MAGAZINE
Logo Magazine

Superbonus: quali documenti devi assolutamente conservare

Per avere e mantenere il Superbonus bisogna conservare una serie di documenti, utili anche in caso di controlli: ecco quali sono

15-09-2022 (Ultimo aggiornamento 11-06-2024)
description icon open or close
image Sofia Barbera

Sofia Barbera

Dottoressa in economia

Laureata in international cultures and Business Studies presso l’università di Passau, tra le prime 30 università del mondo, ho lavorato per più di due anni in Germania. La mia esperienza formativa e lavorativa mi hanno permesso di specializzarmi in tematiche di business, marketing e finanza.
Chiedi un preventivo per
ristrutturazioni

Il Superbonus 110% è stata l’agevolazione fiscale dedicata al settore edilizio più discussa degli ultimi anni. Introdotta durante la pandemia con il Decreto Rilancio, mirava a incentivare gli investimenti in efficienza energetica e ristrutturazioni antisismiche. Nonostante il suo successo iniziale, il Superbonus è stato oggetto di numerose modifiche e polemiche, fino alla sua conclusione per i nuovi interventi nel 2024.

Tuttavia, per chi ha avviato i lavori entro il 31 dicembre 2023 e rispetta i requisiti previsti, è ancora possibile usufruire delle detrazioni fiscali residue, seppur ridotte al 70% per le spese sostenute nel 2024 e al 65% per quelle sostenute nel 2025.

Per accedere al Superbonus era necessario presentare una serie di documenti tecnici e amministrativi, tra cui l’Attestazione di Prestazione Energetica (APE) iniziale e finale, che certificava il miglioramento energetico dell’edificio.

A causa delle numerose truffe legate al Superbonus, l’Agenzia delle Entrate e altri organi hanno intensificato i controlli sulla documentazione presentata dai beneficiari. Pertanto, è fondamentale conservare tutti i documenti relativi alla pratica del Superbonus per evitare sanzioni o altri problemi.

Quali sono i documenti del Superbonus da conservare

Ecco l’elenco dei documenti da conservare per chi ha usufruito del Superbonus 110% prima della sua scadenza nel 2023 e sta beneficiando delle detrazioni residue nel 2024:

  • Asseverazione tecnica: redatta da un professionista abilitato (geometra, ingegnere, architetto, perito), attesta la congruità delle spese e il rispetto dei requisiti tecnici per l’ottenimento del Superbonus. A questa vanno allegati:
    • Le due APE (Attestato di Prestazione Energetica), iniziale e finale, che dimostrano il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio.
    • La polizza assicurativa del professionista che ha redatto l’asseverazione.
    • Il computo metrico estimativo dettagliato dei lavori.

  • Fatture di ditte e professionisti: relative a tutti i lavori effettuati e le prestazioni professionali ricevute.
  • Ricevute dei bonifici parlanti: che attestano i pagamenti effettuati con modalità tracciabile, indicando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario e del professionista/ditta, e il riferimento alla normativa (Superbonus 110%).
  • Scheda descrittiva dell’intervento: inviata all’ENEA, contenente il Codice Personale Identificativo (CPID) che identifica l’intervento.
  • Relazione tecnica: descrive dettagliatamente gli interventi effettuati.
  • Titolo edilizio: SCIA o CILA, a seconda della tipologia di intervento.
  • Ricevuta dell’e-mail inviata all’ENEA: contenente il codice ASID (Protocollo dell’Asseverazione) che conferma l’avvenuta trasmissione dell’asseverazione.

Ulteriori documenti da conservare in base agli interventi effettuati:

  • Schede tecniche dei materiali: se sono stati effettuati interventi su superfici opache e trasparenti.
  • Documentazione relativa alla conformità degli impianti: se sono stati effettuati interventi sugli impianti.
  • Delibera assembleare: se i lavori sono stati effettuati in un condominio.
  • Dichiarazione del proprietario: se i lavori sono stati effettuati da un inquilino.

È fondamentale conservare tutta la documentazione relativa al Superbonus 110% per almeno 10 anni dalla data di fine lavori, in quanto l’Agenzia delle Entrate potrebbe effettuare controlli anche a distanza di tempo. Pur essendo il Superbonus 110% non più disponibile per i nuovi interventi a partire dal 2024, coloro che hanno usufruito dell’agevolazione per lavori effettuati nel 2022 e nel 2023 possono ancora beneficiare delle detrazioni residue, che sono pari al 70% per le spese sostenute nel 2024 e al 65% per quelle sostenute nel 2025, a condizione che tutti i requisiti previsti dalla normativa siano stati rispettati.

Superbonus con sconto in fattura o cessione del credito: documenti da conservare

Per chi ha usufruito del Superbonus 110% con sconto in fattura o cessione del credito nel 2022 o nel 2023, è fondamentale conservare il visto di conformità. Questo documento, rilasciato da professionisti abilitati come commercialisti, ragionieri o CAF, certifica il possesso dei requisiti necessari per accedere all’agevolazione.

Sebbene il Superbonus 110% non sia più disponibile per i nuovi interventi a partire dal 2024, il visto di conformità rimane un documento essenziale da conservare per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, in quanto attesta la correttezza della pratica e la legittimità dell’agevolazione ottenuta.

Per chi desidera effettuare lavori di ristrutturazione nel 2024, è possibile consultare le agevolazioni ancora disponibili, come l’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazioni, e richiedere preventivi gratuiti a ditte specializzate tramite servizi online come Pagine Gialle Casa.

Scegli uno dei nostri migliori professionisti!
Richiedi un preventivo gratis a ristrutturazioni
CHIEDI ORA
invia la tua richiesta gratis
ricevi fino a 5 preventivi
scegli il preventivo migliore
Lavori da fare in casa?
Ricevi e confronta preventivi gratis dai migliori professionisti nella tua zona
TUTTE LE CATEGORIE