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Superbonus: quali documenti devi assolutamente conservare

Per avere e mantenere il Superbonus bisogna conservare una serie di documenti, utili anche in caso di controlli: ecco quali sono

15-09-2022
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Il Superbonus 110% è la maxi-agevolazione dedicata al settore edilizio più famosa e chiacchierata degli ultimi anni. Nasce in piena pandemia, col Decreto Rilancio, per aiutare imprese e cittadini a superare la crisi e investire sull’edilizia sostenibile. Negli anni si è evoluta ed è stata al centro di aggiornamenti, ripensamenti e polemiche, come ci ha raccontato Alessandra Egidi di Confedilizia, durante un’intervista.

Per beneficiare di questa detrazione, i richiedenti devono avere una serie di requisiti. La pratica è lunga e articolata e c’è un’ampia documentazione da preparare per poter avere l’agevolazione, che si può avere sotto forma di detrazione fiscale, di sconto in fattura o cessione del quinto. Tra i documenti più importanti c’è l’Attestazione di Prestazione Energetica (APE) da eseguire a inizio e fine lavori per certificare il doppio salto di classe energetica dell’edificio oggetto dei lavori.

Molti dei documenti tecnici e amministrativi prodotti per accedere all’incentivo devono, poi, essere conservati e mostrati in caso di eventuali controlli, che risultano tutt’altro che sporadici. Infatti, in seguito alle diverse truffe, sono aumentate le supervisioni da parte dell’Agenzia delle Entrate e altri organi.

Per evitare sanzioni o altri disguidi è, quindi, fondamentale conservare i documenti della propria pratica legata al Superbonus 110%. Vediamo quali sono.

Quali sono i documenti del Superbonus da conservare

Ecco l’elenco di documenti da conservare per mantenere il Superbonus 110%:

  • Asseverazione tecnica realizzata da un geometra o altro professionista abilitato. Questo documento serve per dimostrare che l’investimento corrisponda agli interventi da effettuare, in altre parole serve ad attestare la congruità delle spese. A questo documento devono essere allegati, a loro volta, altri file importanti: le due APE, polizza assicurativa e computo metrico
  • Fatture di ditte e professionisti incaricati: queste sono cruciali e vengono allegate anche a diversi documenti.
  • Ricevute dei bonifici parlanti (ricordiamo che tutte le spese devono essere saldate con un metodo tracciabile, quindi non sono valide soluzioni aleatorie, come il pagamento in contanti)
  • Una copia delle scheda degli interventi eseguiti per ottenere il bonus, dove deve essere indicato il Codice Personale Identificativo (CPID).
  • Una copia delle relazione tecnica relativa agli interventi effettuati
  • Attestato di Prestazione Energetica (APE) è uno dei documenti più importanti da conservare, perchè servirà anche per altri motivi. Per esempio, se in futuro si vuol vendere casa, l’APE permette di capire meglio qual è il valore di mercato dell’immobile. In questo documento è riportato ogni servizio energetico e la relativa classe energetica. La realizzazione si deve basare sulle Linee Guida Nazionale per la certificazione energetica degli immobili.
  • Titolo Edilizio, come SCIA o CILA, in base all’intervento da svolgere
  • Ricevuta dell’e-mail che viene inviata all’ENEA quando si trasmette la domanda del Superbonus; al suo interno si trova il codice ASID (Protocollo dell’Asseverazione) che indica che l’asseverazione è stata inoltrata correttamente.

Ci sono, poi, alcuni documenti che devono essere conservati solo nel caso si effettuino alcuni interventi. Per esempio, le schede sui materiali utilizzati si devono tenere se si sono eseguiti lavori su superfici opache e trasparenti. Inoltre, occorre conservare la documentazione relativa alla conformità degli impianti, nel caso si siano effettuati lavori su questi ultimi.

Chi effettua lavori in condominio deve anche conservare la delibera dell’assemblea condominiale, che approva gli interventi previsti. Se i lavori vengono effettuati da una persona in affitto, allora sarà necessario ottenere e conservare la dichiarazione del proprietario dell’immobile che approva gli interventi, con l’elenco dettagliato dei lavori e le relative spese.

Ricordiamo che per tutti i lavori detraibili si devono effettuare i bonifici parlanti, che contengono tutte le informazioni sul pagamento, sulla ditta e il beneficiario del bonus, inclusa la causale in cui sono spiegati nel dettaglio i motivi della spesa. Infatti, uno dei punti più importanti è proprio quello di dimostrare che il pagamento è legato al Superbonus.

Superbonus con sconto in fattura o cessione del credito: documenti da conservare

Chi ha optato per avere il bonus sotto forma di sconto in fattura o cessione del credito deve conservare anche un altro documento, il visto di conformità. Si tratta di una certificazione in cui si dichiara di avere tutti i requisiti per poter accedere all’agevolazione. Il visto è rilasciato da ragionieri, commercialisti abilitati ma anche dai CAF.

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