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Batterie per l'autoproduzione di energia: boom di acquisti in Italia

Le batterie di accumulo vengono usate per conservare l'energia prodotta da fonti rinnovabili: ecco cosa dicono i dati e perchè sono un investimento vantaggioso

25-01-2022
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Le famiglie italiane si stanno attrezzando per affrontare con successo la transizione ecologica. L’attenzione verso la riduzione dei consumi e l’uso di fondi sostenibili aumenta e ciò è dimostrato dall’interesse verso le batterie per l’autoproduzione di energia.

Sistemi di accumulo: i dati

Secondo la Federazione Anie, nei primi nove mesi del 2021, sono stati installati più di 60 mila sistemi di accumulo. E il 99,95 di questi è usato per alimentare un sistema fotovoltaico utilizzato nelle abitazioni degli italiani. Questi numeri parlano chiaro: il mercato delle energie rinnovabili sta vivendo una importante crescita. Infatti, rispetto allo stesso periodo del 2020 si è avuta una crescita del 107% per quanto riguarda il numero di impianti di accumulo.

Cosa sono gli impianti di accumulo

Gli impianti di accumulo sono rappresentati da batterie necessarie per conservare l’energia prodotta da un sistema di energie rinnovabili autonomo, come il pannello fotovoltaico. Queste soluzioni lavorano proprio come la power bank di un cellulare e consentono di immagazzinare energia e usarla quando necessaria. Nello specifico, può essere utile nel caso si abbiamo un impianto ad energia solare. Tuttavia, i raggi solari non sempre colpiscono con la stessa intensità i pannelli e in particolari periodi dell’anno, come l’inverno, le nuvole potrebbero impedire la produzione di energia.

Ed è proprio in questi momenti che la batteria di accumulo compie il suo dovere, perchè al suo interno viene conservata l’energia prodotta precedentemente ma non ancora utilizzata dall’utente. Questo sistema consente quindi di conservare energia e, allo stesso tempo, evita che la rete venga intasata da energia in eccesso. Si tratta di una soluzione caldeggiata da più parti. Anche l’Agenzia Internazionale per l’Energia Rinnovabile è pronta a dotarsi di innovativi sistemi di accumulo anche perchè entro il 2030 si prevede un raddoppio dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.

Le batterie più diffuse sono quelle a base di litio, che compongono più del 97% del totale. Il boom ha luogo in tutte le Regioni d’Italia, ma è la Lombardia ad avere il primato dei sistemi installati (circa 16 mila). A seguire troviamo Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte.

Batterie di accumulo e Superbonus 110%

Il boom delle batterie di accumulo arriva in contemporanea con il Superbonus 110%. E questo non è certo un caso. Infatti, la maxi-agevolazione voluta dal Governo nel 2020 ha come obiettivo la riduzione dei consumi degli immobili di tutto il Paese. Si può ottenere solo se si fanno specifici interventi che consentono un doppio salto della classe energetica dell’edificio. Tra i lavori ammessi spicca anche l’installazione di impianti fotovoltaici.

Chi desidera installare un impianto fotovoltaico, magari usufruendo del Superbonus 110% o altri Bonus Casa, può affidarsi a Pagine Gialle Casa: tramite la piattaforma è possibile contattare subito gli esperti nella progettazione e installazione di pannelli fotovoltaici della propria zona e chiedere un preventivo personalizzato online.

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