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Il balcone è uno degli elementi architettonici che contribuiscono al valore – estetico ed economico – di un edificio. Chiamato anche poggiolo in alcune Regioni, rende un immobile più vivibile. Non è un caso che l’ampliamento balconi sia particolarmente richiesto, non solo nelle case di proprietà, dopo si potrebbe voler realizzare un ampliamento apertura balcone per veranda, ma anche nei condomini. Si tratta di un intervento di non poca complessità, il cui costo si lega anche alla tipologia di balcone.
L’ampliamento balconi risulta la soluzione perfetta in diversi casi:
Infine, un altro importante motivo per scegliere l’ampliamento balcone esistente è la possibilità di usufruire del bonus facciate, agevolazione con la quale si potrà accedere, nel 2022, a una detrazione fiscale pari al 60%.
Sia che si tratti dell’ampliamento balcone esistente di una casa singola, sia del balcone esistente in un condominio, ci sono diverse tecniche da mettere in pratica e che sono legate alla tipologia di balcone. Tra le più comuni, ci sono:
Rispetto ai balconi autoportanti, un balcone a sbalzo, ovvero quello attaccato direttamente alla casa, senza supporti aggiuntivi, rappresenta la struttura più complessa e, di conseguenza, anche la più difficile e costosa da ampliare. L’ampliamento di un balcone autoportante risulta, invece, molto più economico (oltre che più semplice da costruire).
Sia che si tratti dell’ampliamento balcone casa privata o dell’ampliamento balcone condominio, sarà necessario farsi rilasciare un permesso proprio perché i lavori andranno a modificare volumi, sagoma e prospetto del fabbricato.
La legge italiana prevede che nel caso di ampliamenti di un balcone esistente sia ammessa la SCIA (Segnalazione Certificata di inizio attività), la quale, ai sensi dell’art. D.P.R. 380/2001, è alternativa al permesso di costruire.
L’ampliamento del balcone non può essere infatti considerato una manutenzione straordinaria, nella quale rientrano i lavori per ripristinare o rinnovare parti anche strutturali dei fabbricati. L’intervento, in questo caso, è volto a creare nuovi spazi all’esterno del volume del fabbricato in difformità dall’originario titolo edilizio.
Il prezzo da sostenere per l’ampliamento di un balcone dipende dalla struttura di partenza, come indicato nella tabella che segue.
Tipologia di balcone | Costi al mq |
Balcone a sbalzo | Da 85 a 315 € |
Balcone autoportante in muratura | Da 140 a 520 € |
Balcone autoportante in legno o alluminio | Da 90 a 410 € |
Balcone a incasso | Da 110 a 450 € |
Considerata la complessità dell’intervento e la possibilità di poter risparmiare con il bonus facciate, se stai pensando di ampliare le dimensioni del tuo balcone ti consigliamo di rivolgerti fin da subito a un esperto in progettazione edile. Farlo è assolutamente semplice e veloce grazie al servizio online messo a disposizione da PG Casa, col quale potrai richiedere preventivi gratuiti a diverse ditte specializzate, mettere a confronto i preventivi e scegliere il professionista più adatto alle tue esigenze di lavoro, di tempo e di budget.
Il balcone di una casa privata potrebbe avere un costo medio di 3.000-4.000 €, se sporgente, e di 5.000-6.000 € se si tratta di un balcone a sbalzo: basterà fare una proporzione in relazione alla grandezza della parte da ampliare.Â
Richiedi un Preventivo su PG CasaI prezzi per l’ampliamento di un balcone condominiale possono variare molto in relazione ai materiali utilizzati per i pavimenti, dal tipo di parapetto e dai frontalini.Â
L’ampliamento di un balcone al piano terra potrebbe avere un costo differente a seconda della struttura di partenza e del materiale di costruzione dello stesso.Â