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Accatastamento: in cosa consiste, quando farlo e quanto costa

La domanda di accatastamento non è altro che una comunicazione formale con la quale un utente dichiara all’Agenzia competente sul territorio, che: è stato portato a termine un fabbricato urbano, è stata realizzata una costruzione o sono state effettuate modifiche immobiliari.

 

L’accatastamento immobile permette, quindi, di annunciare quanto sopra indicato e chiedere che l’immobile in oggetto venga iscritto al catasto degli immobili. Nella dichiarazione inoltrata, deve essere riportata anche la categoria catastale suggerita dall’utente e la rendita. Quest’ultima se si tratta di un accatastamento casa, un accatastamento ufficio, un accatastamento cantina, etc. Ogni tipologia di immobile corrisponde ad un codice di categoria: A/2, C/2, etc.

 

Ovviamente, per evitare di sbagliare durante l’inoltro della richiesta di accatastamento è bene consultare un tecnico competente, così da non sbagliare sulle classi di accatastamento e sulla compilazione del resto della documentazione.

Quando l’accatastamento non è obbligatorio?

Vi sono dei casi particolari in cui un immobile non è soggetto ad accatastamento. Sono esclusi dall’accatastamento tutti i manufatti con superficie coperta al di sotto di 8 metri quadrati, le serre utili alla coltivazione e alla protezione di piante sul suolo naturale e i manufatti isolati privi di copertura. Altre costruzioni esenti dall’obbligo di accatastamento sono:

  • vasche per acquacoltura;
  • vasche per l’irrigazione dei terreni;
  • tettoie;
  • porcili, pollai, concimaie, casotti;
  • pozzi di altezza utile inferiore a 1,80 metri (con volumetria sotto i 150 metri cubi);
  • costruzioni precarie senza fondazioni e non fissate al suolo;
  • fabbricati in via di costruzione;
  • fabbricati in stato di degrado elevato;
  • infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione.

I proprietari di tali edifici, quindi, sono esclusi dall’obbligo dichiarativo dell’accatastamento, a meno che gli immobili in questione non abbiano un’autonoma suscettibilità reddituale.

Quanto costa un accatastamento edificio?

Se l’iter da seguire in Italia per l’accatastamento è sempre uguale, a variare sono invece i costi, influenzati dall’onorario del professionista scelto e dalla già effettuata (o meno) iscrizione dell’immobile all’Agenzia di competenza. I professionisti che si occupano di accatastamento immobili sono molteplici: architetti, geometri, ingegneri, dottori agronomi e forestali e periti edili. Ad incidere sulla spesa finale sono anche le dimensioni dell’immobile e il luogo in cui è localizzato.

 

Proprio per questo è consigliato inoltrare più richieste di preventivo prima di iniziare tutta la procedura. L’inoltro multiplo di richiesta permette all’utente di scegliere il professionista più economico e ammortizzare al massimo tutti i costi che l’edificio comporta per essere messo a regola. Nel sito PG Casa, nell’apposita sezione, è possibile inviare preventivi in maniera semplice, gratuita e non vincolante. I costi accatastamento, indicativamente, sono quelli indicati in tabella:

 

Tipologia di servizio Costo
Accatastamento nuovo immobile Da 1.500 a 2.500 €
Accatastamento immobile già iscritto Da 400 a 800 €
Diritti erariali a scheda Da 50 a 100 €

 

I costi di accatastamento sono sempre a carico del costruttore dell’immobile in caso di nuova costruzione. Se, invece, l’immobile è soggetto a modifiche, l’accatastamento è a carico del proprietario.

Sanzioni per mancato accatastamento

La denuncia in Catasto deve avvenire entro 30 giorni dalla data in cui le strutture sono state fabbricate/modificate e diventate idonee a produrre reddito. Oltre tale termine è prevista una sanzione pecuniaria, che va da un minimo di 1.032 euro ad un massimo di 8.264 euro. Importi destinati, per il 75%, al Comune interessato. Tali importi fanno ben riflettere sull’importanza di affidarsi sempre a professionisti del settore specializzati in accatastamento. Solo in questo modo le procedure possono essere portate a termine in maniera efficace e celere, senza incorrere in cattive sorprese.

Domande frequenti:

  • Come si fa un accatastamento di un immobile?

    Il modo migliore per portare a termine un accatastamento è rivolgersi ad un tecnico del settore, che provvederà a portare a termine tutto l’iter previsto per legge: redazione della planimetria delle unità immobiliari coinvolte, compilazione di appositi modelli tramite il programma ministeriale DOCFA (Documento Catasto Fabbricati), etc.

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  • Quanto costa fare un accatastamento?

    I costi previsti per un accatastamento edificio sono influenzati dall’onorario del professionista scelto e dalla già effettuata (o meno) iscrizione dell’immobile, all’Agenzia di competenza. Ad incidere sulla spesa finale sono anche le dimensioni dell’immobile e il luogo in cui è localizzato.

  • A chi spetta l'accatastamento?

    I costi di accatastamento sono sempre a carico del costruttore dell’immobile in caso di nuova costruzione. Se invece l’immobile è soggetto a modifiche, l’accatastamento è a carico del proprietario.