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Le spese per il riscaldamento di un immobile sono tra le più elevate nell’ambito dell’economia domestica. E, chiedersi come risparmiare, è una prerogativa comune.
Non esistono solamente i radiatori, o il riscaldamento a pavimento: oggi è facile trovare alternative economiche per un inverno caldo e confortevole, con un occhio al risparmio e uno all’ambiente. Perché, se il metano la fa da padrone ed è presente nella maggior parte delle case, negli ultimi anni è notevolmente cresciuto il mercato delle stufe a basso consumo. Un’ottima alternativa per chi non può scaldarsi con altri mezzi o, per l’appunto, un buon modo per risparmiare metano e per mantenere più bassa la bolletta.
Quali sono le stufe a basso consumo più funzionali? Sicuramente i radiatori svedesi, installazioni a muro che consentono alle stanze di scaldarsi tramite l’emissione di aria calda. Si tratta, in sostanza, di termoconvettori composti da una resistenza elettrica e da un termostato che consentono ad un dissipatore di alluminio, interno al radiatore, di agire.
Ogni minuto i termoconvettori variano il getto di aria calda emesso basandosi sulla temperatura interna alla stanza, e mantenendola costante a seconda del valore manualmente impostato sul termostato.
I radiatori svedesi hanno diversi vantaggi:
Tra le stufe a basso costo più diffuse sul mercato troviamo senza dubbio le stufe elettriche. In passato erano un’opzione non percorribile per via dell’elevato consumo di energia ma, con gli anni, sono state perfezionate ottimizzando i circuiti interni. Questa particolare tipologia di stufa contiene resistenze che si azionano tra loro, producendo aria calda a seconda delle impostazioni inserite manualmente. Le più costose – durante l’estate – possono anche trasformarsi in condizionatori, ovviamente andando ad incidere sulla bolletta dell’energia elettrica.
Diffuse invece dall’inizio del secolo sono le stufe a pellet. Perché piacciono? Per il basso costo del materiale combustibile, il pellet, che negli anni ha però aumentato il suo prezzo di base. Il funzionamento della stufa a pellet è molto semplice: la centralina viene collegata e alimentata dalla corrente, mentre nel vano superiore viene inserito il materiale da bruciare. Nonostante i costi siano un po’ aumentati, per scaldare un ambiente medio-piccolo questa stufa risulta decisamente funzionale.
Infine, la stufa a legna: in ogni angolo d’Italia ci sono aziende che tagliano alberi e vendono legna da ardere, quindi basta trovarne una di fiducia e il gioco è fatto. Tra le stufe a basso consumo, quella alimentata a legna consente di risparmiare parecchio tra metano e luce, ma richiede anche una manutenzione profonda.
Ecco una tabella con i prezzi indicativi che potrebbero essere utili per farsi un’idea sui costi:
Stufa a basso consumo | Prezzi medi |
Radiatori svedesi | 200 – 700 € |
Stufe elettriche | 300 – 400 € |
Stufe a pellet | 600 – 1.700 € |
Stufe a legna | 200 – 900 € |
I prezzi delle stufe a basso consumo variano dunque a seconda della tipologia di stufa, del modello e del grado di tecnologia (senza contare che si possono fare ottimi affari anche con l’usato). Indicativamente, qualora si volesse dotare la propria casa di radiatori svedesi, bisogna considerare un prezzo base di 200 € ad unità fino a superare i 700 € per i modelli più evoluti. Molto più variegato è il listino prezzi delle stufe elettriche: le più piccole, quelle che scaldano il singolo ambiente, hanno prezzi inferiori ai 100 €, ma qualora fosse necessario scaldare un’intera abitazione bisogna metterne in conto circa 400 €.
Salendo di prezzo tra le stufe a basso consumo troviamo quelle a pellet, il cui costo parte da circa 600 € per una versione base fino ad arrivare a 1.700 €. I prezzi delle stufe si sono abbassati molto rispetto a decenni fa motivo per cui, anche se il pellet oggi costa di più, restano una soluzione economica nel suo complesso. Meno costosa è invece la stufa a legno, sia in termini d’acquisto che di materia prima.
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Rimuovi con una spazzola metallica e un raschietto i residui di materiali incombusti e raccoglili con scopa e paletta o con l'aspirapolvere. Pulisci il forno con un panno umido.