GUIDA UTILE
I combustibili: tipologie e costi
I combustibili sono sostanze chimiche che attraverso il contatto con l’aria, si ossidano e producono energia. A seconda dell’origine possono essere suddivisi in combustibili naturali e combustibili artificiali e differiscono dai carburanti in quanto questi ultimi sono caratterizzati da un’alta volatilità.
I combustibili possono essere poi, a seconda del loro stato fisico: solidi, liquidi o gassosi. La principale caratteristica di un combustibile è determinata dalla quantità di calore che riescono a sviluppare nel processo di combustione.
Maggiore è il calore prodotto, migliore è il combustibile!
Come si classificano i combustibili
I combustibili possono essere classificati in base alla loro origine e al loro stato fisico.
- I combustibili naturali: sono i più antichi e derivano tutti da sostanze organiche. Tra i combustibili naturali, quelli più uitlizzati e comuni sono la legna, il carbone, il petrolio e il gas naturale. Proprio per la loro origine fossile vengono più comunemente chiamati combustibili fossili;
- I combustibili artificiali: sono prodotti chimicamente e vengono comunque derivati dai combustibili fossili. Tra questi i più comuni ed utilizzati sono la benzina, gli olii combustibili, il coke di carbone, i combustibili a gas e i biocarburanti.
Vengono considerati combustibili anche i propellenti, ovvero quei composti con un alto potere energetico che sono utilizzati nei propulsori spaziali. Un fenomeno che sta crescendo smisuratamente è l’uso di combustibili derivati dai rifiuti urbani, di origine domestica, industriale o agricola.
Infine è necessario citare il sempre più frequente utilizzo di biomasse vegetali prodotti da combustibili rinnovabili che stanno sempre più sostituendo i combustibili fossili.
I combustibili si distinguono anche per il loro stato fisico, suddividendosi in:
- Combustibili liquidi: il combustibile liquido per eccellenza è il petrolio, un materiale naturale da cui si ricavano la benzina, il gasolio e un’infinità di altri prodotti;
- Combustibili solidi: sono tutto il materiale solido combustibile formatosi nel corso delle ere geologiche: a essi appartengono i carboni e gli scisti bituminosi;
- Combustibili gassosi: sono idrocarburi composti da atomi di carbonio e di idrogeno. A seconda della struttura molecolare degli atomi, ossia del loro numero e disposizione, il gas acquisisce la proprietà di combustibile.
Combustibili per riscaldamento
Il principale uso domestico dei combustibili è il riscaldamento. Caldaie e stufe sono i principali strumenti che utilizziamo per la combustione e quindi il riscaldamento delle nostre case durante gli inverni rigidi.
I principali combustibili per riscaldamento sono la legna, certamente il più antico, e il metano, sicuramente il più diffuso. Negli ultimi tempi, invece si stanno sempre più facendo strada le biomasse. Combustibili ecologici di origine vegetale o animale.
Tipologie di combustibile |
Prezzi medi |
Legna |
Da 10 a 20 euro |
Gasolio |
Da 1,5 a 1,8 euro/litro |
Biomassa |
Da 5 a 30 euro/metro quadro |
Gas |
Da 0,85 a 1,20 euro/metro quadro |
Quale combustibile scegliere?
Per capire quale combustibile scegliere è sempre bene capire quali siano le reali esigenze, analizzare il tipo di apparecchiatura da utilizzare e quale sistema di combustione scegliere.
Tra i combustibili quelli più utilizzati sono: legna, gasolio, biomassa, gas, energia solare, pompa di calore.
- Legna: ci sono varie tipologie di legna per riscaldamento. Esiste legna dura e legna tenera da scegliere in base all’utilizzo, la legna tenera, ad esempio, per la sua densità è ottima per la cottura, mentre la legna dura è l’ideale come combustibile per riscaldamento;
- Gasolio: il gasolio per uso domestico è oggi un combustibile pulito grazie all’evoluzione della composizione del prodotto e al processo tecnico che ha reso le caldaie sempre più green. Tra i vantaggi di utilizzare il gasolio come combustibile per il riscaldamento troviamo il suo alto rendimento, una ridotta manutenzione. Tra gli svantaggi bisogna annoverare le fluttuazioni del prezzo del gasolio, e l’impatto ambientale. Il gasolio è infatti un combustibile fossile che durante il processo di combustione rilascia nell’atmosfera anidride carbonica;
- Biomassa: le biomasse sono combustibili rinnovabili a base vegetale tra cui rientrano le fonti tradizionale di riscaldamento come il legno e il carbone. Tra le biomasse rientra anche il pellet, un combustibile di nuova generazione, ottenuto da trucioli di legno e segatura che vengono compressi per produrre un combustibile compatto ed omogeneo. Tra le biomasse, oltre al pellet, esiste il cippato, prodotto dagli scarti dell’industria del legno o la briquette, materiale prodotto da resti di legno non trattato compresso ad alta pressione. Infine un’ottima biomassa viene prodotta dai residui di lavorazioni agricole, prodotte da mais, gusci, noccioli, sansa di olive e altri scarti agricoli. Tra i vantaggi di utilizzare le biomasse citiamo il loro buon rendimento e l’estrema economicità di questo prodotto innovativo;
- Gas: un altro combustibile per riscaldamento frequentemente utilizzato per riscaldare aree ampie ed è uno dei combustibili più utilizzati per riscaldare le abitazioni. I vantaggi del gas come combustibile per riscaldare sono moltissimi. Il gas ad esempio assicura una temperatura costante, è quasi inodore, il pagamento è solitamente mensile, può essere collegato anche in abitazioni che non sono collegate alla rete di alimentazione, tutti gli impianti di riscaldamento a gas sono dotati di sistemi di sicurezza. Tra i punti deboli rientra la variabilità del prezzo del gas, che può variare nel corso dell’anno.