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Un impianto biogas non è altro che una particolare tecnologia capace di trasformare, attraverso delle operazioni anaerobiche, le biomasse (organismi vegetali o animali), in biogas.Â
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Sul mercato esistono vari tipi di impianti biogas, che si differenziano per tipo di biomassa utilizzata, con funzionamenti e strutture che variano da impianto a impianto. Tra le varie tipologie vi sono anche i mini impianti a biogas domestici, perfetti per soddisfare il fabbisogno di una casa privata, con un numero di persone limitato al suo interno. Il funzionamento di un impianto biogas però, a prescindere dal modello, è sempre il medesimo. Nei righi successivi, verrà visto più da vicino.
Il funzionamento di un impianto di biogas, come già anticipato, si basa sulla fermentazione delle biomasse, che grazie all’azione di batteri, enzimi e la mancanza di ossigeno, diventano biogas. Il risultato sarà un gas formato principalmente da metano e anidride carbonica, insieme a ossido di carbonio, idrogeno, azoto e idrogeno solforato. In caso di ulteriore raffinazione, è possibile ottenere anche biometano, prodotto eliminando l’anidride carbonica e le altre sostanze dal biogas.
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Le biomasse utilizzate per gli impianti di biogas possono provenire dalla lavorazione agricola, da attività zootecniche, dagli allevamenti e dagli scarti colturali. Non da meno, la raccolta organica dei rifiuti urbani. Una volta raccolte le biomasse, i passaggi che seguiranno saranno sempre i medesimi:
Gli impianti a biogas presentano vantaggi notevoli, come ad esempio il fatto di essere alimentati da fonti pulite, che rispettano l’ambiente e che permettono di riciclare scarti vegetali e/o animali. Dal punto di vista funzionale, inoltre, generano energia elettrica e calore, permettendo non solo di riscaldare le stanze esattamente come gli impianti a gas, ma anche di portare a temperatura l’acqua sanitaria, utile per la pulizia del corpo e della casa.
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Considerando il metodo con il quale viene alimentato un impianto biogas domestico, è possibile dire che un altro vantaggio è l’alta autonomia energetica, insieme ad una importante valorizzazione degli scarti comunemente prodotti dall’uomo.
Il costo dell’impianto a biogas varia a seconda della grandezza dell’impianto. Indicativamente i prezzi presenti sul mercato sono quelli riportati in tabella. Gli impianti a biogas hanno un costo che varia da caso a caso, indicativamente, il prezzo di un impianto tra 100 kW e 1 MW va da 3.500 a 4.500 euro. Le cifre salgono fino a 8.000 euro/kW per gli impianti fino a 100 kW:
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Tipologia di prodotto | Costo |
Impianti tra 100 kW e 1 MW | Da 3.500 a 4.500 a kW |
Impianti fino a 100 kW | Da 6.000 a 8.000 a kW |
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In tanti sono interessati ai mini impianti domestici a biogas, ed è a loro che va il consiglio di informarsi sempre sui prezzi richiesti dai professionisti di zona. Solo inoltrando più richieste di preventivo, si potrà vantare l’acquisto di un mini impianto conveniente non solo dal punto di vista funzionale, ma anche dal punto di vista economico. Le richieste di preventivo possono essere inviate dal sito PG Casa: bastano pochi click.
Gli impianti a biogas sono formati da serbatoi (o vasche) che raccolgono le biomasse e da apposite costruzioni che permettono la loro digestione. Al termine della digestione, le biomasse vengono trattate e preparate alla fermentazione dentro dei digestori anaerobici, fino alla produzione di biogas.
Richiedi un Preventivo su PG CasaGli impianti a biogas hanno un costo che varia da caso a caso, indicativamente, il prezzo di un impianto va da 3.500 a 4.500 euro a kW, (per gli impianti tra 100 kW e 1 MW). Le cifre salgono fino a 8.000 euro/kW per gli impianti fino a 100 kW.
Gli impianti a biogas sono formati da macchinari capaci di digerire anaerobicamente le biomasse, fino a farle diventare biogas. Il tutto avviene grazie all’assenza di ossigeno e all’attivazione di enzimi e batteri.