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CONTROLLO CALDAIE A GAS

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Controllo caldaie a gas: quando effettuarlo e quali sono gli obblighi di legge

Secondo la normativa in vigore tutti gli impianti termici devono essere sottoposti periodicamente a manutenzione e controlli.

 

La normativa (DPR 74/2013) si riferisce a tutti gli impianti termici in generale: secondo il Decreto Legislativo 48/2000, per impianto termico si intende un “impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato (legno, gas metano ecc.)”.

Dunque non sono considerati impianti termici le stufette portatili elettriche, mentre vengono a pieno titolo incluse le diverse tipologie di caldaie per cui è obbligatorio eseguire controlli a norma di legge avendo cura di farli riportare sul libretto dell’impianto stesso.

 

Effettuare una corretta manutenzione e controllo caldaie a gas è dunque una delle regole basilari per risparmiare sui costi in bolletta: eseguire pulizia e controllo periodico caldaie a gas serve infatti a mantenere intatta l’efficienza e a limitare i consumi e le spese.

 

La revisione e controllo delle caldaie a gas è dunque obbligatoria per legge per individuare guasti e anomalie nel funzionamento dell’impianto.

 

Manutenzione e controllo caldaie a gas: cos’è

Avere un impianto di riscaldamento a norma garantisce una serie di vantaggi di matrice sia economica che ambientale, riducendosi consumi ed emissioni inquinanti.

 

Avere una caldaia in regola e perfettamente funzionante serve infatti ad assicurare una temperatura calda all’interno del proprio appartamento, contenendo i consumi ed evitando sanzioni.

 

A partire dal 2013 con il cambiamento della normativa la manutenzione e controllo caldaie a gas è diventata obbligatoria per legge, ma di cosa si tratta? Rivolgersi ad un esperto nel mondo della manutenzione, controllo e pulizia caldaie è sempre la scelta giusta per non incorrere in spiacevoli inconvenienti anche tecnici.

 

Quando si parla di controllo caldaie a gas ci si riferisce alla manutenzione finalizzata al corretto funzionamento dell’impianto e alla pulizia approfondita di bruciatore e scambiatore di regolazione.

  • Il bruciatore è un componente fondamentale per il funzionamento di ogni caldaia, all’interno del quale avviene la miscelazione tra combustibile e comburente per avviare il processo di combustione necessario a riscaldare l’acqua. Processo questo che favorisce l’accumulo di scorie all’interno e rende indispensabile un intervento periodico di controllo e pulizia per non causare malfunzionamenti;
  • Lo scambiatore è invece il componente della caldaia in cui l’acqua fredda viene riscaldata per essere successivamente immessa nel circuito dell’impianto di riscaldamento. Costantemente a contatto con l’acqua lo scambiatore è soggetto all’azione erosiva del calcare che se non rimosso a dovere potrebbe col tempo causarne il deterioramento;

 

I controlli periodici delle caldaie a gas sono dunque importanti per conservare l’efficienza e ridurre i costi di esercizio in bolletta, allungando il ciclo di vita dell’apparecchiatura aumentandone anche la sicurezza.

 

La frequenza con la quale effettuare controlli e manutenzione caldaie a gas dipende sempre dalle informazioni riportate all’interno del libretto di istruzioni per l’uso e dalle indicazioni rilasciate da chi si è occupato dell’installazione dell’impianto.

 

Chi deve occuparsi dei controlli caldaie a gas?

L’esercizio, la conduzione, la manutenzione e il controllo caldaie a gas oltre che il rispetto delle disposizioni di legge in materia di efficienza energetica sono sempre affidati al responsabile dell’impianto termico, che generalmente coincide con il proprietario o l’occupante dell’immobile.

 

Se l’immobile fosse locato, tale onere spetterebbe all’inquilino, al locatario o al comodatario. Nel caso di impianto termico centralizzato (quindi dove non siano presenti impianti termo-autonomi), il responsabile è l’amministratore di condominio.

 

Di solito, l’occupante non si intende di impianti e quindi trasferisce l’onere al “terzo responsabile”, che non è altro che il tecnico di un’impresa specializzata con determinati requisiti previsti dalla legge, in pratica il termo-idraulico caldaista.

 

Tipologie di controllo caldaie a gas Prezzi medi
Manutenzione e controllo caldaie a gas Da 70 a 135 euro
Controllo fumi o efficienza energetica Da 55 a 80 euro
Pulizia caldaie a gas Da 45 a 70 euro

 

Perché il controllo e manutenzione caldaie è obbligatorio?

L’entrata in vigore della normativa contenuta nel DPR 74/2013, che disciplina le attività di manutenzione degli impianti termici in generale, ha reso obbligatoria per tutti la revisione e controllo della propria caldaia.

 

L’obbligo di verificare e controllare lo stato della caldaia è infatti finalizzato a prevenire il rischio di incidenti legati al malfunzionamento e all’invecchiamento dell’impianto oltre che, ovviamente, a migliorarne l’efficienza energetica e di conseguenza il risparmio economico sui costi in bolletta, che andranno così a ridursi.

 

È quindi di fondamentale importanza fare chiarezza sulle diverse tipologie di intervento, sulle tempistiche, sui costi e sugli specialisti a cui potersi rivolgere per provvedere correttamente alla manutenzione dell’impianto e controllo caldaie a gas ed evitare in tal modo le sanzioni previste.

 

Con che frequenza eseguire il controllo caldaie a gas?

Ad oggi, per quanto riguarda la manutenzione ordinaria e il controllo delle caldaie a gas, non è previsto un vero e proprio obbligo di effettuare i controlli con cadenza annuale. Tuttavia è possibile ricorrere ad alcuni semplici criteri per capire con quale frequenza è necessario eseguire questo tipo di controlli.

  • Come prima cosa, è consigliabile osservare le disposizioni fornite dal tecnico che ha installato la caldaia, il quale dovrebbe avere indicato la periodicità con cui effettuare i controlli
  • Qualora l’installatore non avesse fornito informazioni utili, è possibile seguire le indicazioni contenute nel libretto relativo all’utilizzo e alla manutenzione del proprio impianto rilasciato dalla casa produttrice; 
  • In assenza di tali indicazioni, è buona norma far riferimento alle tempistiche stabilite dalle direttive UNI e CEI, ovvero le norme dell’Ente Italiano di Normazione e dal Comitato Elettrotecnico Italiano.


L’obbligo per legge di effettuare delle verifiche secondo una precisa cadenza è invece previsto nel caso del controllo dei fumiInfatti, l’allegato A del DPR 74/2013 stabilisce la periodicità secondo la quale è obbligatorio procedere al controllo. Per quanto riguarda il controllo caldaie a gas metano o GPL con potenza termica inferiore o uguale ai 100 kW, il controllo è consigliato da realizzarsi con cadenza di ogni 4 anni.