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Come si compila la richiesta per cessione del credito

Entro il 7 aprile 2022 i beneficiari dei Bonus Casa devono comunicare all'Agenzia delle Entrate la scelta tra sconto in fattura o cessione del credito. Ecco come fare

21-03-2022
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Negli ultimi mesi si è tanto parlato di sconto in fattura e cessione del credito, le due alternative alla classica detrazione per ottenere i Bonus Casa 2022. In particolare, il Governo ha ritenuto necessario controllare ancora meglio il processo legato alle cessioni e agli sconti che nell’ultimo anno ha portato a irregolarità e frodi. Così, si è dapprima deciso di rendere cedibile il credito una sola volta e, in seguito a polemiche di aziende, contribuenti e associazioni di categoria, si è estesa la possibilità a tre volte. Oggi i contribuenti possono cedere il credito seguendo una procedura specifica. La comunicazione relativa alla scelta tra le due possibilità si deve inviare all’Agenzia delle Entrate. Ecco come fare

Cessione del credito e sconto in fattura: caratteristiche e quando si può scegliere

Sconto in fattura e cessione del credito sono le due opzioni tramite cui si può usufruire del Superbonus 110%. Rappresentano un’alternativa alla detrazione fiscale da chiedere tramite dichiarazione dei redditi. In particolare, le due opzioni consentono di non anticipare le somme degli interventi necessari per il bonus. Ciò consente anche agli incapienti IRPEF di presentare la domanda per ottenere l’incentivo fiscale. Oltre al Superbonus 110%, cessione del credito e sconto in famiglia si possono chiedere per un ristretto ventaglio di agevolazioni per la casa:

Quando inviare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate: scadenza

Il contribuente deve comunicare all’Agenzia delle Entrate la scelta tra le due opzioni entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono stati sostenuti i costi. Per quanto riguarda le spese agevolabili sostenute nel 2021 e di quelle non fruite nel 2020 c’è una proroga: si potrà inviare la comunicazione entro il 7 aprile 2022. Il form da completare ha subito diversi cambiamenti negli ultimi due anni, così come le normative relative alle due opzioni. L’ultimo aggiornamento risale a febbraio 2022 in base alle disposizioni della Legge di Bilancio 2022. Ecco come compilare e inviare il modulo.

Come compilare la documentazione

Il modulo richiede l’inserimento di una serie di informazioni. Nella prima parte occorre inserire una serie di dati dei soggetti coinvolti:

  • Dati del beneficiario: codice fiscale, numero telefonico ed e-mail
  • Dati dell’intermediario (solo se la comunicazione è firmata da un soggetto rispetto al beneficiario): codice fiscale e codice carica da scegliere tra 1 per il rappresentante legale e 2 se si rappresenta un minore, un interdetto o inabilitato
  • Dati del condominio (solo per lavori su parti comuni del condominio)

La seconda parte compete a chi effettivamente invia il modulo che spesso è diverso dal beneficiario (nel caso sia la stessa persona non occorre compilare questa parte). Per esempio, la pratica può essere affidata a un tecnico oppure – nel caso di un condominio – se ne può occupare l’amministratore. Spesso il beneficiario da in carico la gestione della pratica ad altri intermediari. Occorre indicare il Codice Fiscale della persona che si occupa di inviare la documentazione.

Nella fase successiva occorre inserire i dati riguardanti la documentazione asseverata. Bisogna compilare la parte relativa al visto di conformità, nel caso in cui gli interventi lo richiedano. Questa parte deve essere compilata dal professionista che si è occupato del visto, che dovrà scrivere anche il suo codice fiscale. Seguono le asseverazioni per gli interventi di rischio sismico (per cui sono richiesti i dati dell’asseverazione sismica) ed efficienza energetica, obbligatorie solo per il Superbonus 110%. Il professionista è responsabile anche di questa parte. A questo punto deve essere inserito anche il Codice ENEA, cioè il codice rilasciato nel momento in cui il professionista tecnico abilitato ha inviato preventivamente l’asseverazione ad ENEA.

Le sezioni successive riguardano gli interventi agevolabili effettuati, si dovrà indicare il codice indicativo per ogni tipologia di intervento. In tutto esistono 32 codici in base ai lavori da segnalare. In questa sezione occorre fare particolare attenzione ed evidenziare quali sono i lavori trainati ammissibili. Solo per questa tipologia di lavoro occorre barrare la casella “Intervento Superbonus”. Ma questa si dovrà barrare anche per interventi di riduzione del rischio sismico, ovvero se si chiede il Sismabonus o Sismabonus 110%. Nel caso in cui i lavori siano eseguiti in edifici situati in aree con vincoli paesaggistici si dovrà barrare la casella “Intervento su immobili con restrizioni edilizie – Superbonus”.

Successivamente, si dovrà comunicare la spesa per ogni intervento effettuato, ricordando i massimali di spesa ammessi per ciascun lavoro; segue la voce “Anno di sostenimento della spesa” dove indicare l’anno 2021 (nel caso in cui si invia la domanda nel 2022). Infine, ci sono delle caselle dedicate a casi particolari: per chi ha effettuato lavori di “Edilizia Libera” fino a una spesa da 10 mila euro oppure per chi deve dichiarare uno Stato di Avanzamento Lavori.

Ecco cosa riportare nelle parti finali:

  • quadro B del modulo: scrivere tutti i dati dell’immobile oggetto degli interventi
  • quadro C: indicare la scelta tra cessione del credito o sconto in fattura
  • quadro D: cessionari che hanno acquisito il credito oppure i fornitori che hanno riconosciuto lo sconto in fattura, bisogna indicar la tipologia di cessionario (fornitore di beni e servizi, soggetto privato o impresa di assicurazioni).

Chi desidera iniziare nel 2022 i lavori avrà ancora un anno di tempo per inviare questa comunicazione. Tuttavia, è importante capire fin da subito se si può rientrare tra i beneficiari e avere un’idea degli interventi da effettuare. Su Pagine Gialle Casa è possibile entrare in contatto con le ditte della propria zona e avere subito un preventivo personalizzato per la propria casa

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