mancato isolamento è il caso di contattare un esperto per sostituire gli infissi.

Perché la condensa negli infissi può causare macchie di umidità nei muri?

Condensa vetro della finestra

Fonte foto: Shutterstock

La condensa sugli infissi non è solo fastidiosa: con il tempo può trasformarsi in un problema strutturale, perché l’umidità tende a depositarsi anche sulle pareti vicine, favorendo la formazione di macchie e muffa.

Se la macchia di muffa si forma sul muro vicino o attaccato alla finestra o ad altro infisso occorre richiedere l’assistenza di un professionista. Spesso, in questi casi, è necessario sostituire gli infissi magari con altri più performanti. Per esempio, installare finestre e porte in PVC potrebbe prevenire problemi oltre a migliorare il risparmio di energia. Ma montare la finestra potrebbe non bastare: il tecnico potrebbe valutare una riprogettazione dell’infisso. Le cause del problema, infatti, potrebbero essere diverse. Innanzitutto, se la vecchia finestra aveva un telaio in legno è necessario rivestire il foro della finestra con una lamiera in metallo e comunque eliminare tutti gli eventuali ponti termici che potrebbero sorgere con la nuova installazione. Il 40% della dispersione termica in un edificio è dovuta alle finestre quindi non solo la fase di scelta è importante ma diventa cruciale affidarsi a esperti per posa e montaggio.

Quali sono i migliori infissi anti-condensa?

Dopo aver chiarito che la formazione persistente di condensa è legata, non solo alla scelta del prodotto, ma anche alla posa possiamo comunque affermare che alcuni materiali e soluzioni possono ridurre il rischio.

Materiale del telaio

Scegliere il materiale del telaio più adatto permette di ridurre il rischio di condensa. Tra le soluzioni migliori spicca il PVC di alta qualità con profili multicamera caratterizzato da una bassa conducibilità termica e dotato da più camere d’aria e rinforzi in modo da annullare ponti termici. Il legno è un materiale ottimo per il telaio poiché è naturalmente isolante ma solo se viene trattato ad hoc. Può essere utilizzato con alluminio per aumentare le performance.

C’è poi l’alluminio a taglio termico e i materiali compositi che attualmente sono tra i più performanti perché uniscono isolamento termico e resistenza.

Vetri, trattamenti e altre soluzioni

Il secondo elemento è il vetro che deve essere scelto anche in base al telaio. È fortemente raccomandato installare finestre con doppi o tripli vetri basso emissivi con gas Argon, strato isolante che riduce la dispersione di calore. Esiste poi un trattamento “warm edge” che letteralmente significa bordo caldo, che agisce sul distanziatore ovvero quella corniche di materiale che separa doppi e tripli vetri. La sua funzione non è solo quella di mantenere separate le lastre ma anche contenere il gas isolante, come l’argon. Tradizionalmente il distanziatore era fatto in alluminio che però causava maggiormente la formazione di condensa perché è un materiale conduce molto bene il calore che incontrando il freddo del vetro produceva le famose goccioline. Il warm edge invece ha una bassa conducibilità termica e ciò riduce il rischio.

Tra le soluzioni consigliate spicca anche la microventilazione degli infissi, cioè una piccola apertura che facilita il ricambio d’aria senza però disperdere calore. Infine, è una ottima idea installare un cappotto termico o altro isolante nel vano finestra.

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Domande frequenti:

  • Perché le finestre in PVC fanno condensa?

    Le finestre in PVC fanno condensa quando l’umidità interna è alta e l’aria calda incontra vetro freddo. Ventilazione scarsa e differenze termiche accentuano il fenomeno, ma anche la qualità o eventuali danni degli infissi possono incidere.

  • Come si può evitare la formazione di condensa sulle finestre?

    Per evitare la condensa sulle finestre occorre arieggiare regolarmente, mantenere l’umidità interna sotto il 60%, usare vetri basso emissivi o comunque adeguati alle necessità dell'ambiente e della struttura, ma anche garantire buon isolamento.

  • Come evitare che gli infissi facciano condensa?

    Per evitare condensa sugli infissi serve ridurre l’umidità interna con aerazione frequente, deumidificatori o VMC, mantenere temperatura equilibrata, scegliere vetri isolanti e infissi di qualità con profili multichamber e guarnizioni efficaci.

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